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KarlKobelt

Riunita nei giardini del castello di Allmendingen, una delegazione del Consiglio federale incontra Winston Churchill (settembre del 1946) © KEYSTONE/Photopress.
Riunita nei giardini del castello di Allmendingen, una delegazione del Consiglio federale incontra Winston Churchill (settembre del 1946) © KEYSTONE/Photopress. […]

1.8.1891 San Gallo, 5.1.1968 Berna, rif., di Marbach (SG). Figlio di Karl, impiegato della posta ferroviaria, e di Marie Schaad. (1927) Mathilde Gallmann, figlia di Friedrich Adolf, dentista. Dopo la scuola cant. a San Gallo, studiò ingegneria edile al Politecnico fed. di Zurigo, conseguendo il dottorato nel 1917. Dal 1919 al 1933 diresse la sezione preposta alla regolazione dei laghi dell'ufficio fed. dell'economia delle acque. Nel 1933 venne eletto nel Consiglio di Stato sangallese per il partito radicale (Landamano nel 1936-37), malgrado non si fosse precedentemente distinto sul piano politico. Capo del Dip. delle costruzioni fino alle dimissioni nel 1940, realizzò o progettò numerose grandi opere nonostante la crisi economica (correzione del Reno, bonifiche nella pianura della Linth, ampliamento delle vie di comunicazione e della rete ospedaliera). Fu inoltre pres. del Consiglio ecclesiastico della Chiesa cant. rif. Divenuto Consigliere nazionale nel 1939, nel 1940 fu eletto in Consiglio fed., dove diresse il Dip. militare fed. (1941-54, pres. della Conf. nel 1946 e nel 1952). Durante la seconda guerra mondiale restò nell'ombra del generale Henri Guisan, molto popolare e dotato di ampi poteri; i rapporti con quest'ultimo furono caratterizzati da una certa distanza e in parte da diffidenza. Nel periodo postbellico promosse l'adeguamento della difesa nazionale alla nuova situazione geostrategica (abbandono della concezione del ridotto nazionale a favore di un esercito di difesa mobile). Ciò comportò tra l'altro riforme sul piano organizzativo e l'acquisto di nuovo materiale bellico (programma di armamento 51). Pur avendo condotto la riorganizzazione dell'esercito con competenza e integrità, non riuscì mai a superare le riserve sul piano politico e personale che il parlamento e l'opinione pubblica nutrirono nei suoi confronti. Dopo le dimissioni dal Consiglio fed., divenne membro del consiglio di amministrazione di due imprese metallurgiche. Colonnello di Stato maggiore generale (capo di Stato maggiore del corpo d'armata 4).

Riferimenti bibliografici

  • H. Müller (a cura di), Bundesrat K. Kobelt, 1975
  • Altermatt, Consiglieri federali, 426-431
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Suggerimento di citazione

Marcel Mayer: "Kobelt, Karl", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 21.08.2006(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/004646/2006-08-21/, consultato il 28.03.2024.