Con i suoi 3970 m l'imponente baluardo di roccia calcarea e in parte friabile dell'E., sopra Grindelwald, non è una delle cime più alte delle Alpi bernesi, ma di certo è la più famosa per la sua parete nord, alta 1800 m; (1252: mons Egere). Con il Mönch e la Jungfrau, l'E. forma la nota triade dell'Oberland bernese. La prima ascensione all'E. fu compiuta l'11.8.1858 lungo la parete occidentale dall'irlandese Charles Barrington e dalle guide alpine Christian Almer e Peter Bohren. La cresta del Mittellegi, che a quell'epoca appariva insuperabile, fu raggiunta per la prima volta nel 1885 in discesa e nel 1921 in ascesa. L'E. fu al centro dell'attenzione pubblica in seguito ai drammatici tentativi di scalata della temuta parete nord, nota per la caduta di sassi e per i repentini cambiamenti delle condizioni meteorologiche. Nel luglio 1938, i ted. Anderl Heckmair e Ludwig Vörg e gli austriaci Heinrich Harrer e Fritz Kasparek riuscirono in quattro giorni a scalare la parete: l'impresa fu ampiamente sfruttata dal regime nazionalsocialista ted. a fini propagandistici. Sulla parete nord, attraversata oggi da 27 vie differenti, hanno perso la vita più di 60 alpinisti. La ferrovia a cremagliera, realizzata nel 1912, che dalla Piccola Scheidegg porta allo Jungfraujoch, attraversa l'E. con le fermate intermedie Eigerwand e Eismeer.
Rilievo delle Alpi bernesi, modellato da Xaver Imfeld e dipinto da Carl Meili e Hans Hürlimann nel 1897-1900, scala 1:25'000 (Museo Alpino Svizzero, Berna, deposito della Fondazione Gottfried Keller).
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Riferimenti bibliografici
- J. Olsen, Arrampicarsi all'inferno, 1965 (ried. 1999, inglese 1962)
- H. Harrer, Die Weisse Spinne, 1958
- T. M. Breuer, Eiger im Detail, 1983
- H. Harrer, Das Buch vom Eiger, 1988 (19992)
- D. Anker, Eiger, 1998 (20003)
- T. Ulrich, Eiger-Nordwand, 2003
Classificazione
Ambiente naturale / Montagna, massiccio |