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SergioEmery

4.3.1928 Chiasso, 5.6.2003 Gentilino, di Chardonne. Figlio di Alberto, rappresentante, e di Pia Corecco. (1954) Giuliana Ferrari. Dopo la scuola di arti applicate di Zurigo (1945-46), si è iscritto all'Acc. Cimabue a Milano (1947). Nel 1948, anno in cui ha vinto la borsa fed. di belle arti, ha frequentato l'atelier del neopicassiano Edouard Pignon a Parigi. Rientrato nel Ticino (1949), ha lavorato come arredatore d'interni (1956-77) e scenografo alla Televisione della Svizzera it. (1976-91). Nel 1966 ha ripreso a dipingere e nel 1968 a esporre con regolarità. Artista aperto alla sperimentazione, E. è stato autore di una vasta opera, spesso articolata in cicli, in cui si avverte il costante, e problematico, legame con la realtà. Muovendo dall'informale (1968), attraverso un'esperienza legata al pop (1970-71) e al concettuale (1973-77), E. è approdato a una pittura gestuale, di forte carica espressiva.

Riferimenti bibliografici

  • S. Emery, cat. mostra Locarno, 1997
  • DBAS, 298 sg.
  • S. Emery, cat. mostra Lugano, 2002
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Scheda informativa
Dati biografici ∗︎ 4.3.1928 ✝︎ 5.6.2003

Suggerimento di citazione

Anita Guglielmetti: "Emery, Sergio", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 02.08.2004. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/048312/2004-08-02/, consultato il 29.03.2024.