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Basilea-Campagna

Stemma del canton Basilea-Campagna
Stemma del canton Basilea-Campagna […]
Carta oro-idrografica del canton Basilea Campagna con le principali località
Carta oro-idrografica del canton Basilea Campagna con le principali località […]

Semicant. della Conf. dal 1833, nato dalla divisione del cant. di Basilea nei semicant. di B. Campagna e Basilea Città. Nome ufficiale secondo la Costituzione cant. del 27.4.1832: Basel-Landschaft (franc. Bâle-Campagne; rom. Basilea-Champagna). Lingua ufficiale è il ted., il capoluogo Liestal.

Struttura dell'utilizzo del suolo nel canton Basilea Campagna

Superficie (1994)517,5 km2 
Foresta / Superficie boscata216,3 km241,8%
Superficie agricola utile213,9 km241,3%
Superficie con insediamenti84,3 km216,3%
Superficie improduttiva3,1 km20,6%
 Struttura dell'utilizzo del suolo nel canton Basilea Campagna -  Statistica della superficie

Struttura demografica ed economica del canton Basilea Campagna (dal 1995 dati comprensivi del distretto di Laufen)

Anno 1850190019501990a
Abitanti 47 88568 497107 549233 488
Percentuale rispetto alla popolazione svizzera totale2,0%2,1%2,3%3,4%
Linguatedesco 66 402102 301200 927
 francese  6072 1244 024
 italiano 1 4502 64510 721
 romancio      6 146 325
 altre    32 33317 491
Confessioneriformata38 81852 76378 786119 598
 cattolicab9 05215 56426 74178 555
 cattolico-cristiana  1 115 988
 israelita   15 130 148 339
 altre o senza confessione     0   40 75934 008
 di cui senza confessione   22 973
Nazionalitàsvizzeri46 10361 001100 923197 292
 stranieri1 7827 4966 62636 196
Anno 1905193919651995
Occupati nel cantonesettore primario14 10116 0224 2294 758c
 settore secondario16 53618 65445 40044 624
 settore terziario4 1676 83318 46965 556
Anno 1965197519851995
Percentuale rispetto al reddito nazionale svizzero2,9%3,6%3,5%3,7%

a Abitanti 2000: 259'374; dati di dettaglio non ancora disponibili al momento della redazione definitiva.

b Dal 1950 cattolico-romana.

c Dati del censimento delle aziende agricole, 1996.

Struttura demografica ed economica del canton Basilea Campagna (dal 1995 dati comprensivi del distretto di Laufen) -  Ufficio federale di statistica; Ufficio federale dell'agricoltura; Historische Statistik der Schweiz

Lo Stato

Storia costituzionale e politica

Albero della libertà a Binningen il 23.7.1832; caricatura di autore anonimo (Burgerbibliothek Bern).
Albero della libertà a Binningen il 23.7.1832; caricatura di autore anonimo (Burgerbibliothek Bern). […]

Dopo la separazione totale, decretata dalla Dieta fed. il 26.8.1833, nel nuovo cant. le vicende politiche si concentrarono attorno alla ripartizione di poteri e di competenze stabilite dalla Costituzione del 27.4.1832. Ben presto si formarono due schieramenti che determinarono le lotte parlamentari fino all'inizio del XX sec.: il "partito dell'ordine" (in un primo tempo dominante) e il "partito del movimento". Il primo era guidato verso la metà del XIX sec. da Stephan Gutzwiller, sostenitore di un governo forte, il secondo da Emil Remigius Frey, fautore di un'ulteriore democratizzazione. Entro il 1860 ca. solo il partito del movimento riuscì a organizzare provvisoriamente i suoi aderenti in varie ass.: l'Ass. patriottica (1833-35), la Soc. nazionale (1835-36), la Soc. popolare (1846-47), la Soc. patriottica Elvezia (1858-60). Già in precedenza, spec. durante i disordini che portarono alla separazione, il popolo aveva mostrato segni di resistenza all'autorità. Questo atteggiamento venne mantenuto anche più tardi quando la vecchia diffidenza si riversò sul nuovo potere statale. Antichi vincoli com. mantennero grande importanza fino al XX sec., ostacolando la creazione di un'infrastruttura cant. Spesso i com. erano motori di movimenti popolari di opposizione; fra il 1830 e il 1840, ad esempio, Muttenz (1833), Waldenburg (1834) e Oberwil (1834-35) si opposero alle norme cant. sulla nomina dei pastori. Nel corso del putsch del Gemeindejoggeli (soprannome di Jakob Freivogel, uno degli istigatori) di Gelterkinden (1840), un "comitato degli amici della patria" esortò i com. a eleggere gruppi di resistenza all'autorità cant. considerate troppo progressiste e scialacquatrici; il governo cant. reagì con un'occupazione militare. Sul piano fed. B. Campagna era tra i cant. più radicali; contingenti com. parteciparono alle spedizioni di Corpi franchi (1844-45) e alla guerra del Sonderbund (1847).

Solo la seconda e la terza Costituzione, risp. del 1838 e del 1850, eliminarono i dissidi sulle competenze fra le autorità; quella del 1850 limitò l'autonomia dei com. e sostituì il governo collegiale con il sistema direttoriale, che del resto teneva ben poco conto dei desideri della pop. Si diffuse perciò un senso di impotenza nei confronti delle decisioni governative; lo scontento venne accresciuto dal modo drastico in cui la Ferrovia centrale sviz. procedette nel 1853, protetta dall'esecutivo, ad acquisti e a espropri di terreni. L'anno successivo, per la prima volta dal 1838, il partito dell'ordine perse la maggioranza nell'esecutivo e nel parlamento; il nuovo governo, presto definito "stanco" (Knorzregiment), composto da una base eterogenea e sprovvisto di programma, dovette ritirarsi già nel 1857.

Il secco rifiuto che il Gran Consiglio oppose all'offerta di riunificazione di B. Città (Niemalsbeschluss, 1861) non venne condiviso da ampie fasce della pop. Il malessere latente favorì nel 1861 il progetto di revisione costituzionale di Christoph Rolle e la nascita di un partito revisionista rigidamente organizzato. Il successo dei revisionisti o "revi", il cui motto era "più libertà, giustizia meno cara, maggiori economie", costrinse nel 1862 i membri del partito dell'ordine o "anti" a organizzarsi in un'ass. patriottica. La revisione proposta da Rolle venne accettata al secondo tentativo (1863); questa quarta Costituzione assegnò al popolo possibilità di controllo dell'esecutivo e del legislativo più ampie che in qualsiasi altro cant., segnando così il primo trionfo del movimento democratico in Svizzera. I "revi" vinsero le elezioni del parlamento e del governo, ma in mancanza di un programma cant. non ebbero molto successo; già nel 1866 dovettero cedere di nuovo la maggioranza agli "anti", anche se l'essenziale dei diritti popolari conquistati è sopravvissuto fino a oggi. Attorno al 1870 i fronti si ammorbidirono; nel 1873 le due fazioni - il partito dell'ordine e del movimento - si unirono nell'Ass. patriottica sviz., raggruppando diverse tendenze del liberalismo fino al suo scioglimento già alla fine del decennio.

Con la revisione della Costituzione fed. del 1874 vennero abolite le restrizioni matrimoniali; nel 1879 una votazione cant. soppresse la speciale tutela prevista per donne nubili, divorziate e vedove. La revisione costituzionale degli anni 1887-92 doveva soprattutto chiarire la questione tributaria in sospeso fin dalla nascita del cant.: se prima infatti ogni legge fiscale a tempo indeterminato venne respinta, ora le risorse finanziarie risalenti alla divisione del cant. (introiti principali legati alla regia del sale, varie annualità per patenti, imposte occasionali a tempo determinato) non bastavano più. La quinta Costituzione consentì il prelievo di un'imposta cant. provvisoria, introdusse norme di miglioramento dell'assistenza pubblica, il referendum obbligatorio sulle finanze e l'elezione popolare del Consigliere agli Stati. Dopo aver proceduto al rinnovo di ulteriori leggi speciali nel 1919, 1923 e 1926, B. Campagna fu l'ultimo cant. a varare nel 1928 una legge fiscale ordinaria che garantisse le indispensabili entrate fiscali.

