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Passo delLucomagno

Passo alpino a 1915 m che collega la valle di Blenio (TI) con la val Medel (GR), a 20 km da Disentis e a 19 da Olivone; (1136: Loco Magno; rom. Cuolm Sontga Maria). Già frequentato nell'alto ME, acquisì importanza nel tardo ME con la politica di controllo dei passi attuata dagli imperatori germ., che per brevi periodi (XII e XIII sec.) estesero il loro dominio anche sulla valle di Blenio, e in concomitanza con l'aumento dei traffici commerciali (probabilmente anche di bestiame verso l'Italia settentrionale). Nel ME il passo era pure frequentemente utilizzato da pellegrini. In seguito e già nel XV sec., per l'affermarsi dei passi dello Spluga, del San Bernardino e del San Gottardo, perse importanza e fu relegato a un ruolo di collegamento locale e di percorso alternativo. Nel basso ME sul L. sorgevano ospizi dotati di cappelle: sul versante sud quelli degli umiliati di Casaccia (menz. già nel 1104 e che fungeva anche da sosta) e di Camperio (cit. nel 1254), sul versante nord quelli di S. Giovanni, di Sogn Gagl (1261) e di S. Maria. Quest'ultimo, costruito nel 1374 dall'abate di Disentis, fu restaurato nel 1582 e ampliato nel 1928.

L'autopostale della Saurer impiegato per i collegamenti regolari tra Olivone e Disentis/Mustér. Fotografia realizzata nel 1928 allo sbocco della val Medel da Albert Steiner (Fotostiftung Schweiz, Winterthur) © 2020 Bruno Bischofberger, Meilen.
L'autopostale della Saurer impiegato per i collegamenti regolari tra Olivone e Disentis/Mustér. Fotografia realizzata nel 1928 allo sbocco della val Medel da Albert Steiner (Fotostiftung Schweiz, Winterthur) © 2020 Bruno Bischofberger, Meilen. […]

La strada sul versante nord del passo era controllata dal monastero di Disentis, che grazie a donazioni disponeva di beni fino in Lombardia; sul versante sud, l'organizzazione del traffico e la manutenzione della strada spettavano alle fagie (unità amministrative e fiscali della valle) e alle vicinanze. Sul percorso venivano inoltre prelevate tasse di transito e per il trasporto. Nel 1333 fu stipulato un accordo per la sicurezza della strada del L. fra la valle e Como; nel 1376 la valle e la Cadi di Disentis si garantirono il libero transito delle merci. Nel basso ME i pascoli e gli alpeggi sul L., che ancora oggi hanno una particolare importanza, furono dati in pegno dal monastero di Disentis a vicinanze di Blenio e Leventina. A metà del XIX sec. vi furono progetti per la costruzione di una ferrovia, ma nel 1869 la Conf. scelse l'opzione Gottardo. Poco dopo, nel 1872, sul versante grigionese fu aperta la nuova strada carrozzabile, con le pittoresche gallerie del Mompe Medel; quella sul versante ticinese venne realizzata fra il 1874 e il 1877. Nel 1878 fu istituito un servizio di diligenze e nel 1911 entrarono in servizio le prime autopostali; ciò favorì l'arrivo di turisti. La strada fu poi allargata e migliorata con la costruzione di nuovi tratti (quello con la galleria dello Scopì a nord e quello da Campra a Pian Segno a sud) negli anni 1960-80. Nel 2001, per incentivare il turismo, il passo è stato aperto anche durante la stagione invernale (a titolo sperimentale, per cinque anni, poi prolungati di ulteriori cinque).

Riferimenti bibliografici

  • G. Bolla, Il valico del Lucomagno, 1929
  • I. Müller, Geschichte der Abtei Disentis, 1971, 28-32
  • B. Biucchi, Blenio, una valle ambrosiana nel Medioevo, 1981
  • I. Müller, «Zum mittelalterlichen Lukmanierweg», in BM, 1984, 155-161
  • L. Deplazes, Alpen, Grenzen, Pässe im Gebiet Lukmanier-Piora (13.-16. Jahrhundert), 1986
  • HS, IX/1, 196-223
  • L. Condrau, Der Lukmanierpass, 1998
  • Grigioni, 1 e 2
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Classificazione
Trasporti / Passo

Suggerimento di citazione

Sonia Fiorini: "Lucomagno, passo del", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 31.05.2012. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008812/2012-05-31/, consultato il 19.03.2024.