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Glaronacomune

Comune GL, capoluogo cantonale, delimitato a est dalla Linth e situato nel Mittelland glaronese, sull'ampio lato sinistro del fondovalle ai piedi del Vorderglärnisch, in disparte rispetto ai grandi assi di transito, dal 2011 comprende anche Ennenda, Netstal e Riedern; (inizio del IX sec.: lat. clarona; 1178: ted. Glarus, utilizzato ancora oggi; franc. Glaris, rom. Glaruna). Le colline a nord est (il Burghügel e il Sonnenhügel, in passato denominato Galgenhügel) e a ovest (il Bergli) costituiscono i resti di una frana caduta in epoca preistorica. Nel ME G. comprendeva anche Riedern, che tra il 1594 e il 1630 divenne un Tagwen autonomo; in seguito le due località formarono una circoscrizione elettorale unica. Nel 1902 il Gran Consiglio attribuì il Klöntal al Tagwen di G.

Glarona (comune): carta di situazione 2020 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2020 DSS.
Glarona (comune): carta di situazione 2020 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2020 DSS.

G. ospita la Landsgemeinde, l'amministrazione cant. e i tribunali. Nel capoluogo si trovano anche l'ospedale e la scuola cant., le scuole secondarie del Mittelland, la biblioteca e l'archivio cant., il Kunsthaus nonché alberghi, banche e numerosi esercizi commerciali. Pur non essendo una città da un punto di vista storico e statistico, G. si considera tale, soprattutto dopo la ricostruzione del 1861, e fa anche parte dell'Unione delle città sviz.

Struttura demografica del comune di Glarona

Anno1554168217771837
Abitantica. 1 550ca. 1 200ca. 2 4004 094
     
Anno18501870a18881900191019301950197019902000
Abitanti4 0825 4855 3574 8775 1235 2695 7246 1895 7285 556
Percentuale rispetto alla popolazione cantonale13,5%15,6%15,8%15,1%15,4%14,8%15,2%16,2%14,9%14,6%
Lingua          
tedesco  5 2574 7564 8585 1475 5085 3764 9294 777
italiano  517212453117539326264
altre  49491416999274473515
Religione, confessione          
riformata3 5124 2633 8383 6203 6273 7163 8943 7472 9752 520
cattolicab5701 2391 5021 2481 4711 5411 7992 4052 4272 095
altre 1417925123137326941
di cui della comunità ebraica 14123926  1
di cui delle comunità islamiche       11122352
di cui senza appartenenzac       12134432
Nazionalità          
svizzeri3 9605 2044 9684 4244 4714 8585 3765 2154 7234 379
stranieri1223123894536524113489741 0051 177

a Abitanti: popolazione residente; religione e nazionalità: popolazione "presente".

b Compresi i cattolico-cristiani dal 1888 al 1930; dal 1950 cattolico-romani.

c Non appartenenti né a una confessione né a un gruppo religioso.

Struttura demografica del comune di Glarona -  Autore; censimenti federali

Le prime tracce di insediamenti umani

L'inizio della colonizzazione risulta incerto. La chiesa parrocchiale risale probabilmente al VI-VII sec.; le prime fattorie erano situate verosimilmente lungo l'Oberdorfbach o ai piedi del Bergli, al riparo dalle inondazioni della Linth. Il convento di Säckingen detenne diritti fondiari a G. probabilmente dalla metà dell'VIII sec.

Dal basso Medioevo alla fine del XVIII secolo

Chiesa e parrocchia

Fino al 1273 la chiesa dei SS. Fridolino e Ilario, situata nei pressi dello Spielhof, fu l'unica parrocchiale del cant. Scavi archeologici effettuati nel 1968 e nel 1971 hanno permesso di individuare quattro fasi costruttive: la prima risalente al VI o alla prima metà del VII sec., la seconda alla fine del VII sec., la terza al periodo tra l'800 e l'anno Mille e la quarta attorno al 1100. A questa data, la chiesa aveva assunto la forma di una basilica romanica a tre navate e abside allungata. Nel XIII sec. fu rinnovato il campanile; nel periodo in cui Ulrich Zwingli fu sacerdote a G. (1506-16) venne inoltre aggiunta una cappella laterale. L'incendio del 1861 distrusse anche la chiesa. Sulla collina della fortezza (Burghügel) prima dell'anno Mille fu eretta la cappella di S. Michele, poi sostituita da una nuova costruzione in stile barocco nel 1762-69. Fino quasi al 1600 accanto a essa vi fu un edificio di religiose, dove venivano curati i malati. Alla fine del XIV sec., la parrocchia di G. comprendeva anche Netstal, Mitlödi, Ennenda e Riedern. Nelle prime tre località durante il XVIII sec. vennero costruite chiese rif.; tuttavia non si verificò un distacco totale dalla parrocchia di G.