Nell'ultimo quarto del XIX sec. nacquero i primi sodalizi che si dedicarono alle questioni politiche. Nel 1870 ca., durante il Kulturkampf, si formarono ass. catt. (a livello cant. il comitato centrale dei catt. del Birseck), nel decennio successivo le sezioni della Soc. del Grütli, e un'effimera ass. operaia (sezione della prima Internazionale socialista) vide la luce già nel 1867. Nel 1892, sotto la guida di Stephan Gschwind, nacque l'Unione operaia e contadina, che intendeva rappresentare contadini indebitati e operai, lottare per una riforma ipotecaria e il principio delle cooperative di consumo; il movimento fu attivo fino al 1898, il suo giornale fino al 1915. Dopo la revisione costituzionale del 1892 il governo divenne sempre più conservatore ed entrò in conflitto con il parlamento, di tendenza riformista. Nella stampa la Basellandschaftliche Zeitung sosteneva il partito dell'ordine (del governo) e Der Landschäftler quello del movimento (del Gran Consiglio); alcuni membri di quest'ultimo fondarono nel 1905 il partito dei Giovani radicali, che nel 1908 divenne partito radicale popolare. Nel parlamento i radicali si unirono a esponenti dei catt. e dei lavoratori formando il gruppo democratico del progresso. Ciò costrinse il partito governativo a organizzarsi a sua volta in ass. (1910), detta democratico-economica, che pure si richiamava al radicalismo. Nacquero così due partiti radicali antagonisti, di cui uno rappresentava il governo e l'altro la maggioranza parlamentare. La Federazione delle soc. operaie e del Grütli di B. Campagna, ass. dapprima culturale e poi politica, nel 1913 prese il nome di partito socialdemocratico (PS). Una nuova Soc. del Grütli, staccatasi nel 1916, visse un breve periodo di sviluppo poco dopo lo sciopero generale del 1918 e fu attiva fino al 1925. Sempre nel 1913 nacque il partito popolare catt., che mutò nome più volte (oggi partito popolare democratico, PPD). Nel 1919, sulla spinta dello sciopero generale (molto seguito spec. nei com. industrializzati) e nell'imminenza del voto con il sistema proporzionale, i due partiti liberali si fusero nel partito democratico progressista, dal 1927 partito radicale democratico (PRD). Nel 1920 le prime elezioni legislative cant. con il sistema proporzionale fecero guadagnare 24 seggi ai socialisti e ne fecero perdere 21 ai radicali.

Nel periodo tra le due guerre e nei primi anni del secondo dopoguerra si formarono numerosi piccoli partiti, rappresentativi del mondo contadino o di fasce del ceto medio, che non si riconoscevano né nel partito radicale né nel partito socialista: il partito evangelico (dal 1921), l'Unione dei cittadini radicali di Liestal (1923-29), il partito dei contadini degli artigiani e dei borghesi della bassa B. (1925), il partito contadino dell'alta B. (1925-39), la Lista contadina (1925-35), la Lista dei debitori fittavoli e inquilini, il comitato d'azione contro la servitù degli interessi (bassa B., 1925-39), il partito dei contadini degli artigiani e dei borghesi del basso cant. (1932-45), la Lega per lo sviluppo economico (formata da Freiwirtschaftsbund, partito evangelico, partito contadino del distr. di Waldenburg e Giovani contadini, 1935-44), l'Anello degli Indipendenti (AdI, dal 1937), la Libera unione democratica (1938-44), il partito contadino di B. Campagna (1938-53), i gruppi di centro (1944-45), il partito democratico (1945-50), i Liberi democratici e la Libera unione politica (1950-59). Il partito comunista di B. Campagna, nato da una scissione del PS, operò dal 1921 al 1940; nel 1944 socialisti di sinistra, comunisti e senza partito formarono il partito del lavoro, attivo fino al 1989.

Nel periodo di crisi fra le due guerre il cant. potenziò massicciamente le sue prestazioni: migliorò la legislazione sociale (ufficio cant. di conciliazione, 1918; legge sul lavoro a domicilio, 1922; assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione, 1930), intervenne con misure di sostegno quali lavori edili per disoccupati, collocamento, corsi di riqualificazione di operai della passamaneria, e nel 1932 aiutò come quasi nessun altro cant. i com. in difficoltà (legge di aiuto ai com. finanziata dal "contributo di crisi").

"Iniziativa a favore della riunificazione: sì". Manifesto per la votazione popolare del 23.2.1936, realizzato da Louis Moor (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).
"Iniziativa a favore della riunificazione: sì". Manifesto per la votazione popolare del 23.2.1936, realizzato da Louis Moor (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).

Il periodo di recessione economica stimolò un forte movimento per la riunificazione del cant. con B. Città. Questa idea, accettata nella parte bassa e rifiutata in quella alta del cant., polarizzò i dibattiti politici fino agli anni '60, quando perse in attrattività a seguito dei miglioramenti delle infrastrutture (costruzione di licei, ospedali e strade quali la A2 e il progetto della T18), l'ulteriore potenziamento della legislazione sociale (spec. la legge sulla salute pubblica nel 1973) e la collaborazione con B. Città nell'affrontare nuovi compiti regionali quali i porti sul Reno, l'approvvigionamento di acqua potabile, l'ufficio per l'igiene dell'aria, la comunità tariffale e la perequazione degli oneri. Il governo cominciò a pianificare sistematicamente: in particolare venne elaborato il piano regolatore (Leitbild Baselland, 1968), quello delle finanze, della rete stradale, dei trasporti pubblici, le direttive sull'energia e per le case per anziani.

Rifiutato nel 1926 in materia di scuole, chiese e pubblica assistenza, il suffragio femminile fu pure respinto nel 1946 e nel 1955 nelle votazioni cant. e nel 1959 nelle votazioni fed.; sulla scia di quanto già avvenuto nei cant. Ginevra, Vaud, Neuchâtel e B. Città, B. Campagna introdusse nel 1967 il diritto di voto sul piano costituzionale e l'anno successivo a livello di legge.

Costi infrastrutturali crescenti spec. in campo scolastico e sanitario accompagnati da una diminuzione delle imposte portarono, dal 1965 in poi, a un deficit nel bilancio cant. Dopo aver respinto tre leggi relative a un'imposizione fiscale suppletiva (1966, 1968, 1972), il popolo accettò nel 1972 un'iniziativa socialista per una tassazione sulla ricchezza che colpiva duramente le fasce di reddito piuttosto alto (1972). In seguito, i partiti concordarono una nuova legge tributaria che nel 1974 sostituì l'imposta sulla ricchezza. Ai ritocchi apportati alla Costituzione cant. dal 1892, seguirono due dozzine di votazioni popolari. Nel 1978 cominciarono i lavori per una revisione totale, che portarono alla sesta Costituzione. Quest'ultima, varata nel 1984 ed entrata in vigore nel 1987, ha esteso con il referendum in materia di pianificazione i diritti popolari per l'iniziativa generale e per l'introduzione di un ombudsman (difensore civico).

"Un avvenire senza centrale atomica a Kaiseraugst". Progetto di manifesto del comune di Kaiseraugst in vista della votazione del 23.9.1984, realizzato da Romano Hänni (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).
"Un avvenire senza centrale atomica a Kaiseraugst". Progetto di manifesto del comune di Kaiseraugst in vista della votazione del 23.9.1984, realizzato da Romano Hänni (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).

Dagli anni '70 la pop. si schierò più volte contro interessi dello Stato e dell'economia. Nel 1975 gli oppositori della centrale atomica di Kaiseraugst ne impedirono la costruzione occupando il sedime (in territorio argoviese, ma adiacente al confine di B. Campagna); un'iniziativa adottata nel 1978 obbligò le autorità a impedire l'insediamento di nuovi impianti nucleari nella regione. Nel 1980 il popolo approvò, per la prima volta in Svizzera, una legge cant. sull'energia; nello stesso anno, in seguito a iniziative popolari, venne varata la legge sulla promozione economica. La reazione dell'opinione pubblica in seguito al disastroso incendio di Schweizerhalle (1986) contribuì alla creazione di un ispettorato per le questioni di sicurezza e di un ufficio per la prevenzione delle catastrofi; dal 1981 è in vigore un piano regolatore regionale, che costringe i singoli com. a pianificare l'organizzazione del territorio.

Con la fondazione del cant. Giura, il Laufental divenne un'exclave bernese. Nel 1989 la sua pop., dopo un netto rifiuto nel 1983, accettò di misura l'annessione a B. Campagna, di cui forma il quinto distr. dal 1994.

"Il Laufental resta a Berna". Manifesto contro l'unificazione con Basilea Campagna, in vista delle votazioni dell'11.9.1983 (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).
"Il Laufental resta a Berna". Manifesto contro l'unificazione con Basilea Campagna, in vista delle votazioni dell'11.9.1983 (Plakatsammlung der Schule für Gestaltung Basel, Münchenstein).

