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Gion AntoniHuonder

Ritratto di Gion Antoni Huonder. Olio su tela di Giovanni Antonio Rizzi, 1863 (Collezione privata; fotografia Christian Hartmann).
Ritratto di Gion Antoni Huonder. Olio su tela di Giovanni Antonio Rizzi, 1863 (Collezione privata; fotografia Christian Hartmann).

11.11.1824 Segnes (com. Disentis/Mustér), 18.3.1867 Coira, catt., di Disentis. Figlio di Tumasch Anton e di Maria Theresia Mon, di Disentis. (1849) Onna Amstad, di Beckenried. Dopo le scuole superiori a Disentis e San Gallo, compì studi di filosofia e diritto a Monaco e Parigi, che poi interruppe. Fu redattore dei giornali catt. conservatori Romonsch e Amitg dil Pievel (1848-49), oste ad Altdorf (UR) e Ilanz (1850-65), e poi bidello alla scuola cant. di Coira. Fu autore di poesie patriottiche dedicate alla Surselva, tra cui La Ligia Grischa (1864) e Il pur suveran (1863-65), che divennero celebri e sono popolari ancora oggi come inni dell'Oberland grigionese. Nel Curtin d'honur di Trun gli è stata dedicata una lapide commemorativa.

Riferimenti bibliografici

  • G. Deplazes, Die Rätoromanen, 1991, 252-263
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Dati biografici ∗︎ 11.11.1824 ✝︎ 18.3.1867

Suggerimento di citazione

Clà Riatsch: "Huonder, Gion Antoni", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 17.11.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/009110/2021-11-17/, consultato il 29.03.2024.