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Entlebuchbaliaggio, distretto

Nel ME signoria nobiliare, dalla fine del XIV sec. fino al 1798 baliaggio, e dal 1803 distr. lucernese. La vallata, dal clima rigido, comprende nove com. tra il Napf e le Prealpi, lungo il corso superiore della Kleine Emme e della Ilfis. Dal ME predomina l'insediamento sparso; a partire dal XVI sec. attorno alle chiese parrocchiali si formarono dei villaggi. Pop: 2260 ab. nel 1453, 5377 nel 1715, 12'182 nel 1795, 16'963 nel 1850, 16'227 nel 1900, 18'450 nel 1950, 17'431 nel 1990, 18'382 nel 2000.

A nord, il com. di Werthenstein fu definitivamente inglobato nel distr. solo nel 1889, assieme all'ex exclave di E. Wolhusen-Markt (dove nel XIV sec. fallì un tentativo austriaco di fondare una città). Il nome E. viene menz. per la prima volta nel 1139. Dal XII al XX sec., a partire dalla chiesa di E. (nel 1157 dipendente da Sankt Blasien, in seguito da Wolhusen) si sviluppò in diverse tappe l'organizzazione parrocchiale, che nel 1798 e nel 1803 divenne decisiva per la delimitazione dell'odierno com. politico. Nel ME l'E. faceva parte della signoria di Wolhusen, il cui centro era costituito da due castelli nei pressi dell'ansa della Emme; a partire dall'XI sec. i baroni di Wolhusen dominarono l'intera valle. La signoria era titolare della giurisdizione, della maggior parte dei diritti di collazione e dei boschi d'alto fusto, per cui i valligiani possedevano diritti d'uso chiaramente definiti. Durante il ME si formarono tribunali ecclesiastici (Kanzelgerichte) particolari, i cui giudici esercitarono fino al 1798 la bassa giurisdizione in nome dell'autorità religiosa. Prima del 1300, l'Austria acquistò il baliaggio interno (Inneres Amt) di Wolhusen insieme all'E. Nel corso del XIV sec., l'intero baliaggio fu dato in pegno a Peter von Thorberg, che arrestò l'avanzata di Obvaldo oltre lo spartiacque (battaglia presso Sörenberg del 1380). L'E. come comunità di valle (Land) e i suoi ab. (Landleute) vengono menz. dal 1381, gli uscieri dal 1382. Determinante per il futuro politico risultò il patto di comborghesia stipulato con Lucerna nel 1385/86, che sancì il passaggio dalla signoria nobiliare a quella cittadina, suggellato definitivamente con l'acquisto del pegno da parte di Lucerna (1405). Dopo la conquista della giurisdizione limitrofa di Ranflüh da parte di Berna (1408), scoppiò un lungo conflitto dovuto a rivendicazioni territoriali contrastanti, risolto solamente nel 1470 con il cosiddetto accordo della Völlige Richtung. L'ordinamento istituzionale in vigore dal 1395 al 1798 prevedeva un Consiglio dei Quaranta, da cui venivano scelti i Quattordici che insieme al balivo di Lucerna formavano il Consiglio dei Quindici. Tra le cariche onorifiche figuravano quelle di capitano, banderale (Landespannermeister) e vessillifero, oltre a quelle di usciere e landscriba. I boschi d'alto fusto appartenenti alla signoria vennero scorporati nel 1433 e nel 1514 furono lasciati in beneficio alla comunità di valle, che nel 1596 li suddivise fra i tre baliaggi (Ämter) di Escholzmatt, Schüpfheim ed E., e poi nel 1800 ca. tra i com. e in parte tra gli ab. più poveri. Dalla fine del XIV al XVII sec., nella regione si verificarono ripetutamente disordini e rivolte, che culminarono dapprima nell'affare Amstalden (1478) e poi nella guerra dei Contadini del 1653, che dall'E. si estese a quasi tutto il territorio lucernese e alle regioni confinanti, e in particolare all'Emmental. Gli statuti, integrati da norme del diritto civico lucernese, risalgono al 1491. Durante l'Elvetica (1798-1803) l'E. fece parte del distr. di Schüpfheim; dal 1803 forma il distr. omonimo.

Prima di diventare una regione di transito in seguito all'apertura della linea ferroviaria Berna-Lucerna (1875), l'E. si trovava in una posizione periferica dal punto di vista dei trasporti. Il traffico si indirizzava verso nord passando dal ponte di Wolhusen (menz. nel 1253) e superando la Rengg, e verso ovest passando da Wissenbach (stazione doganale nel 1775). Nella valle, i piccoli contadini e i dimoranti come pure i pochi grandi proprietari vivevano in fattorie isolate. Nell'E., tuttora caratterizzato dall'agricoltura e dall'alpicoltura, già nel 1300 la cerealicoltura venne limitata alla coltivazione di orzo; la coltivazione delle patate è attestata nel 1709. Imprese commerciali dell'Emmental nel XVII sec. introdussero nella regione il lavoro a domicilio (lino), e nel XVIII sec. organizzarono l'esportazione di formaggio, attività intrapresa da ditte locali solo attorno al 1830. L'ampia superficie boschiva nel XVII-XVIII sec. incoraggiò la fluitazione del legname lungo la Kleine Emme e l'Ilfis verso l'Altopiano. La produzione di carbone è quasi scomparsa, se si eccettuano poche carbonaie a Romoos. La produzione di vetro, attestata dal 1433, nel 1723 conobbe un ampliamento a Flühli grazie all'immigrazione di vetrai dalla Foresta Nera. Nel XIX sec., l'attività risultò ostacolata dalla crescente scarsità di legname. Alcune industrie, attive prevalentamente nella trasformazione del legno, si insediarono nella valle nel XX sec. Fino a oggi, Finsterwald risulta essere l'unica località sviz. in cui viene estratto il metano. Negli ultimi anni si è fortemente sviluppata la pratica degli sport invernali (Sörenberg e Marbach). Nel settembre del 2001 la regione dell'E. è stata inserita dall'UNESCO nella lista delle riserve della biosfera. Un forte senso di appartenenza regionale, storicamente fondato, è radicato nella pop.

Riferimenti bibliografici

  • A. Schmidiger, Das Entlebuch zur Zeit der Glaubensspaltung und der katholischen Reform, 1972
  • S. Bucher, Bevölkerung und Wirtschaft des Amtes Entlebuch im 18. Jahrhundert, 1974
  • MAS LU, n.s., 1, 1987
  • E. Waser, Die Entlebucher Namenlandschaft, 1988
  • AA. VV., 850 Jahre Entlebucher Geschichtskunde, 1990
  • O. Wicki, A. Kaufmann, Aus alter Zeit: Geschichten und Bilder aus dem Entlebuch, 2003
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Suggerimento di citazione

Fritz Glauser: "Entlebuch (baliaggio, distretto)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.11.2005(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007510/2005-11-14/, consultato il 28.03.2024.