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Carta dei preti

La carta dei preti (ted. Pfaffenbrief) venne così denominata fin dall'epoca della Riforma a causa di un episodio dell'autunno 1370: la cattura illegale dello scoltetto lucernese Petermann von Gundoldingen a opera di Bruno Brun, prevosto del Grossmünster zurighese. Quando Zurigo volle procedere contro Brun, questi chiese aiuto all'Austria; nella convenzione del 7.10.1370 le città di Zurigo e di Lucerna, la città e il contado di Zugo, e Uri, Svitto, Untervaldo (ma non Berna), stabilirono per i ministeriali austriaci un giuramento di fedeltà ai Conf., che in caso di conflitto sarebbe stato prioritario rispetto ad altri vincoli. Gli ecclesiastici che non fossero né cittadini, né cittadini originari di cant., né Conf. avrebbero potuto rivolgersi a un tribunale straniero o ecclesiastico solo per cause ecclesiali e matrimoniali; i cant. si impegnarono inoltre a conservare la "pace stradale" fra il San Gottardo e Zurigo, a regolamentare procedure (per debiti pecuniari, pegni e perseguimenti penali), e a vietare la Faida. Pur limitando il potere ecclesiastico, la carta dei preti non fu espressione di un atteggiamento anticlericale; manifestò piuttosto l'intenzione dell'autorità di affermare la sua Signoria territoriale sul piano della giuridizione e della belligeranza dei singoli cant. e nei territori di quell'intreccio di alleanze, che proprio allora fu definito per la prima volta "la nostra Conf." (unser Eydgnoschaft). In tal senso la carta dei preti completò e unificò le varie disposizioni delle singole alleanze stipulate nel XIII e XIV sec. (Patti federali), segnando quindi il passaggio dalla concezione personale del diritto a quella del diritto territoriale.

Riferimenti bibliografici

  • EA, 1, 301-303
  • H. Nabholz, P. Kläui, Quellenbuch zur Verfassungsgeschichte der Schweizerischen Eidgenossensschaft und der Kantone von den Anfängen bis zur Gegenwart, 19473, 33-36
  • F. Elsener, «Der eidgenössische Pfaffenbrief von 1370», in ZRG KA, 75, 1978, 104-180
  • Peyer, Verfassung
Link

Suggerimento di citazione

Carl Pfaff: "Carta dei preti", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.09.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/009803/2010-09-27/, consultato il 28.03.2024.