4.11.1904 Altstätten, 20.12.1980 Zurigo, catt., di Amden. Figlio di Jakob, commerciante, e di Ida Zürcher, di Zugo. Dopo le scuole elementari e secondarie a Stein am Rhein, frequentò il liceo a Engelberg (1917-21) e presso i gesuiti a Feldkirch; nel 1924 conseguì la maturità ed entrò nell'ordine dei gesuiti. Studiò filosofia e teol. in Germania, Paesi Bassi e Francia e venne ordinato sacerdote nel 1934.
Nel 1936 D. iniziò la sua attività presso l'Ist. apologetico dell'Ass. popolare catt. sviz. - diretto, a Zurigo, dai gesuiti - e divenne membro della redazione degli Apologetische Blätter (oggi Orientierung). Fermamente convinto che il nazionalsocialismo e il comunismo potessero essere sconfitti solo con un programma sociale costruttivo, fu direttore spirituale dello Schweizerischer Katholischer Gesellenverein (1937-46), un'ass. di artigiani catt., consigliere del Movimento dei lavoratori e delle lavoratrici catt. della Svizzera, della Federazione sviz. dei sindacati cristiani e del partito conservatore popolare. Nel 1946 creò il Sozialer Aufbau, supplemento settimanale delle Neue Zürcher Nachrichten, e nel 1949 fu uno dei fondatori dell'Unione cristiana imprenditori (1949). Nel 1953 spostò la sua attività principale all'ist. sociale Kommende delle diocesi di Paderborn e Essen a Dortmund, di cui fu direttore dal 1955 al 1969. Risalgono a questo periodo le sue riflessioni sulla dottrina catt. del diritto naturale e i suoi contributi sulla morale sessuale nonché sulla dottrina matrimoniale e fam., che attirarono l'attenzione intern. Contribuì alla fondazione del Soziales Seminar der Schweiz (1960) e ritornò a Zurigo per trascorrere gli ultimi dieci anni della sua vita. Il suo articolo In Zeiten der Verwirrung, pubblicato nel 1972 nella rivista Civitas, raggiunse una tiratura di ca. due milioni di esemplari. D. non fu solo un conferenziere e un formatore alquanto richiesto, ma anche un animatore e un promotore di iniziative sostenuto da ottimismo e da una buona dose di noncuranza.