1.10.1881 Seen, 11.4.1948 Kilchberg (ZH), riformata, di Mogelsberg. Figlia di Johann Jakob Spiller, montatore, e di Maria Ursula nata Peter. (1920) Ernst Züblin, medico. Cresciuta in un ambiente piccolo borghese, senza una vera formazione professionale, Else Spiller lavorò dal 1898 come impiegata d'albergo e d'ufficio e giornalista. Nel 1911 entrò a tempo pieno nella redazione della Schweizerische Wochenzeitung. Inoltre redasse la Schweizer Hauszeitung e diresse il servizio stampa dell'Esercito della salvezza.
Nell'autunno del 1914, su incarico della Società di utilità pubblica per il vettovagliamento delle truppe senza mescita di bevande alcoliche (temperanza) e in accordo con le autorità federali, creò la Società svizzera per il benessere dei soldati (Schweizer Verband Soldatenwohl) e aprì nel Giura la prima casa del soldato, che offriva un'alternativa analcolica ed economica alle osterie. In rapida sequenza sorsero in tutta la Svizzera altre case del soldato. Nel 1916 Spiller costituì l'assistenza ai soldati grazie a fondi provenienti dalla Colletta nazionale delle donne. Nel 1920, sotto il nuovo nome di Schweizer Verband Volksdienst (SV-Service), la società ampliò il suo raggio di azione e assunse anche la gestione di mense e istituzioni assistenziali per i lavoratori.
Grazie al talento organizzativo di Spiller, presidentessa della commissione della gestione (1920-1939) e poi fino alla morte della società, da opera sociale si trasformò in una grande impresa (dal 1999 SV Group AG). Nel 1919 rappresentò l'istituzione nella commissione di esperti dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS). Inoltre fu attiva nel movimento femminista, collaborò alla Saffa (1928) e diresse la cooperativa dello Schweizer Frauenblatt. Nel 1938 fu tra le promotrici del servizio complementare femminile, di cui fu la prima presidentessa e della cui commissione fece parte fino al 1941. Else Züblin-Spiller fu insignita del premio Binet-Fendt (1936) e del dottorato honoris causa dell'Università di Zurigo (1941).