La situazione dei partiti, frammentata durante il periodo tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, si è attualmente adattata alle strutture sviz. Il PS e il PRD hanno le loro roccheforti nella parte bassa del cant., l'Unione democratica di centro (UDC, partito contadino basilese fino al 1953 e partito dei contadini degli artigiani e dei borghesi fino al 1975) in quella alta e il PPD soprattutto fra i catt. del Birseck e del Laufental. I Verdi, la cui storia partitica sul piano cant. è ricca di cambiamenti, dispone dal 1987 di un seggio in Consiglio nazionale e dal 2011 anche di un esponente nel governo cant.; i Democratici sviz. (dal 1967 al 1990 Azione nazionale per il popolo e la patria) ne hanno avuto a disposizione uno dal 1991 al 1999. L'AdI e il partito liberale (fondato nel 1974) non sono più attivi nel legislativo cant., risp. dal 1991 e dal 1987, dove invece dal 2011 sono rappresentati due nuovi partiti: i Verdi liberali e il partito borghese democratico.

Dato l'incremento demografico superiore alla media, i seggi riservati al cant. in Consiglio nazionale sono passati gradualmente da 2 (1848) a 3 (1863), 4 (1911), 5 (1963) e 7 (1971). Dal 1919, anno in cui venne introdotto il sistema proporzionale, al 1983 tali seggi sono andati con poche eccezioni (Freiwirtschaftsbund, partito democratico, AdI) ai quattro partiti rappresentati nel Consiglio fed. (PRD, PS, PPD, UDC), in alcuni casi con una prevalenza dei primi due, in altri con una distribuzione più uniforme. Al Consiglio degli Stati dal 1914 si alternano regolarmente un rappresentante radicale e uno socialista.

Seggi del canton Basilea Campagna all'Assemblea federale 1919-2015

 1919192519351947196319711987199119951999200320072015
Consiglio degli Stati
PRD11   111111  
PS  111      11
Consiglio nazionale
PRD3221122212111
PPD    111 11111
PS1121222222222
UDC 1 1111111222
Adl     1       
Org. progressiste (POCH)      1      
Verdi       111111
DS       11    
Democratici   1         
Totale4444577777777
Seggi del canton Basilea Campagna all'Assemblea federale 1919-2015 -  Historische Statistik der Schweiz; Ufficio federale di statistica

Attività dello Stato e amministrazione cantonale

Oltre a legiferare, il Gran Consiglio (Landrat) elegge e sorveglia le autorità e gli organi cant. Fino al 1919 fu eletto con il sistema maggioritario, dapprima in 14 circondari (1832-33), poi in dieci (1834-64) e infine in 40 (1864-1919); da allora è entrata in vigore la proporzionale (prima in sette circondari, dal 1983 in 11 e dall'annessione del Laufental in 12). Inizialmente vi era un deputato ogni 500 ab., dal 1838 uno ogni 600, dal 1850 uno ogni 800; il numero dei deputati, fissato a 80 nel 1927 e a 84 nel 1983, con l'annessione del Laufental è salito a 90 nel 1994. La durata della legislatura (dapprima di sei anni, con nuova elezione di un terzo dei deputati ogni biennio) divenne triennale nel 1838 e quadriennale dal 1959.

Composizione del Gran Consiglio del canton Basilea Campagna dopo l'introduzione della proporzionale 1927-2015

Partito192019271938195019631975198719992003200720112015
PRD 55 28 24 19 24 24 23 2219201417
PS 27 19 21 26 26 24 21 2525222121
PPDa   7   9 10 11 11 12 12 12111188
UDC    5   5   8   7   8   9 1420212428
PPE    5     1   2   4   33444
AN/DS        3   4   941  
Sinistra/Verdib   7   4   2   4    2 10   5811128
Verdi liberali          33
PBD          41
Altric  10 18 12 11   5   1     
Totale968080808080849090909090

a Partito popolare cattolico (1920-26), partito popolare cattolico e associazione cristiano-sociale (1926-61), partito popolare cristiano-sociale (1961-70), partito popolare democratico cristiano (1970-97), in italiano partito popolare democratico (dal 1997).

b Società del Grütli, PC, PdL, Organizzazioni progressiste, Verdi BL e Lista verde libera.

c Partito radicale (non PRD!), partito dei borghesi contadini e artigiani (non UDC!), Libera unione democratica, partito democratico, AdI, Libera unione politica, Aktion Kanton Basel (1963: 11 seggi), Lega per lo sviluppo economico (1938: 11 seggi).

Composizione del Gran Consiglio del canton Basilea Campagna dopo l'introduzione della proporzionale 1927-2015 -  Statistisches Jahrbuch Basel-Landschaft; Annuario statistico della Svizzera

Il Consiglio di Stato presiede l'amministrazione cant. Eletto fino al 1863 dal Gran Consiglio e in seguito dai cittadini, era composto da cinque membri dal 1832, da sette nel periodo 1838-50 e di nuovo da cinque dal 1850. La durata dei mandati ha sempre coinciso con quelli del parlamento; la prima donna fu eletta per la prima volta nel 1994. Dal 1850 i membri del governo operano a tempo pieno, dividendosi i vari Dip. (Direktion); ai cinque Dip. iniziali (finanze, interno, giustizia, istruzione pubblica e culto, difesa e polizia) si aggiunsero nel 1867 le costruzioni (dal dicastero dell'interno), nel 1947 la sanità (dal dicastero difesa e polizia) e nel 1959 l'agricoltura (dal dicastero dell'interno). Gli otto Dip. ripartiti tra i cinque Consiglieri, furono ridotti di nuovo a cinque nel 1984: finanze e culto, economia e sanità, costruzioni e agricoltura (dal 1989 costruzioni e protezione dell'ambiente), giustizia, polizia e affari militari, istruzione pubblica e cultura.

Composizione del Consiglio di Stato del canton Basilea Campagna dal 1925a

Partito1925193119361939194219471949195019591963198919911994199920112015
PRD4321111112122222
PS122223212122211 
PPDb  1111 1111 1111
UDC   1  111111 1 1
DPc    1           
FPVd      11        
Verdi              11
Totale5555555555555555

a 5La tabella si riferisce agli anni in cui sono avvenuti mutamenti nella composizione partitica. Prima del 1925 il Consiglio di Stato aveva un orientamento radicale (ad eccezione degli anni 1894-96 in cui figurava un rappresentante dell'Unione operaia e contadina).

b Partito popolare cattolico (1920-26), partito popolare cattolico e associazione cristiano-sociale (1926-61), partito popolare cristiano-sociale (1961-70), partito popolare democratico cristiano (1970-97), in italiano partito popolare democratico (dal 1997).

c Partito democratico.

d Libera unione politica.

Composizione del Consiglio di Stato del canton Basilea Campagna 1925-2015 -  Birkhäuser, Kaspar (a cura di): Personenlexikon des Kantons Basel-Landschaft, 1997, pp. 208-209

Considerata lo Stato maggiore delle autorità cant., la cancelleria cant. è diretta dal cancelliere cant. Dalla fondazione, il cant. è diviso nei distr. amministrativi di Arlesheim, Liestal, Sissach e Waldenburg, cui nel 1994 si è aggiunto quello di Laufen. Gli uffici amministrativi distr. svolgono funzioni di polizia, istruttorie e amministrative; le cancellerie distr. di Arlesheim, Binningen, Liestal, Sissach, Waldenburg e Laufen si occupano di notariato, catasto, eredità, esecuzioni e fallimenti. In base alla Costituzione del 1984, un ombudsman funge da intermediario nei conflitti tra ab. e amministrazioni cant. o com.

Spese pubbliche del canton Basilea Campagna (in migliaia di franchi) 1840-2000

 1840187019001930196019902000
Totale 414 5981 29412 030111 4891 231 2662 221410
Ambiti selezionati:
Amministrazione generale99 202 196 9433 99085 313158 475
Economia nazionale     37     54 4402 81029 02262 733
Istruzione     8   22 2631 60116 536314 458522 564
Salute     5    6   22 87210 635246 415391 828
Assistenza sociale8     7    24 3927 169111 768333 219
Spese pubbliche del canton Basilea Campagna (in migliaia di franchi) 1840-2000 -  Autore; Ufficio di statistica di Basilea Campagna

B. Campagna, cant. radicale, ebbe in alcune occasioni un ruolo pionieristico in materia di diritti popolari. Il suffragio maschile a partire dall'età di 20 anni risale al 1832, quello femminile solo al 1968; nel 1981 l'età minima per il voto è stata abbassata a 18 anni. Affinché una votazione o un'elezione fosse valida, fino al 1892 occorreva che vi partecipasse risp. la maggioranza o un terzo degli aventi diritto; in entrambi i casi il sistema delle urne sostituì quello dell'assemblea in parte dal 1896, interamente nel 1919. Dal 1832 vige il referendum costituzionale obbligatorio. Fino al 1863 esisteva anche un diritto di veto, applicato solo tre volte; in realtà, per respingere una legge bastava che i due terzi degli aventi diritto apponessero il loro veto entro 14 giorni (dal 1838 la maggioranza assoluta entro 30 giorni). La Costituzione del 1863 estese notevolmente i diritti politici: referendum legislativo obbligatorio (dal 1999 limitato a quelle leggi che non hanno ottenuto almeno l'80% dei voti favorevoli nel parlamento), diritto di deporre il parlamento (abrogato dalla Costituzione del 1984), elezione del governo e dei funzionari più importanti (limitata solo a talune categorie nel 1892) da parte del popolo, iniziativa legislativa e iniziativa costituzionale (fuse in un'iniziativa generale nella Costituzione del 1984). Seguirono nel 1892 l'elezione diretta del Consigliere agli Stati e il referendum obbligatorio (solo facoltativo dal 1944) sulle finanze in caso di spese elevate; nel 1984 venne approvato il referendum facoltativo in materia di pianificazione.

