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Giacomo AngeloLotti

1.10.1784 Bignasco (oggi comune Cevio), 30.10.1850 Bellinzona, cattolico, di Bignasco. Figlio di Giacomo Francesco (->). Giovanna Molo. Avvocato e notaio. Fu deputato al Gran Consiglio ticinese (1809-1830 e 1839), membro del Consiglio di Stato (1815-1836 e 1839) e Landamano reggente (1819-1820, 1823-1824, 1827-1828 e 1830). Dopo la rivoluzione liberale del 1839 fu accusato, come gli altri membri moderati del deposto governo, di alto tradimento e condannato a sei mesi di lavori forzati. Implicato nella controrivoluzione del 1841, dovette rifugiarsi a Modena, dove aveva amici e conoscenze. Fu amnistiato nel 1849 e poté quindi rientrare nel cantone. La lunga presenza in governo testimonia di una notevole influenza, probabilmente di tipo clientelare, negli affari cantonali.

Riferimenti bibliografici

  • G. Mondada, «La famiglia Lotti», in Almanacco Valmaggese, 1959, 73-78
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Dati biografici ∗︎ 1.10.1784 ✝︎ 30.10.1850

Suggerimento di citazione

Fabrizio Panzera: "Lotti, Giacomo Angelo", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 24.11.2006. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/006923/2006-11-24/, consultato il 28.03.2024.