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Willermin

Famiglia originaria di Estavayer, il cui primo esponente noto è Perrod (figlio di Vuillermin detto Chapuisat), citato nel 1322. Un suo abiatico omonimo fondò una cappella nella chiesa di S. Lorenzo a Estavayer (1396). Jean Willermin ottenne la cittadinanza di Morges prima del 1544, Guillaume nel 1569. François, figlio di Jean, fu governatore di Morges (1562). Jean Willermin (1578-1644), figlio di Guillaume, fu il capostipite della linea dei baroni di Montricher, suo fratello Gabriel di quella dei signori di Monnaz. Queste due signorie furono riunite con il matrimonio (prima del 1697) tra Georges Samuel Willermin, barone di Montricher, e Suzanne Willermin, erede di Monnaz. Alla morte del loro figlio Bernard Gabriel (1724), la baronia passò ai de Steiger «neri» di Berna. Rodolphe Willermin (1714-1785), figlio legittimato di Jean Rodolphe (1748), fu colonnello al servizio dell'Olanda. Charles Auguste (1739-1815), suo figlio, fu banchiere in Inghilterra prima di ritirarsi a Morges. Il primogenito di quest'ultimo, William Willermin (1773-1815), fu ufficiale al servizio dell'Olanda durante le guerre rivoluzionarie. Esiliato in Inghilterra (1804), partecipò come quartiermastro generale dell'esercito britannico alla conquista di Ceylon, dove morì. Eugène Willermin (1804-1877), figlio di secondo letto di Charles Auguste e di Anne Catherine Eléonore de Rovéréa, diede avvio al ramo francese dei Willermin, ancora esistente.

Riferimenti bibliografici

  • Archives cantonales vaudoises, Chavannes-près-Renens, Willermin (famille de), 1830-1893 (dossier), P SVG G 1 Willermin.
  • Grangier, Jacques Philippe: Annales d'Estavayer, 1905.
  • Le Comte, Guy: «La famille de Willermin, d'Estavayer à Morges», in: Bulletin généalogique vaudois, 2011, pp. 9-146.
Scheda informativa
Variante/i
Vuillemin
Vuillermin
Vulliermin

Suggerimento di citazione

Guy Le Comte: "Willermin", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.06.2020(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/049733/2020-06-04/, consultato il 28.03.2024.