Nella prima Costituzione B. Campagna aveva iscritto il principio della separazione dei poteri e quello dei dibattimenti giudiziari pubblici; già nel 1892 venne riconosciuta l'incompatibilità fra carica di giudice e mandato parlamentare. Il Codice penale cant. esiste solo dal 1873; in precedenza si applicavano leggi speciali o il Codice del cant. di B. Città. Le istanze più alte nei rispettivi campi sono il tribunale d'appello, eletto dal parlamento, e il tribunale amministrativo (nella Costituzione dal 1926, ma operativo solo dal 1959), che dal 2002 dovrebbero andare a formare un unico tribunale cant. con tre sezioni. La maggioranza delle cause civili è trattata anzitutto dai sei tribunali distr. (cinque dei distr. amministrativi più quello di Gelterkinden) eletti dai cittadini; le cause penali competono invece in prima istanza ai tribunali di polizia legati ai tribunali distr. e soprattutto al tribunale penale cant. I giudici di pace dei 23 circ. (19 prima dell'annessione del Laufental) si occupano di conciliazioni e infliggono piccole multe. La giurisdizione costituzionale è stata introdotta solo dalla Costituzione del 1984. In materia di decreti di condanna, di avvio di procedure, di richieste di riesame di mandati di cattura, o di ricorsi contro avvisi d'imputazione dell'accusa, le decisioni sono prese da un tribunale di procedura (fino al 1999 dall'autorità di sorveglianza).

B. conta attualmente 86 com.: i 75 com. iniziali aumentarono con la formazione del nuovo com. di Birsfelden (1874) e l'annessione del Laufental (1994), ma diminuirono con il passaggio di Bärenwil a Langenbruck (1838) e di Olsberg ad Arisdorf (1882), e con la fusione tra Biel e Benken (1972). In generale il legislativo com. è costituito dall'assemblea degli elettori; ad Allschwil, Binningen, Birsfelden (fino al 1993), Liestal, Pratteln e Reinach l'assemblea è sostituita da un consiglio com. L'esecutivo è costituito da un municipio di tre-sette membri, guidato da un sindaco; i com. di discrete dimensioni ma privi di legislativo eleggono anche una commissione con funzioni consultive.

All'inizio i com. godevano di un'ampia autonomia, non regolata dalla Costituzione. La revisione costituzionale del 1850 e soprattutto la legge sui com. (1881) rafforzarono la posizione del cant.; l'odierna legge sull'organizzazione e amministrazione dei com. (1970) limita ulteriormente l'autonomia com. e conferisce al cant. il diritto di sorveglianza. Dal 1881 i com. degli ab. sono separati da quelli patriziali.

Società, economia e cultura

Popolazione e insediamento

Evoluzione demografica

Nel 1837 il primo censimento cant. relativamente affidabile stabilì che B. Campagna contava 41'120 ab. Con una crescita media annua dello 0,85%, gli ab. salirono a 107'549 del 1950. Le ultime epidemie (vaiolo nel 1885, tifo nel 1890, spagnola nel 1918) provocarono interruzioni nella crescita ma non mutarono l'evoluzione complessiva. Dal 1950 al 1970, con un incremento medio annuo del 3,3% ca. (il più alto di tutti i cant.), la pop. salì a 204'889 persone; negli ultimi 20 anni la crescita media si è abbassata allo 0,7% annuo e la pop. ha raggiunto i 233'488 ab. All'inizio degli anni '90 la curva si è appiattita ulteriormente fino all'annessione del distr. di Laufen (1.1.1994), che ha creato un brusco aumento del 6,5%, facendo salire a 253'357 il numero degli ab. A metà del XIX sec. l'industrializzazione, la libertà di domicilio (1848) e la creazione della rete ferroviaria diedero il via a un esodo verso i centri urbani (soprattutto B.), durato un centinaio di anni; la pop. continuò comunque a crescere, grazie all'eccedente registrato dalle nascite. Nel secondo dopoguerra cominciò un cospicuo controesodo dalla città alla campagna; molti si stabilirono in zone rurali, pur lavorando nella vicina città. Il distr. di Arlesheim, che nel 1850 ospitava solo il 25% della pop. cant., dagli anni '60 ne accoglie il 60%; nel 1990 i ⅔ ca. degli attivi erano pendolari. Per densità di pop. B. Campagna è al quarto posto fra i cant. sviz. (513 ab./km2). La percentuale degli stranieri, nonostante le forti oscillazioni, è rimasta sempre nettamente inferiore rispetto alla città di B.

Sviluppo demografico del canton Basilea Campagna 1837-1990

PeriodoAbitantiaCrescita complessivabSaldo naturale relativobSaldo migratoriobPercentuale di stranieriaPercentuale di persone di età superiore ai 59 annia
1837-184941 12012‰13‰-1‰2,8% 
1850-185947 8857‰13‰-6‰3,7% 
1860-186951 5825‰13‰-8‰3,8%7,7%
1870-187954 026c9‰11‰-2‰4,0%8,0%
1880-188759 171c6‰11‰-5‰6,8%7,8%
1888-189961 9418‰12‰-4‰7,8%8,3%
1900-190968 49711‰12‰-1‰10,9%8,3%
1910-191976 4887‰9‰-2‰14,1%8,2%
1920-192982 39012‰8‰4‰10,5%8,7%
1930-194092 5412‰5‰-3‰9,7%9,9%
1941-194994 45914‰8‰6‰5,4%12,7%
1950-1959107 54932‰10‰22‰6,2%13,4%
1960-1969148 28232‰13‰19‰12,7%12,7%
1970-1979204 8897‰7‰0‰18,9%12,1%
1980-1989219 8226‰4‰2‰14,2%14,2%
1990233 488   15,6%17,9%

a All'inizio del periodo di calcolo.

b Tasso medio di incremento annuo.

c Popolazione «presente».

Sviluppo demografico del canton Basilea Campagna 1837-1990 -  Ufficio federale di statistica; Historische Statistik der Schweiz

Insediamento

Centro della regione è da sempre la vicina città di B., verso cui sono orientate le vie di comunicazione e i relativi insediamenti. Quando venne fondato, il cant. comprendeva quasi solo villaggi e fattorie isolate; oggi queste ultime sopravvivono in pratica solo nei distr. superiori (1807 aziende agricole nel 1990). Le valli presentano - in misura tanto più cospicua quanto maggiore è la vicinanza a B. - insediamenti molto sviluppati e zone industriali; spec. nel distr. di Arlesheim si sono formati sobborghi e cittadine. In numerosi com. vicini a B. (Allschwil, Binningen, Bottmingen, Münchenstein, Reinach, Arlesheim, Birsfelden, Muttenz, Pratteln, Oberwil, Therwil e Aesch) il tessuto edilizio è cresciuto con quello della città; le linee di tramvie assicurano il collegamento di questi com. con il centro. Nel 1992 Waldenburg aveva 130 ab./km2, Sissach 199, Liestal 602, Arlesheim 1457.

Economia

XIX secolo

Attorno al 1830 il 65% ca. della pop. attiva operava nel primario (spec. agricoltura e selvicoltura); entro il 1900 questa quota era scesa al 25%. La maggioranza dei contadini aveva poderi piccoli; aziende di maggiori dimensioni esistevano vicino alla città, oppure (come fattorie isolate) nelle zone montane del Giura. A metà del XIX sec. si cominciò a passare dall'agricoltura estensiva a quella intensiva e, dato il minor prezzo delle importazioni di cereali per via fluviale e ferroviaria, dalla coltura dei campi all'allevamento (1866: 14'043 bovini, 3766 suini, 3900 caprini, 5966 ovini; 1906: 24'376 bovini, 6398 suini, 5439 caprini, 581 ovini). Fonte di reddito era anche il patrimonio boschivo, che nel 1850 e nel 1897 occupava risp. il 29,4 e il 33,9% della superficie cant. La salina di Schweizerhalle, in funzione dal 1837, non solo rese la Svizzera indipendente da importazioni di sale, ma procurò al cant. introiti tanto alti da consentirgli, fino al 1892, di non prelevare imposte dirette regolari.

