6.1.1885 Basilea, 8.5.1965 Basilea, rif., di Basilea. Figlio di Carl (->). Fratello di Carl (->). Emilie Thurneysen, figlia di Emil, fabbricante di nastri. Dopo aver studiato teol. a Losanna, Basilea e Marburgo (1903-08), soggiornò a Parigi, Oxford ed Edimburgo (1908-09). Fu pastore a Stein am Rhein (1910-21) e predicatore del culto mattutino nella chiesa di S. Martino a Basilea (1921-54). Figura di spicco nel protestantesimo sviz., fu pres. del Consiglio ecclesiastico di Basilea Città (1933-54), membro (dal 1935) e pres. (1941-54) del comitato direttivo della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera, e pres. della Missione di Basilea (1936-59).
Molto impegnato nel movimento ecumenico dagli anni 1920-30, partecipò a tutte le conferenze più importanti fra il 1925 (Stoccolma) e il 1954 (Evanston, Illinois), fu membro di direzione dell'Alleanza universale delle Unioni cristiane dei giovani, prese parte alla costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese e, dopo la sua fondazione, sedette nel comitato centrale e in quello esecutivo (1948-54). All'epoca del nazionalsocialismo, contribuì in maniera determinante a salvaguardare lo scambio di informazioni fra le Chiese, fra l'altro attraverso contatti regolari con George Bell, vescovo anglicano di Chichester. In Svizzera inoltrò alle autorià politiche le notizie riguardanti i pericoli a cui erano esposti gli ebrei e chiese alle stesse una maggiore generosità nei confronti dei profughi. Nel 1943-46 presiedette il Comitato ecclesiastico sviz. di aiuto ai profughi evangelici. Dottore h.c. dell'Univ. di Heidelberg (1929), fu docente onorario alla facoltà di teol. dell'Univ. di Basilea.