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Giovanni BattistaBagutti

16.4.1742 Rovio, 28.11.1823 Rovio, catt., di Rovio. Figlio di Giovanni e Angela Caterina Vegezzi. Maddalena Longhi. Frequentò l'Acc. di belle arti a Parma e perfezionò la sua formazione a Roma. Con la tela Deianira figlia di Eneo re di Etolia (1768), dalla quale traspare la piena adesione di B. al nuovo indirizzo neoclassico, vinse il primo premio dell'Acc. parmense. Tornato in patria, entrò in contatto con una committenza prevalentemente religiosa di stampo controriformistico e adeguò la sua pittura all'ambiente culturale periferico, dove la tradizione tardobarocca era ancora ben radicata (chiesa di S. Giovanni a Mendrisio, 1774; parrocchiale di Rancate, 1775). Nelle tele degli ultimi due decenni del XVIII sec. riaffiora invece il linguaggio neoclassico (parrocchiale di Riva San Vitale, 1782; chiesa di S. Sisinio alla Torre a Mendrisio, 1796). Uno dei suoi figli, Abbondio (1788-1850), seguì le orme paterne formandosi all'Acc. di Brera a Milano.

Riferimenti bibliografici

  • DBAS, 65
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Dati biografici ∗︎ 16.4.1742 ✝︎ 28.11.1823

Suggerimento di citazione

Edoardo Agustoni: "Bagutti, Giovanni Battista", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.03.2003. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/045185/2003-03-27/, consultato il 09.04.2024.