Le industrie si svilupparono fino ad assorbire nel 1900 il 58% della pop. attiva. Attività di base iniziali furono sia l'artigianato, che integrava l'agricoltura, sia la tessitura a domicilio di nastri serici (Seta), fatti ritirare su appositi carri da committenti basilesi. I telai operanti nel cant., ca. 3500 nel 1836, salirono a un massimo di 4909 nel 1880. Se anche questa industria domestica era per lo più legata all'agricoltura, fabbriche vere e proprie di nastri vennero aperte a Gelterkinden, Sissach e Liestal. I primi stabilimenti (spec. tessili e orologieri) giunsero nel distr. di Arlesheim e nelle valli grazie alle linee ferroviarie (l'orologeria nella valle di Waldenburg dal 1853). Nel 1860 il cant. contava 26 opifici: 18 tessiture, 2 cartiere, 2 fonderie, 2 stabilimenti di orologi, la salina di Schweizerhalle e l'adiacente fabbrica chimica Schweizerhall.

I nuovi bagni di Basilea a Binningen. Acquaforte all'acquerello di Rudolf Huber, 1795 ca. (Staatsarchiv Basel-Stadt, BILD Falk. A 242).
I nuovi bagni di Basilea a Binningen. Acquaforte all'acquerello di Rudolf Huber, 1795 ca. (Staatsarchiv Basel-Stadt, BILD Falk. A 242). […]

Il settore dei servizi era ancora modesto verso il 1830. Per dare una risposta al diffuso bisogno di crediti, vennero fondate nel 1849 la Banca ipotecaria (primo ist. del genere in Svizzera) e nel 1864 la Banca cant. Un ramo economico importante era il turismo, che gravitò intorno agli alberghi termali Schauenburg e Ruch-Eptingen così come al Soolbad Hotel Schweizerhall, nato nel 1850. In un cant. di transito come B. Campagna, altra fonte di reddito per molti carrettieri era il trasporto di merci per le vie di transito dell'Hauenstein. L'era delle ferrovie cominciò nel 1854 con l'apertura della linea B.-Liestal; nel 1858 entrò in servizio la linea della Ferrovia centrale sviz. per Olten (con il traforo dell'Hauenstein superiore), seguita nel 1875 dalle linee B.-Brugg (Ferrovia del Nord-Est) e B.-Delémont (compagnia del Giura-Sempione), nel 1880 dalla Liestal-Waldenburg e nel 1892 dalla B.-Therwil (ferrovia della valle del Birsig). Fra Sissach e Gelterkinden, per la prima volta in Svizzera su un tratto interurbano, dal 1891 al 1916 il servizio fu assicurato da una locomotiva elettrica. All'elettrificazione di interi com. e stabilimenti provvidero soprattutto le cooperative Elektra Birseck (1897) ed Elektra Baselland (1898); il loro promotore, Stefan Gschwind, fondò nel 1895 anche la cooperativa di produzione e di consumo del Birseck, che nel 1919 si fuse con la cooperativa generale di consumo basilese Coop.

XX secolo

Nel XX sec. la proporzione delle persone attive nel primario scese ulteriormente dal 25% (1900) al 2,4% (1990). Fonti di difficoltà per l'agricoltura furono l'indebitamento dei contadini (con un aumento da 1576 a 2425 precetti esecutivi annui nel periodo 1921-31), il crollo dei redditi accessori forniti dalla passamaneria, varie epizoozie (peste suina, carbonchio, carbonchio sintomatico e afta epizootica, spec. negli anni '20), ma soprattutto la concorrenza intern. Tra le strategie difensive attuate, vi fu l'apertura di cooperative di produzione e di trasformazione: ad esempio l'ass. di singoli allevatori e di cooperative di allevatori di B. nel 1902, l'ass. di cooperative lattiere della Svizzera nordoccidentale (1904), la cooperativa di selezione delle sementi dei due semicant. di B. (1917) ecc.; vennero inoltre applicate misure volte alla razionalizzazione, al miglioramento dei terreni e delle direttive statali di regolamentazione e di sostegno. Dal 1919 fu attiva a Liestal la scuola agraria invernale; nel podere Ebenrain, presso Sissach, nel 1956 aprì i battenti la nuova scuola agraria che comprendeva la scuola di economia domestica e un'azienda modello. La legge cant. sui raggruppamenti fondiari (1895) venne applicata solo lentamente; la maggior parte delle ricomposizioni parcellari ebbe luogo fra il 1930 e il 1970. Nel 1905 il censimento fed. delle aziende mostrò che su 5547 imprese agricole 2286 misuravano solo 0,5-3 ettari, 2076 3,1-10 ettari. Nel 1991 le aziende censite erano 1807, di cui 861 fino a 10 ettari e 785 nella fascia 10,1-30 ettari. L'estrazione di sale a Schweizerhalle aumentò bruscamente dopo il 1960 (sale per strade, fabbisogni industriali), assestandosi su livelli elevati dalla fine degli anni '70.

Distribuzione dell'impiego nel canton Basilea Campagna1860-1990a

AnnoSettore primarioSettore secondarioSettore terziariobTotale
18608 29713 4405 23826 975
1870c8 29514 9782 20125 474
1880c9 06216 1383 13028 330
18888 30415 8694 04728 220
19007 87718 7605 28631 923
19107 98221 5976 88736 466
19207 91522 8099 30840 032
19306 97324 04313 00744 023
19417 49622 72613 92044 142
19506 07627 37816 31649 770
19604 81841 40522 65468 877
19703 91454 82938 92397 666
19803 46047 52457 436108 420
19902 88642 36079 037124 283

a Fino al 1960 senza le persone occupate a tempo parziale.

b Sconosciuti compresi.

c Popolazione "presente".

Distribuzione dell'impiego nel canton Basilea Campagna 1860-1990 -  Censimenti federali; Historische Statistik der Schweiz
Interno della fabbrica Brown, Boveri & Cie a Münchenstein. Fotografia, 1915 (Historisches Archiv ABB Schweiz, Baden).
Interno della fabbrica Brown, Boveri & Cie a Münchenstein. Fotografia, 1915 (Historisches Archiv ABB Schweiz, Baden). […]

Dal 1900 al 1975 la percentuale degli occupati nel secondario restò piuttosto costante (attorno al 58%), per poi scendere al 34,5% nel 1990. Dal 1925 il mutamento della moda femminile provocò la crisi e poi la scomparsa della passamaneria (3920 telai domestici nel 1920, 1650 nel 1930, 631 nel 1945, cinque nel 1978), che venne sostituita da altre attività industriali: orologeria e strumenti di precisione, elettrotecnica, lavorazione dei metalli, costruzione di macchine e veicoli, chimica (presso la salina di Schweizerhalle), produzione tessile ecc. Questi nuovi, molteplici rami industriali si insediarono dapprima vicino alla città di B., poi sempre più spesso anche nei com. delle vallate facilmente accessibili nella parte alta del cant.: ad esempio le soc. Revue Thommen AG a Waldenburg (strumenti di misurazione, fondata nel 1859), Ronda AG a Lausen (movimenti di orologi, fondata nel 1944), Brown, Boveri & Cie a Münchenstein (fino al 1911 Elektrizitätsgesellschaft Alioth, fondata nel 1895, trasferitasi quasi integralmente a Baden nel 1935), JRG Gunzenhauser AG a Sissach (fonderia, fondata nel 1887), Buss AG (costruzioni in ferro, a Pratteln dal 1893), Frech-Hoch AG a Sissach (carrozzerie, fondata nel 1898), Schweizerhall AG a Pratteln (chimica, fondata nel 1844), filiale della Bally a Gelterkinden (1925-78), Hanro a Liestal (biancheria, fondata nel 1895), Schindler Waggon a Pratteln (fondata nel 1945, dal 1998 Adtranz), Firestone a Pratteln (1934-78). Grandi ditte chimiche che non avevano più spazio per espandersi a B. spostarono la produzione a Schweizerhalle, ben servita da vie di comunicazione e con una salina e una fabbrica di acido capaci di fornire risp. sodio e cloruro. A Lausen e nella parte occidentale del cant. operano fabbriche di ceramica: ad esempio la fornace Passavant-Iselin & Co, aperta ad Allschwil nel 1878. Nel settore arti e mestieri, particolare espansione hanno avuto l'edilizia (2734 occupati nel 1905, 4502 nel 1950, 10'245 nel 1991) e la lavorazione del legno (1452 occupati nel 1929, 1810 nel 1955, 2617 nel 1991).

