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JulesMuret

Ritratto di Jules Muret. Pietra nera, acquerello e sanguigna su carta di Benjamin Samuel Bolomey, 1800 ca. (Musée historique de Lausanne, dépôt permanent du Musée de l'Elysée, I.32.Muret JulNi.1).
Ritratto di Jules Muret. Pietra nera, acquerello e sanguigna su carta di Benjamin Samuel Bolomey, 1800 ca. (Musée historique de Lausanne, dépôt permanent du Musée de l'Elysée, I.32.Muret JulNi.1).

19.2.1759 Vevey, 6.5.1847 Losanna, rif., di Morges e Vevey. Figlio di Jean-Louis (->). Nipote di Samuel Porta. Suzanne Baron, figlia di François-David. Studiò teol. per due anni all'Acc. di Losanna e conseguì il dottorato in diritto a Parigi e il brevetto di avvocato presso la Camera suprema d'appello per i territori di lingua franc. (1786). Nel 1790 aderì alla loggia massonica Amis unis de Morges. Membro del Consiglio dei Ventiquattro di Morges dal luglio del 1796, il 23.1.1798 fu delegato di questa città presso il comitato dei com. del Paese di Vaud, dove promosse una politica di conciliazione con Berna. In seguito alla proclamazione dell'indipedenza vodese il 24.1.1798, presiedette successivamente l'Assemblea provvisoria e l'Assemblea elettorale del lago di Ginevra. Deputato al Senato elvetico (1798-1802), di orientamento fisiocratico e radicalmente contrario alla nobiltà, difese con vigore benché invano una liquidazione dei diritti feudali favorevole ai contadini. Deputato alla Consulta di Parigi nel 1802, presentò con Henri Monod e Charles Secretan un progetto di Costituzione vodese che Napoleone Bonaparte modificò in senso più democratico. Eletto deputato a vita al Gran Consiglio vodese nel 1803 e membro del Consiglio di Stato, durante il periodo della Mediazione presiedette queste istituzioni in alternanza con Auguste Pidou. Deputato vodese alla Dieta fed. (1814-15), contribuì all'elaborazione della Costituzione cant. del 4.8.1814, opponendosi a qualsiasi forma di partecipazione della nobiltà negli affari politici cant. Alla testa del governo vodese durante la Restaurazione, si distinse per la sua ostilità dichiarata al movimento del Risveglio e alle rivendicazioni liberali che combatté spec. sulla Gazette de Lausanne. Deputato alla Dieta fed. per 11 volte tra il 1813 e il 1829, fu allontanato da posizioni di potere in seguito alla rivoluzione liberale del 1830. Avversò apertamente il cosiddetto Patto Rossi, progetto per la revisione del trattato del 1815, sottoposto al Gran Consiglio vodese nel 1833.

Riferimenti bibliografici

  • Fondo presso BCUL
  • A.-C. Schwaab, J. Muret et la longue Diète, mem. lic. Losanna, 1974
  • D. Tosato-Rigo, Portrait d'un père de la patrie, 1988
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Scheda informativa
Variante/i
Jules-Nicolas-Emmanuel Muret (nome alla nascita)
Appartenenza familiare
Dati biografici ∗︎ 19.2.1759 ✝︎ 6.5.1847

Suggerimento di citazione

Danièle Tosato-Rigo: "Muret, Jules", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 26.10.2010(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/004801/2010-10-26/, consultato il 29.03.2024.