Nel 1528 la Riforma, proveniente da Zurigo e fortemente promossa da Zwingli, prevalse nel borgo. Rimase comunque una forte minoranza catt. La chiesa continuò a essere utilizzata congiuntamente da rif. e catt. (simultaneum); nel XVIII sec. ciascuna confessione disponeva di un proprio organo. Nel 1697 nacquero due com. parrocchiali autonomi sotto il profilo finanziario.

Insediamento e accentramento funzionale

«Der Haubt Fläcken Glarus», veduta del capoluogo glaronese da est. Disegno a penna colorato realizzato attorno al 1745 da Johann Rudolf Steinmüller e contenuto negli statuti del 1751 (Landesarchiv des Kantons Glarus).
«Der Haubt Fläcken Glarus»veduta del capoluogo glaronese da est. Disegno a penna colorato realizzato attorno al 1745 da Johann Rudolf Steinmüller e contenuto negli statuti del 1751 (Landesarchiv des Kantons Glarus). […]

In origine G. risultava composta dai Tagwen di Oberdorf e Niederdorf, menz. negli urbari di Säckingen e degli Asburgo, entrambi risalenti al XIV sec. Ancora nel XV sec. il borgo era prevalentemente formato da fattorie non contigue costituite da costruzioni a castello o a montanti. G. fu colpita da incendi nel 1299, 1336 e 1477. Dopo il 1477, un numero crescente di notabili e ufficiali del servizio mercenario fecero costruire abitazioni in pietra, riccamente arredate al loro interno. Visto il pericolo di inondazioni, fino all'inizio del XVI sec. i terreni in prossimità della Linth non vennero edificati. Con l'arginamento del fiume e del suo ramo secondario naturale, il Giessen, le costruzioni si avvicinarono gradualmente verso l'odierno Spielhof, che divenne il centro del borgo. In base a un inventario delle case del Tagwen del 1561, nella parte centrale del villaggio vi erano 98 abitazioni, mentre altre 38 risultavano sparse nelle aree circostanti (Abläsch, Oberdorf e Riedern). Al posto del primo palazzo com. attestato (1471), nel 1559 il Landamano Aegidius Tschudi ne fece erigere uno nuovo sul lato meriodionale dello Spielhof, che ospitava tra l'altro l'archivio (in una sala a volta), le prigioni, la camera delle torture e la grande sala per le riunioni del Consiglio e dei tribunali. Tra gli edifici pubblici vanno menz. anche l'ospedale, realizzato nel 1558 e poi demolito nel 1860, una scuola, diverse case cappellaniche, un edificio per il tiro e il ballo, che in caso di pioggia accoglieva il tribunale penale, un'armeria e una costruzione adibita alla pesatura del burro. Nel 1679 venne costruita una polveriera, mentre per avere un proprio arsenale G. dovette aspettare fino alla metà del XIX sec.

Sede della chiesa parrocchiale e situata favorevolmente tra l'Unterland e l'Hinterland, G. acquisì presto un ruolo preminente. Nel 1419 il villaggio fu elevato al rango di capoluogo cant. e unico luogo di mercato dalla Landsgemeinde, che si riunì a G. fino alla metà del XV sec. Dopo l'introduzione nel 1623 delle Landsgemeinde distinte su basi confessionali, tenute a Schwanden (rif.) e a Näfels (catt.), la Landsgemeinde comune ebbe nuovamente luogo a G. Il borgo era anche sede del tribunale penale, che in epoca moderna si riuniva sullo Spielhof; il patibolo era situato invece in località Ingruben, sotto le pendici orientali del Galgenhügel.