All'approvvigionamento elettrico continuarono a provvedere le due cooperative Elektra Birseck ed Elektra Baselland; nel 1980 il 20% ca. del fabbisogno era coperto da due centrali sul Reno (Augst-Wyhlen dal 1914, Birsfelden dal 1955), ma il grosso dell'energia proveniva da centrali alpine ad accumulo e da impianti nucleari (ATEL). Nel 1995 il consumo di elettricità era di 1716 GWh; l'intero consumo energetico ammontava a 8027 GWh e più della metà era rappresentato dal petrolio. Dal 1990 al 1995, nel complesso, è sceso il consumo di olio combustibile ma è salito quello di metano; in forte aumento è l'energia proveniente da rifiuti industriali, che nel 1995 copriva il 5% ca. del fabbisogno energetico cant.

Intorno al 1900 solo il 17% della pop. attiva lavorava nel settore dei servizi, allora dominato dal turismo: un certo successo ebbe l'Ass. del Giura sviz., creata nel 1898, che promosse il turismo fino alla prima guerra mondiale. Com. come Langenbruck ed Eptingen promossero la loro località come stazioni di cura conosciute per l'aria, i bagni, le escursioni e gli sport invernali. Nell'ultimo quarto del XX sec. B. Campagna si è trasformato da cant. industriale a cant. di servizi: la percentuale degli attivi nel terziario è balzata dal 38% del 1975 al 63,1% del 1990, superando il secondario negli anni 1975-80. Dal 1980 al 1990 gli occupati nei trasporti e nel turismo sono saliti del 50%, mentre il numero degli attivi in campo commerciale, bancario, assicurativo e immobiliare è addirittura raddoppiato. Nel 1991 i posti di lavoro nel cant. si concentravano a Muttenz (15%), Liestal, Pratteln, Münchenstein, Reinach e Allschwil (in totale 42%).

Situato sull'importante direttrice nord-sud verso il San Gottardo e il Sempione, nel XX sec. il cant. ha registrato potenziamenti sistematici della rete ferroviaria e stradale. All'entrata in funzione del traforo ferroviario di base dell'Hauenstein (1916) è seguita l'apertura della stazione di smistamento I e II a Muttenz (1933/76), che con i suoi 72 binari è considerata la più importante della Svizzera. Dalla metà degli anni '90 le FFS stanno rafforzando la linea B.-Olten, nell'ambito di "Ferrovia 2000" e delle nuove trasversali ferroviarie alpine, con il traforo dell'Adler (aperto nel 2000) e quello progettato del Wisenberg.

L'autostrada A2 nei pressi di Diegten nel 1972; fotografia aerea (Biblioteca nazionale svizzera, Berna, Archivio federale dei monumenti storici, Kopp-A-3683).
L'autostrada A2 nei pressi di Diegten nel 1972; fotografia aerea (Biblioteca nazionale svizzera, Berna, Archivio federale dei monumenti storici, Kopp-A-3683).

Mentre dal 1950 al 1980 la pop. raddoppiò, le automobili immatricolate passarono da 4000 a 82'000, per raggiungere le 112'220 unità nel 1996. Un forte incremento ebbe anche il traffico motorizzato di transito sull'asse nord-sud, che richiese la costruzione negli anni '60 e '70 della A2 fra B. e il Giura (tunnel dei Belchen) passando per l'Altopiano: nel 1983 venne aperta la "strada giurassiana" J18 nella bassa valle della Birsa. I lavori portarono pure alla realizzazione del traforo sotto il Giura (tunnel dei Belchen), dal quale già nel 1980 passavano in media 28'000 veicoli al giorno, saliti a 37'400 nel 1990. Nel 1995 il tronco di autostrada fra lo svincolo di Augst e la frontiera ted. era il tratto stradale più trafficato della Svizzera (ca. 100'000 veicoli al giorno).

Il primo aerodromo basilese allo Sternenfeld presso Birsfelden (1924-50) fu sostituito dall'aeroporto (dal 1987 EuroAirport Basilea Mulhouse Friburgo) di B.-Mulhouse, nel cui consiglio di amministrazione è rappresentato anche il governo di B. Campagna. Altri collegamenti intern. sono assicurati dai porti renani di Birsfelden e di Au/Muttenz (dal 1941); nel 1992 vi hanno attraccato 4197 imbarcazioni, trasbordando merci per ca. 5 milioni di t.

La Soc. automobilistica Liestal-Reigoldswil AG, attiva dal 1905, fu la prima azienda sviz. autorizzata al servizio di autobus; nel corso del XX sec. la rete locale dei trasporti pubblici venne potenziata, finché ogni com. fu raggiunto da un tram o da un autobus. La ferrovia del Birseck (B.-Dornach) entrò in funzione nel 1902, la linea tramviaria B.-Aesch nel 1907; nel 1910 la ferrovia della valle della Birsig fu prolungata fino a Rodersdorf, mentre la tramvia interurbana Sankt Jakob-Muttenz, inaugurata nel 1921, raggiunse Pratteln nel 1922. Nel 1974 queste linee si fusero nell'azienda unica Baselland Transport AG (BLT). Dal 1987 quest'ultima, l'azienda basilese dei trasporti pubblici, le FFS, il servizio autopostali delle PTT, la ferrovia di Waldenburg, le aziende di autobus di Liestal e Rheinfelden formano la comunità tariffale TNW (Tarifverbund Nordwestschweiz).

Lo Stato ha sempre limitato i propri interventi nella vita economica del cant., con misure di sostegno solo in casi eccezionali e in occasione di grandi crisi (guerre mondiali, crisi dei contadini addetti alla passamaneria, crisi degli anni '30 e '90). Dal 1996 è in atto un programma di promozione economica per i due semicant. di B.

Alle ass. contadine e artigiane si affiancarono nel XX sec. quelle degli industriali e degli imprenditori. Quest'ultima nel 1997 si è unita alla Camera di commercio basilese, formando la Camera di commercio dei due semicant. di B. A rappresentare gli interessi operai provvedono sindacati, ass. operaie e un'ass. di operai della passamaneria.

Società

XIX secolo

Quando nacque il cant., la maggioranza della sua pop. era povera e viveva in una società di matrice agraria; la metà ca. degli ab. viveva di agricoltura, come contadini o Tauner salariati. Quasi il 25% dei capifam. lavorava nella passamaneria a titolo principale e a domicilio nella parte alta del cant. (spec. nel distr. di Waldenburg). Gli altri erano artigiani, operai e, in misura minore, medici, avvocati, uomini d'affari, ingegneri, funzionari, mugnai e locandieri. Da questa élite il giovane cant. attinse anche i suoi quadri dirigenti.

La percentuale di forestieri era scarsa, ma alcuni profughi politici (spec. della Giovane Germania) ebbero un ruolo importante nello sviluppo del nuovo Stato, in particolare come maestri. Molte donne, che già provvedevano alla fam. e all'economia domestica, dovevano anche lavorare come contadine, operaie o produttrici di passamaneria: ancora nel 1905 il 42% della pop. attiva (e nell'industria domestica addirittura il 73%) era costituito da manodopera femminile. Alcune donne, inoltre, lavoravano in ambito assistenziale. Come dappertutto, la donna era ancora molto svantaggiata rispetto all'uomo in materia di diritto pubblico; nubili, divorziate e vedove erano ad esempio soggette a tutela.

Le crisi degli anni fra il 1870 e il 1890 nell'agricoltura (passaggio all'allevamento dopo la crisi della campicoltura) e, dopo il 1890, nella passamaneria (a seguito delle restrizioni doganali in Germania e negli Stati Uniti e dei mutamenti della moda) resero più povera gran parte della pop., provocando la diffusione di fenomeni come l'abbandono di bambini, la mendicità e l'alcolismo. Accanto a com. poveri come Känerkinden (527.75 frs. di sostanza netta pro capite nel 1894, con reddito annuo di 187.24 frs.) vi erano tuttavia com. più agiati, come Arlesheim (9077.73 frs. di sostanza netta pro capite, con reddito annuo di 770.26 frs.). Il primo era un villaggio della zona alta, abitato da piccoli contadini e addetti alla passamaneria, mentre ad Arlesheim, vicino a B., basilesi facoltosi costruivano numerose ville. Qualche disoccupato trovò lavoro nelle fabbriche che si aprivano a B. e nei dintorni; nel XIX sec. ca. 12'000 persone scelsero l'emigrazione, soprattutto verso l'America del nord.

