de fr it

Baliaggi comuni

I baliaggi comuni attorno al 1700
I baliaggi comuni attorno al 1700 […]

I baliaggi comuni erano Paesi soggetti governati da un insieme di cant. conf.; rappresentavano il quarto elemento politico-territoriale della vecchia Confederazione accanto ai 13 cant. conf., ai Paesi alleati e ai Protettorati. La costituzione di un primo baliaggio comune, formato dai Freie Ämter e dalla contea di Baden, fu imposta dai cant. conquistatori di Argovia (1415) e divenne il modello di quelli successivi. Fino al 1712 Baden fu governata dagli otto cant. della vecchia Conf.; Freie Ämter, Turgovia e Sargans dipendevano invece da sette cant. (gli otto meno Berna), che governavano anche il Rheintal insieme ad Appenzello. I cant. che entrarono a far parte della Conf. tra il 1481 e il 1501 (Friburgo, Soletta, Basilea e Sciaffusa) poterono partecipare al solo governo dei quattro Baliaggi italiani di Lugano, Mendrisio, Locarno e Vallemaggia, conquistati nel 1512. Le disposizioni contenute nella quarta pace territoriale del 1712 (Pace nazionale) determinarono cambiamenti nella gestione del potere nei baliaggi comuni. Zurigo e Berna (cant. rif.) e Glarona (paritetico) esclusero i cant. catt. dal governo del Baden e del Freiamt inferiore; alla stessa Berna fu concessa la possibilità di partecipare all'amministrazione del Freiamt superiore, della Turgovia, del Rheintal e di Sargans. Vi erano baliaggi comuni che erano governati da una minoranza di cant.: Bellinzona, Blenio e Riviera da Uri, Svitto e Nidvaldo; Schwarzenburg, Orbe-Echallens, Grandson e Morat da Berna e Friburgo; Uznach, Gaster e Gams da Svitto e Glarona. Il principio del baliaggio comune vigeva anche nei Paesi soggetti alle cinque decanie dell'alto Vallese (Lötschental), alle sette del basso Vallese e alle Tre Leghe (Valtellina, Bormio, Chiavenna).

La nascita dei baliaggi comuni contribuì in maniera decisiva all'ulteriore sviluppo delle istituzioni statutarie della Conf.: secondo lo storico Hans Conrad Peyer questo processo condusse all'istituzionalizzazione della Dieta federale, all'introduzione del principio maggioritario in materia di governo dei Baliaggi e alla distinzione fra cant. veri e propri e Paesi alleati (esclusi dall'amministrazione comune dei baliaggi). I baliaggi erano retti da un rappresentante di tutti i cant. sovrani, il Balivo, eletto ogni due anni dal Consiglio o dalla Landsgemeinde del cant. cui spettava, secondo un'alternanza prestabilita, questo diritto. Il balivo esercitava in particolar modo la bassa e l'alta giustizia penale, il potere militare, l'alta sorveglianza sull'amministrazione locale e l'amministrazione degli introiti e dei diritti dell'autorità, e rappresentava l'istanza superiore in materia di giustizia civile. Ogni anno, i responsabili dei cosiddetti baliaggi ted. dovevano presentare un rendiconto alla Dieta preposta alla revisione dei conti annuali, che si riuniva a Baden (dal 1713 a Frauenfeld), mentre quelli dei baliaggi it. agli inviati dei cant. sovrani (i sindacatori).

Dopo il 1524 la penetrazione della Riforma anche nei baliaggi comuni (dapprima in Turgovia e nel Rheintal) mise in crisi il principio maggioritario in materia confessionale, caldeggiato dalla maggioranza catt. dei cant. e contestato dalla minoranza rif.; il dissidio, confermato dalle disposizioni contenute nelle diverse paci nazionali, fu appianato nel 1712, quando in tutti i baliaggi venne sancita la parità confessionale.

I giudizi sul governo conf. dei baliaggi comuni sono ambivalenti: quelli positivi lo descrivono indulgente e discreto in quanto l'autorità dimostrò sempre rispetto per la tradizionale autonomia delle amministrazioni locali; inoltre, l'alternanza frequente dei balivi, la concorrenza fra i cant. conf., le grandi dimensioni del territorio da amministrare e la scarsa dotazione dell'apparato amministrativo dell'autorità impedivano interventi energici del potere o difficilmente consentivano la formazione di una volontà di potere unitaria. Apprezzamenti negativi suscita invece il comportamento di alcuni balivi dei cant. rurali, che durante il periodo in carica cercavano di ammortizzare il capitale speso per farsi nominare con gli introiti del baliaggio (Venalità degli uffici).

Fra il 1790 e il 1800 l'affrancamento dei Paesi soggetti dal potere dei Conf. sancì anche la fine dei baliaggi comuni: i più grandi o furono inglobati nei cant. di nuova istituzione (Argovia, San Gallo, Turgovia, Ticino, Vallese), o vennero spartiti fra i vecchi cant. sovrani (Berna, Friburgo) o, come nel caso di quelli che appartenevano alle Tre Leghe, finirono in mani straniere.

Riferimenti bibliografici

  • EA
  • FDS AG, II/8
  • W. Oechsli, «Die Benennungen der Alten Eidgenossenschaft und ihrer Glieder», in JSG, 41, 1916, 205-230
  • K. Strebel, «Die Verwaltung der Freien Ämter im 18. Jahrhundert», in Argovia, 52, 1940, 107-236
  • H. Billeter, Die Landvogtei Maienthal (Valle Maggia und Lavizzara), 1977
  • Peyer, Verfassung, 36-44, 58-61, 89-93, 97-100
  • S. Färber, Der bündnerische Herrenstand im 17. Jahrhundert, 1983
  • K. Bächtold, «Die Schaffhauser Landvögte im Tessin», in SchBeitr., 71, 1994, 73-95
  • R. C. Head, «Shared Lordship, Authority, and Administration», in Central European History, 30, 1997, 489-512
  • O. Weiss, Il Ticino nel periodo dei baliaggi, 1998 (ted. 1914)
Link

Suggerimento di citazione

André Holenstein: "Baliaggi comuni", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 21.09.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/009817/2021-09-21/, consultato il 29.03.2024.