Formazione del comune

Un'organizzazione com. compiuta è attestata solo a partire dagli statuti del Tagwen del 1531, che regolavano principalmente le prestazioni lavorative dovute dai cittadini (manutenzione delle strade, dei beni comuni, delle dighe ecc.). Regole e divieti venivano raccolti ogni dieci o 20 anni nelle cosiddette Reformationen. Il Tagwen di G.-Riedern, che fungeva da circoscrizione elettorale, designava i Consiglieri, i rappresentanti dei com. all'interno degli organi cant. A partire dal 1623, le assemblee dei Tagwen furono separate su base confessionale. I catt. avevano diritto a uno dei quattro seggi nel Consiglio, e dal 1624 ebbero la facoltà di nominare altri due delegati, i cosiddetti Vertragsherren. Solo i benestanti erano in grado di sostenere i costi di un'elezione.

Il Tagwen di G. (detto anche «Tagwen economico» per distinguerlo dal «Tagwen elettorale» di G.-Riedern) era competente per le questioni economiche ed eleggeva i dipendenti com. e il balivo (Tagwenvogt). Quest'ultimo si occupava degli affari correnti (controllo delle prestazioni lavorative che i cittadini dovevano svolgere in favore della comunità, contabilità ecc.) ed era a capo dell'autorità locale, composta dai Consiglieri menz. in precedenza, dai Landamani, dai Vicelandamani e dai balivi ed ex balivi che detenevano la cittadinanza di G. Mentre ancora nel 1419 i forestieri venivano incoraggiati a stabilirsi a G., dal XVI al XVIII sec. l'acquisizione del diritto di cittadinanza divenne sempre più onerosa (500 fiorini nel 1753). Aumentò anche la discriminazione dei Beisassen e dei dimoranti; si verificarono anche delle espulsioni. A causa dei lavori di arginamento della Linth vi furono ripetutamente conflitti con Ennenda. Nel 1507 venne concluso un primo accordo in merito, seguito da molti altri. Il corso attuale della Linth è il risultato delle migliorie che i due com. dovettero mettere in atto in seguito alle inondazioni del 1779.

Economia

Nei dintorni di G., nei sec. centrali del ME prevalse l'allevamento di pecore, mentre nel XIV-XV sec. aumentò quello di bestiame grosso; le colture prevalenti erano l'orzo, l'avena e la canapa. Nel corso dell'età moderna il com. cercò di promuovere la frutticoltura. Lungo alcuni ruscelli (l'Oberdorfbach, chiamato anche Strengenbach, e il Giessen), che fino al 1861 scorrevano a cielo aperto attraverso G., sorsero mulini (menz. per la prima volta nel 1434 lungo il Giessen), magli, segherie, follatrici, fucine e impianti per la fabbricazione dello Schabziger. A causa del predominio dell'economia di sussistenza, inizialmente vi fu una carenza di manodopera specializzata, poi colmata dall'arrivo di forestieri (un macellaio ted. nel 1573 e un follatore attorno al 1600). Malgrado lo sviluppo di un'ampia gamma di attività artigianali a partire dal XVII sec., le corporazioni fecero la loro comparsa solo nella seconda metà del XVIII sec. Una crescita particolarmente dinamica si registrò nella tessitura, i cui prodotti, panni parzialmente realizzati in lana denominati Mätzen, venivano esportati soprattutto a Zurigo. Anche il commercio di calze, berretti e giacche prodotti a domicilio risultò fiorente. Nel 1740 Johann Heinrich Streiff fondò la prima stamperia tessile lungo l'Oberdorfbach (Indiane), gettando così le basi per la crescita del settore. Nel 1770-71 fece costruire la più importante abitazione padronale in stile barocco tuttora esistente, la casa In der Wiese, con un giardino alla franc. Grazie alla notevole espansione della produzione protoindustriale, tra il 1714 e il 1797 il numero di case passò da 188 a 440, mentre gli ab. aumentarono da 1800 a 2500.