Dal 1890 al 1945

Gli anni fino allo scoppio della prima guerra mondiale (1914) furono caratterizzati da un fermento generale; vari gruppi di interesse fondarono ass., cooperative e partiti. La vita associativa prosperò: alle soc. di canto, di tiro e femminili fondate intorno al 1830 si aggiunsero soc. ginniche, circoli di escursionisti, ass. di assistenza sanitaria, un'ass. per l'istruzione dei poveri, la Soc. di utilità pubblica e org. di astinenza dall'alcol. Nel decennio precedente la guerra la percentuale degli stranieri era alta, raggiungendo perfino il 25% nel distr. di Arlesheim (1910); come in tutta la Svizzera ted. di allora, era molto popolare lo stile ispirato dalla cultura ted.

Famiglia di fabbricanti di passamaneria ad Arboldswil. Fotografia di Sigi Maurer, 1944 ca. (Gretlers Panoptikum zur Sozialgeschichte, Zurigo).
Famiglia di fabbricanti di passamaneria ad Arboldswil. Fotografia di Sigi Maurer, 1944 ca. (Gretlers Panoptikum zur Sozialgeschichte, Zurigo).

Il periodo delle due guerre mondiali e del primo dopoguerra (1914-45) produsse mutamenti, e vincitori e vinti. Molte persone prima attive nell'agricoltura e nell'industria della passamaneria dovettero abituarsi alla mobilità professionale, che modificò il loro modo di vivere. Tensioni sociali come lo sciopero generale del 1918 e altri scioperi o serrate (ad esempio nel 1922 al calzaturificio di Allschwil, alla Buss AG di Pratteln, nell'edilizia e nel settore dei mobili, alla Rohner & Co di Pratteln, alla Messerschmidt di Pratteln e alla tipografia Lüdin di Liestal) mutarono il paesaggio partitico e associativo così come i rapporti di potere. Nel 1919 nacquero l'Unione d'arti e mestieri e il cartello sindacale di B. Campagna, a cui facevano capo i 20 sindacati attivi nel cant. Al periodo della lotta di classe seguì, con la crisi economica mondiale, una certa pace sociale. Nella crisi degli anni '30 e durante la seconda guerra mondiale tornarono utili le nuove misure sociali del 1930 (obbligo cant. di assicurazione contro la disoccupazione, nascita di una cassa pubblica di disoccupazione). Dato il tramonto della passamaneria, all'inizio degli anni '30 la percentuale dei disoccupati era nettamente sopra la media sviz., ma in seguito scese al di sotto: nel 1931 i disoccupati erano 1132 (2,6%), 1564 (3,6%) nel 1935, 2016 (4,6%) nel 1936, 1549 (3,5%) nel 1937, 1338 (3,0%) nel 1938.

Dal 1945 a oggi

Il trentennio dopo il 1945 è stato un periodo di crescita sotto ogni aspetto. La pop. è raddoppiata e in molti settori sono state colmate importanti lacune nelle infrastrutture: sono stati costruiti ad esempio il nuovo ospedale cant. di Liestal (1962), quattro licei e un secondo ospedale cant. (Bruderholz, 1974). Il clima generale era caratterizzato da una diffusa pace sociale. Nella società si è osservata una crescente apertura e un accentuato sviluppo urbano, unito a uno spiccato atteggiamento consumistico. La percentuale degli stranieri è aumentata fin verso il 1970, fissandosi attorno al 18,9% della pop. residente. L'uguaglianza tra i sessi ha fatto progressi sul piano legislativo, anche se su quello pratico rimane insoddisfacente: dal 1970 al 1990 la percentuale delle donne nella pop. attiva è salita dal 40,2 al 49,2%, ma il loro volume di reddito è diminuito con la crisi economica degli anni '90. Inoltre, il lavoro femminile a tempo parziale è più frequente spec. in settori a basso reddito. Le donne guadagnano il 25-30% in meno rispetto agli uomini, stentando a raggiungere una sicurezza sociale mediante, per esempio, il secondo pilastro della previdenza professionale. Nell'amministrazione cant. le donne occupano il 37% dei posti di lavoro, mentre tra i quadri superiori sono meno del 20%.

Terminato il primo periodo di grande crescita, è seguita la recessione economica, con chiusure di aziende (Firestone, Oris Watch, Bally ecc.) e disoccupazione (269 persone nel 1980, 808 nel 1990, 4248 nel marzo 1995, 5166 nel marzo 1997), oltre a sviluppi ecologici negativi: impoverimento della flora e della fauna, inquinamento idrico e atmosferico, episodi come l'incendio di un deposito chimico a Schweizerhalle. Al riemergere di vecchie tensioni sociali si sono aggiunti nuovi contrasti di natura politica e ideale, ad esempio fra "tecnocrati" e Verdi; manifestazioni sfociate nell'occupazione del sedime della centrale atomica di Kaiseraugst (1978) hanno evocato quelle del periodo 1832-61. In seguito, sempre meno persone hanno preso parte attiva alla vita politica, ritirandosi nella sfera privata. Nel frattempo, i grandi gruppi industriali basilesi si sono ristrutturati e hanno trasferito reparti all'estero, mettendo ancora più in evidenza la dipendenza economica nei confronti dall'industria chimica; questo ha contribuito al diffondersi di un senso di insicurezza sociale.

Se la classe contadina fu in un primo tempo la classe dominante sul piano sociale, oggi il suo posto è occupato dalle categorie delle arti e dei mestieri. Con il suo importante numero di aderenti, l'Unione d'arti e mestieri rappresenta una forza a livello politico e sociale: in particolare detiene la maggioranza nel PRD ("partito dello Stato" di B.). All'esterno, B. Campagna è ancora considerato un "povero cant. rurale", parsimonioso e un po' avaro; qualche ab. di B. Città sembra non avere perdonato a quelli della campagna l'umiliazione del 3.8.1833 e la successiva vendita del paliotto aureo del tesoro della cattedrale (attualmente nel Museo di Cluny di Parigi). Molti ab. di B. Campagna, viceversa, hanno la sensazione di non essere presi sul serio dagli ab. di B. Città; spesso guardano con diffidenza alla città di B. (per timore di una tutela politica, come attesta il netto rifiuto della riunificazione nel 1969), ma anche con crescente orgoglio per la propria identità. In questo senso B. Campagna continua a coltivare la propria matrice contadina, benché nel 1990 coloro che lavoravano da più di 15 anni nell'agricoltura fossero solo 4500 su una pop. attiva di 133'094. Sintomatici sono i risultati delle votazioni popolari, che spesso fanno risaltare le differenze di mentalità fra la parte alta del cant. (piuttosto conservatrice), il distr. di Arlesheim (piuttosto progressista) e il Laufental (catt.).

Cultura e istruzione, Chiese e vita religiosa

Cultura e istruzione

Il territorio cant. non aveva e non ha un proprio centro culturale. La cultura comunitaria tradizionale, basata sulla vita rurale, sui cicli stagionali e ispirata da un tessuto di leggende e credenze popolari, comprendeva antiche feste come il carnevale, il corteo di fiaccolate detto Chienbäseumzug, il lancio di piccoli dischi di legno incandescenti chiamato Reedli schigge, la mezza Quaresima, la Pasqua, il periodo post-pasquale (Eierlesen), l'albero di maggio, la festa parrocchiale (Banntag), la macellazione domestica e le tradizioni di villaggio (ad esempio Sichellöse, Pflegelhänggi a Therwil) o legate al raccolto. Chiese e fam. organizzavano feste religiose; cori e soc. corali cominciarono a formarsi dal 1830 ca. Stimoli culturali furono inoltre dati da singoli esponenti, quali nel XIX sec. la pianista Charlotte Widmann-Wimmer e il pastore rif. e poeta Jonas Breitenstein.

Come base finanziaria per gli sforzi in campo scolastico e culturale venne impiegato il patrimonio relativo a proprietà ecclesiastiche, scolastiche e univ. ottenuto nel 1834 con la separazione da B. Città; il cant., essendo tenuto a utilizzarlo esclusivamente per ist. scolastici superiori, creò nel 1835 le quattro scuole distr. di Liestal, Böckten, Waldenburg e Therwil. Verso il 1900 anche com. e cant. cominciarono ad assumersi compiti culturali, creando biblioteche e un museo cant., insediando commissioni, istituendo cariche (archivista di Stato, bibliotecario cant., conservatore del museo cant.), conferendo premi (ad esempio il premio cant. alla cultura), commissionando e acquistando opere, assegnando prestiti e borse di studio. Nel 1894 il testamento dell'industriale Heinrich Handschin, senza eredi, consentì al cant. di creare una fondazione per sussidiare gli studi dei giovani di talento ma privi di mezzi.

