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Valanginsignoria

Signoria medievale, annessa alla contea di Neuchâtel nel 1592, che si estendeva dal Val-de-Ruz (senza Boudevilliers) alle Montagnes neuchâteloises (valli di Le Locle e La Chaux-de-Fonds) e alla valle di La Sagne. Attestata nel XII sec. nelle mani di una fam. de V., passò nel XIII sec. a un ramo dei de Neuchâtel, i d' Aarberg. Il rifiuto da parte di questi ultimi di riconoscere la sovranità dei conti de Neuchâtel fu all'origine di conflitti. Per promuovere uno sviluppo urbano favorevole ai loro interessi economici, i d'Aarberg estesero la cittadinanza di V. Lo statuto di cittadino non fu più riservato ai soli ab. del borgo di V., ma poté essere acquisito anche da altri sudditi della signoria e persino dai sudditi della contea di Neuchâtel, spec. da quelli della valle di La Brévine. Il Consiglio cittadino era composto da 35 membri. I cittadini si riunivano in assemblea ogni tre anni per discutere gli affari di governo; potevano concludere trattati di comborghesia (come con Berna nel 1475). La Riforma, introdotta a Neuchâtel nel 1530, si affermò in tutta la signoria di V. nel 1536, malgrado la vigorosa opposizione di Guillemette de Vergy, vedova di Claude d'Aarberg. Alla morte di questa nel 1543, la signoria passò a René de Challant, suo abiatico. Nel 1592, dopo lunghe trattative, Maria di Borbone riuscì con l'appoggio di Berna e di Enrico IV a riannettere la signoria alla contea di Neuchâtel dietro pagamento di 70'000 scudi d'oro.

Nel XVIII sec. la signoria era divisa in cinque giurisdizioni civili: la giurisdizione (mairie) di V., che corrispondeva all'attuale territorio del Val-de-Ruz (ad eccezione della mairie di Boudevilliers, fino alla sua annessione a quella di V. nel 1807), e quelle di La Sagne, Le Locle, Les Brenets e La Chaux-de-Fonds (creata nel 1656). La mairie di V. esercitava inoltre la giustizia criminale sull'insieme di questo territorio (compreso Boudevilliers), formando la giurisdizione criminale più vasta e più popolosa del principato. La mairie di V. vera e propria contava 13 comunità di villaggio (risp. una ventina di villaggi e frazioni). Il borgo di V. era sede della corte di giustizia (24 membri) presieduta dal maire. Due giudici e due luogotenenti di giustizia, rappresentanti i cittadini, sedevano nel tribunale dei Tre Stati di V., che sostituì le udienze del signore dal 1562. Il patriziato cittadino di V. divenne un'importante istituzione locale, il cui statuto fu confermato dagli Articles particuliers del 1707 concessi dal re di Prussia. Geloso dei propri privilegi, il com. patriziale sprofondò nel conservatorismo e venne sciolto nel 1852. Le mairie scomparvero dopo la rivoluzione repubblicana del 1848 e furono sostituite da un'organizzazione per distr.

Riferimenti bibliografici

  • MAS NE, 3, 1968, 135-182
  • P. Henry, Crime, justice et société dans la Principauté de Neuchâtel au XVIIIe siècle (1707-1806), 1984, 68-72, 78 sg.
  • RHN, 2005, n. 1-2
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Suggerimento di citazione

Maurice Evard: "Valangin (signoria)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.03.2014(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007624/2014-03-05/, consultato il 19.03.2024.