Scuole

La scuola lat. promossa da Zwingli chiuse i battenti alla fine del XVI sec., un destino che con la fine dell'ancien régime toccò anche ad altre scuole simili sorte nel corso del XVIII sec. Nel 1524 presso la collina della fortezza venne eretta una scuola per l'insegnamento elementare a spese del cant. Nel 1594 l'insegnamento venne diviso su basi confessionali; una scuola rif. sorse in località Pressi. Gli insegnanti rif., relativamente ben retribuiti, erano soprattutto laici istruiti (dal 1611 al 1615 il matematico Philipp Geiger, e dal 1635 fino alla fine del XVIII sec. gli Steinmüller, una dinastia di maestri), mentre sul fronte catt. fino al 1700 furono gli ecclesiastici a occuparsi dell'istruzione. Dal 1783 al 1798 fu attiva una scuola reale dove si insegnava il lat., aperta ai ragazzi a partire da 12 anni.

XIX e XX secolo

Storia politica

Nel maggio del 1798, G. divenne capoluogo dell'omonimo distr. e del neocostituito cant. Linth, ospitando così il Prefetto nazionale, la Camera amministrativa, il tribunale distr. e quello cant. oltre che l'assemblea degli elettori. La direzione del com. era affidata a una municipalità di sette membri, ai cui vertici vi era un pres. I rappresentanti del nuovo ordine furono però confrontati con grosse difficoltà; nell'agosto del 1802, le autorità del cant. Linth si trasferirono a Rapperswil. Con la Mediazione il borgo tornò a essere il capoluogo del ricostituito cant. G.; inoltre venne anche ristabilita la tradizionale struttura delle autorità com. Cambiamenti furono introdotti solo dopo l'accettazione della nuova Costituzione cant. del 1836: nel 1837 venne eletto un municipio di 13 membri, che comprendeva due vicesindaci e un sindaco. La ricostruzione del palazzo com. (1837) e della sede del governo (1837-38) costituì l'espressione sul piano architettonico del rinnovamento istituzionale in ambito cant. e com. Nel 1878 la cittadinanza approvò la separazione tra com. politico e com. patriziale. Nel 1891-92 venne pubblicata per la prima volta una raccolta delle norme in vigore a livello com.

Da borgo a piccola città

Il nucleo di G. risultava paragonabile ad altri capoluoghi di cant. rurali come Appenzello, Altdorf, Stans e Svitto. Dopo il 1800 si verificò una forte crescita demografica. Nuovi gruppi di case sorsero in diverse aree (Abläsch, Bohlen, Zaun, Allmeind, Pressi, Schützenplatz); attorno al 1850 fu creato il Kirchweg e a partire dal 1860 venne realizzato il quartiere della stazione con il Glarnerhof (1861-62) e il giardino pubblico (1874-76). L'industrializzazione, e in particolare la stampa di tessuti, trasformarono progressivamente il borgo in una cittadina con file di case contigue. Nel 1859 G. fu allacciato alla rete delle Ferrovie sviz. unite.

Nella notte tra il 10 e l'11.5.1861, un incendio attizzato da una tempesta di favonio ridusse in cenere un'ampia parte dell'abitato. Bruciarono 593 edifici, tra cui la chiesa parrocchiale, il municipio, il palazzo governativo e l'intero nucleo del borgo; solo le aree a ovest dello Spielhof, l'Oberdorf, i nuovi quartieri situati a sud e tutte le stamperie tessili sfuggirono alle fiamme. La ricostruzione fu affidata agli architetti Johann Kaspar Wolff e Bernhard Simon, che progettarono un reticolo di ampie strade perpendicolari con edifici in pietra in stile classico e neorinascimentale, che diedero a G. un carattere urbano. Per fondere armonicamente la parte nuova con i quartieri già esistenti, fu necessario asportare il Tschudirain, una collina detritica alta 23 m. La ricostruzione di G., terminata velocemente, è considerata una delle maggiori realizzazioni urbanistiche compiute nel XIX sec. in Svizzera. Malgrado alcune resistenze venne deciso di cambiare l'ubicazione della chiesa parrocchiale, una basilica neoromanica con una facciata a due torri, eretta tra il 1863 e il 1866 in base ai piani di Ferdinand Stadler, e ricostruita nel 1940 a seguito di un incendio. Bernard Simon progettò il palazzo governativo (1862-64), Johann Kaspar Wolff il tribunale (1862-64) e la futura scuola secondaria (1870-72). Durante la crescita economica del secondo dopoguerra vennero compiuti numerosi interventi sugli edifici risalenti agli anni della ricostruzione, mantenendo però la struttura insediativa originaria. Durante il XX sec., ai margini di G. sorsero nuovi quartieri residenziali: Bühl, Oberdorfstrasse, Lurigen, Adlergut, Lindengut e Buchholz (dove si impiantarono anche piccole industrie).