Nel corso del XIX sec. apparvero numerosi giornali; il primo fu Der unerschrockene Rauracher (1832-37). Nel 1869 si facevano concorrenza la Basellandschaftliche Zeitung, Der Landschäftler (1849-1964, opposizione moderata), Der neue Baselbieter (1868-73, foglio di opposizione della zona alta del cant.), Der Baselbieter, la Sissacher Zeitung (1868-72, fautrice del movimento democratico di Christoph Rolle), Der Arbeiter (1868-69, organo dell'Ass. operaia intern. dei due semicant. di B.) e Der Demokrat aus Baselland (1866-71, organo partitico di Christoph Rolle). Un sec. dopo, solo la Basellandschaftliche Zeitung e la Volksstimme continuavano la pubblicazione, assieme ai bollettini locali. Risale al 1983 l'emittente commerciale Radio Raurach (l'odierna Radio Edelweiss).

Intestazione del Der Posamenter, bimensile dei tessitori di nastri di seta di Basilea Campagna e dintorni, pubblicato dal segretariato sindacale di Liestal dal 1908 al 1921 (Schweizerisches Wirtschaftsarchiv, Basilea).
Intestazione del Der Posamenter, bimensile dei tessitori di nastri di seta di Basilea Campagna e dintorni, pubblicato dal segretariato sindacale di Liestal dal 1908 al 1921 (Schweizerisches Wirtschaftsarchiv, Basilea).

Dopo una lotta decennale per una revisione della scuola, nel 1911 entrò in vigore una legge scolastica che prescrisse tra l'altro la creazione di scuole secondarie. Nel 1924 il cant. firmò con B. Città un accordo in ambito scolastico sul finanziamento dell'istruzione in scuole cittadine dei bambini della campagna. In seguito, le scuole distr. e quelle secondarie furono riunite in scuole reali (1946), ribattezzate scuole secondarie nel 1979. Gli anni '60 si caratterizzarono per un vero boom dell'istruzione, con la creazione dei quattro licei di Liestal, Muttenz, Münchenstein e Oberwil (1963-72), l'istituzione di 17 scuole di musica per giovani e la fondazione della scuola di ingegneri dei due semicant. (1971). B. partecipò in misura sempre maggiore anche al finanziamento dell'Università di Basilea: con il nuovo accordo del 1996, oltre ad aumentare la propria quota annua da 44,5 a 75 milioni di frs. (89 milioni nel 2001), il cant. è presente anche nel consiglio dell'ateneo.

Il giubileo per i 100 anni del cant. (1932) diede il via a nuove attività e stimolò la nascita di altre istituzioni e collane editoriali (Baselbieter Heimatblätter dal 1936, Baselbieter Heimatbuch dal 1941). Nel 1944 fu fondata la Soc. di belle arti, che fra l'altro organizzò mostre biennali cant. d'arte. L'alta congiuntura del secondo dopoguerra consentì al cant., ai com., alle ass., ma anche a ditte e a privati, di intensificare la promozione culturale e in particolare le attività nell'ambito culturale. La città romana di Augusta Raurica divenne oggetto di scavi sistematici; molti com. aprirono musei locali. La casa editrice cant. (Verlag des Kantons Basel-Landschaft) fondò nel 1964 una comunità di lavoro, che dal 1966 cura le pubblicazioni di stampo storico e geografico per la collana storiografica Quellen und Forschungen zur Geschichte und Landeskunde des Kantons Basel-Landschaft e pure altri testi. Nel 1987 un centro di ricerca appositamente creato a Liestal ha lanciato un progetto pluriennale per l'elaborazione di una nuova storia del cant., pubblicata nel 2001.

L'articolo costituzionale del 1984 sulla cultura ha consentito una politica culturale coerente, d'intesa con B. Città. Un consiglio culturale (organo consultivo del governo) e sei gruppi specifici hanno promosso soprattutto progetti (più che istituzioni) e sussidiato la creazione di infrastrutture per operatori culturali. Alcuni centri culturali sono sorti a Liestal, Arlesheim, Laufen, Gelterkinden e Birsfelden. Nel 1997 la Soc. di belle arti ha acquistato a Muttenz un antico fabbricato industriale, per allestirvi un museo cant. Il cant. e singoli com. (soprattutto vicini a B.) versano ogni anno sussidi alle istituzioni cittadine (con contributi annui, ad esempio ai teatri basilesi, dell'ordine di milioni di frs.).

In generale le ass. svolgevano e svolgono un ruolo importante spec. nei villaggi; attualmente esse continuano a sostenere la cultura e promuovono la socializzazione (in campo canoro, musicale, formativo, teatrale, ginnico, sportivo e ludico), ma anche attività di interesse collettivo. All'istruzione popolare provvedono anche la biblioteca cant. (247'659 prestiti nel 1996) e le molte biblioteche com. (702'193 prestiti nel 1996).

Ginnastica e sport hanno avuto uno sviluppo enorme nel XX sec. Dal 1946 lo Stato, insieme al fondo Sport-Toto, assume compiti di promozione sportiva (ad esempio sussidi per nuove palestre o piscine); secondo la legge sullo sport (1991), lo Stato "promuove e sostiene l'attività sportiva della pop. di tutte le fasce d'età". Punto di riferimento e cardine di quasi tutte le attività sportive del cant. è l'ufficio degli sport di Pratteln.

Vita ecclesiastica e religiosa

Alla fondazione del cant. ca. l'80% della pop. era rif., distribuita soprattutto nei distr. dell'antico contado basilese. I catt. (appena il 20%) si concentravano spec. nel Birseck, nell'alto Leimental e ad Allschwil; appartenevano alla diocesi di B. e al decanato di B. Campagna, mentre la Chiesa rif. fece parte dello Stato fino al 1950. La legge del 1950 sulle Chiese equiparò giuridicamente le Chiese rif., catt. romana e catt. cristiana, garantendone l'autonomia e la libertà interna grazie al sostegno da parte dello Stato; la sua revisione del 1991 ha sancito la separazione tra le parrocchie (o comunità rif.) e i com.

Tra il 1870 e il 1880 in ambedue le grandi confessioni si opposero diverse correnti. Tra i rif., i "riformatori" vicini all'Unione sviz. per il cristianesimo libero sfidarono i "positivi" o tradizionalisti ortodossi, sostenendo che la "vera fonte di esperienza divina erano la ragione, la coscienza e l'esperienza". Per influsso di personaggi come il pastore Heinrich Tanner e il Consigliere agli Stati Martin Birmann, il conflitto su una "Chiesa dell'umanità" si calmò dopo il 1874. Nelle file catt., il dogma dell'infallibilità papale portò alla legge sulla nomina dei pastori (1871), alla deposizione del vescovo basilese Eugène Lachat (1873) e alla formazione di una comunità catt. cristiana (l'unica nel cant.) ad Allschwil (1875).

Le leggi cant. del 1839 e del 1851 proibirono il domicilio agli ebrei, che fu autorizzato di nuovo solo nel 1866, in base alla revisione parziale della Costituzione fed. La loro percentuale raggiunse il massimo (0,4% della pop.) nel 1880; privi di una sinagoga, nel cant. gli ebrei non disponevano di un centro religioso.

Ancora nel 1950 i rif. rappresentavano il 73,3% dei credenti, ma i numerosi immigrati degli ultimi 40 anni hanno modificato questo quadro: nel 1990 i rif. erano solo il 51,2%, mentre i catt. romani erano saliti al 33,6%. Nello stesso periodo i catt. cristiani erano scesi dall'1 allo 0,4%. La pop. mus. (2,8% nel 1990) fa capo alle infrastrutture della città di B. L'aumento più vistoso, nell'ultimo quarto del XX sec., è stato quello delle persone senza confessione (dall'1,6% nel 1970 al 9,8% nel 1990).

Riferimenti bibliografici

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  • KBBL
  • AKB
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  • Statistisches Jahrbuch Basel-Landschaft, 1964-
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Opere a carattere generale
  • Di norma le op. sul contado basilese prima della fondazione del vecchio cant. di Basilea sono indicate solo nella bibl. relativa a quest'ultimo.
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Entità politiche / Cantone

Suggerimento di citazione

Bernard Degen; Sibylle Rudin-Bühlmann; Kaspar Birkhäuser: "Basilea-Campagna", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 29.05.2017(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007477/2017-05-29/, consultato il 29.03.2024.