Piano di ricostruzione di Glarona elaborato dagli architetti Bernhard Simon e Johann Kaspar Wolff. Litografia, 1861 (Landesarchiv des Kantons Glarus).
Piano di ricostruzione di Glarona elaborato dagli architetti Bernhard Simon e Johann Kaspar Wolff. Litografia, 1861 (Landesarchiv des Kantons Glarus). […]

Dopo l'incendio del 1861, G. migliorò le proprie infrastrutture: nel 1862 furono posate le condutture del gas, nel 1895 venne creata la rete idrica tuttora esistente. Nel 1901 l'azienda idrica e l'officina del gas vennero rilevate dal com. La centrale elettrica del Löntsch sul lago del Klöntal, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1904 e che entrò in funzione nel 1908, fruttò notevoli introiti al com., concessionario degli impianti.

Veduta da Ennetbühls verso il Vorderglärnisch e la città dopo la sua ricostruzione. Litografia tratta da un disegno realizzato nel 1865 da H. Steiner (Landesarchiv des Kantons Glarus).
Veduta da Ennetbühls verso il Vorderglärnisch e la città dopo la sua ricostruzione. Litografia tratta da un disegno realizzato nel 1865 da H. Steiner (Landesarchiv des Kantons Glarus). […]

Economia

Mercato del bestiame giovane nell'ottobre del 1955 sulla piazza della Landsgemeinde a Glarona (Ringier Bildarchiv, RBA1-1-11810) © Staatsarchiv Aargau / Ringier Bildarchiv.
Mercato del bestiame giovane nell'ottobre del 1955 sulla piazza della Landsgemeinde a Glarona (Ringier Bildarchiv, RBA1-1-11810) © Staatsarchiv Aargau / Ringier Bildarchiv. […]

Alla base dello sviluppo industriale del capoluogo vi fu principalmente l'industria tessile orientata all'esportazione, tra cui spiccavano le fabbriche per la stampa di tessuti di cotone, che portavano il nome dei proprietari (Egidius Trümpy, Brunner, fratelli Streiff, Heer-Schuler), e l'impianto di candeggio Streiff, situato lungo lo Strengenbach e fondato nel 1861. Presso lo stabilimento Trümpy nel 1837 avvenne uno dei primi scioperi in Svizzera. L'industria tessile diede anche direttamente o indirettamente lavoro a numerosi artigiani e attirò nuove attività produttive, come la fabbrica di birra Erlen (1827-1981) e più tardi la fabbrica di sigari Bachofen & Co (1851-1957). Dato che l'incendio del 1861 praticamente non toccò gli stabilimenti industriali, la produzione non subì interruzioni. Nel 1864 a G. 1753 persone erano impiegate nel settore della stampa di tessuti di cotone, e 123 in quello della torcitura della seta. Ripetute crisi avvenute negli anni successivi portarono però alla chiusura delle stamperie tessili glaronesi attorno al 1890. Il crollo del settore ebbe ripercussioni meno gravi per G., dato che molti lavoratori rimasti disoccupati abitavano nei com. limitrofi. Dal 1880 G. divenne inoltre un centro per le attività terziarie accogliendo, oltre all'amministrazione cant., la banca cant. e le filiali delle quattro grandi banche sviz. e di tutte le principali soc. di assicurazione. Nel 1902 venne inaugurata una filiale del mobilificio Horgen. L'editoria assunse un'importanza economica solo nel XX sec.: la Tschudi & Co, fondata nel 1890, stampava il quotidiano Glarner Nachrichten (confluito nel giornale Die Südostschweiz nel 1997) e gestiva una propria casa editrice. Imprese edili, piccole aziende industriali e artigianali e soprattutto numerosi esercizi commerciali e locali pubblici caratterizzano oggi il tessuto economico di G.; ben oltre la metà della pop. attiva lavora nel settore terziario.

Certificato di assicurazione malattia per incisori di matrici e stampatori di tessuti, rilasciato il 26.10.1880, disegnato di Joachim Knobel (Museum des Landes Glarus, Näfels).
Certificato di assicurazione malattia per incisori di matrici e stampatori di tessuti, rilasciato il 26.10.1880, disegnato di Joachim Knobel (Museum des Landes Glarus, Näfels). […]

Chiesa, istruzione e cultura

Nel 1828-30 il bosco d'alto fusto appartenente al vecchio grande com. parrocchiale di G. fu spartito tra i cinque Tagwen di G., Riedern, Netstal, Ennenda e Mitlödi. Dal 1862 il com. parrocchiale rif. comprende solamente G. e Riedern. Nel 1961 si pose fine al simultaneum, durato oltre quattro sec., su iniziativa dei catt., che in seguito alla costruzione della chiesa di S. Fridolino (1962-64), progettata da Ernest Brantschen, disposero di un proprio luogo di culto. La chiesa cittadina divenne proprietà del com. parrocchiale rif., mentre il suo tesoro, comprendente il cosiddetto calice di Zwingli (utilizzato da quest'ultimo, probabilmente risalente al 1300 ca.), l'ostensorio (1518) e la statua argentea in stile barocco dei SS. Fridolino e Orso, realizzata da Oswald Schön nel 1638, rimase al com. parrocchiale catt. Una chiesa rif. venne costruita in località Vorauen nel 1965-66.

L'insegnamento secondario si sviluppò solo lentamente. L'ist. Heer venne inaugurato nel 1811 quale scuola secondaria privata; nel 1818 gli subentrò l'ist. Isler-Bruch. Nel 1835 fu eretto un edificio scolastico (Zaunschulhaus) che ospitò una scuola secondaria semiprivata, rilevata per intero dal com. nel 1867 e poi trasferita nel 1872 in una nuova costruzione progettata da Johann Kaspar Wolff, situata sulla Hauptstrasse nei pressi dello Spielhof. Nel 1890 essa divenne una scuola superiore cittadina (con proginnasio); nel 1956 venne elevata al rango di scuola cant. finalizzata al conseguimento della maturità. Dal 1976 essa ha sede in un nuovo edificio sulla Winkelstrasse (1973-77), ideato da Roland Leu. Nel 1860 nacque una scuola elementare catt. (Burgschulhaus). In seguito gli ist. confessionali furono aboliti (1876) e venne creato il com. scolastico di G.-Riedern. Successivamente vennero costruite la scuola di artigianato (1923-25, chiusa nel 1975), la scuola elementare Erlen (1955-57) e le scuole secondarie Buchholz (1978-80).

La biblioteca cant., fondata nel 1761, dal 1863 al 1992 fu posta all'interno del tribunale, mentre dal 1993 si trova nell'ex scuola superiore cittadina e ha adottato il sistema a scaffale aperto. Dopo una lunga fase pianificatoria, nel 1951-52 Hans Kaspar Leuzinger realizzò il Kunsthaus, finanziato grazie a un legato dell'artista Gustav Schneeli, la cui collezione comprende in primo luogo opere di pittori glaronesi.

Riferimenti bibliografici

  • ACom
  • APar catt.
  • Modello (scala 1:250) di G. prima dell'incendio del 1861 realizzato da H. Leuzinger, conservato presso il tribunale
  • FDS GL
  • Das alte Glarus, 1901
  • J. Winteler, Glarus, 1961
  • H. R. Sennhauser, «Die ältesten Kirchen des Kantons Glarus», in JbGL, 65, 1974, 46-99
  • J. Davatz, Glarus, 1983
  • B. Becker, Der Brand von Glarus, 1986
  • H. R. Stauffacher, Herrschaft und Landsgemeinde, 1989
  • G. Studer-Freuler, Die katholische Pfarrei und Kirchgemeinde Glarus-Riedern, 1993
Link
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Suggerimento di citazione

Karin Marti-Weissenbach, Hans Laupper; Karin Marti-Weissenbach; Hans Laupper: "Glarona (comune)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 19.11.2020(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/000766/2020-11-19/, consultato il 28.03.2024.