de fr it

CharlesWeissmann

14.10.1931 Budapest, isr., apolide, dal 1960 di Zurigo. Figlio di Chil, commerciante, e di Berta Rosenkranz. (1994) Juliette W., figlia di Aron, rabbino. Dopo la scuola reale superiore a Zurigo, ha studiato medicina (dal 1950, dottorato nel 1956) e chimica (1957-61, dottorato in chimica organica nel 1961) all'Univ. di Zurigo. Grazie a una borsa di studio si è perfezionato alla New York University (1961-63), dove è divenuto assistente (1963-64), professore assistente (1964-65) e professore associato (1965-67) di biochimica. All'Univ. di Zurigo è stato professore straordinario (1967) e ordinario (1970-99) di biologia molecolare e direttore del neofondato ist. di biologia molecolare (dal 1967). È inoltre stato professore invitato allo University College di Londra (1999-2004), nonché professore e direttore del dip. di malattie infettive dello Scripps Research Institute (Florida, 2004-12). Ha studiato la struttura e la moltiplicazione di virus contenenti acido ribonucleico (fino al 1978) e ha scoperto la genetica inversa. È stato cofondatore della ditta Biogen di Ginevra (1978, dal 2004 Biogen-Idec), specializzata in tecnologia genetica. Nel 1979 è riuscito, per la prima volta, a produrre interferone umano nei batteri. Dal 1983 è attivo nell'ambito della ricerca sui prioni (mucca pazza, morbo di Creutzfeldt-Jakob). È stato insignito tra gli altri dei premi Ruzicka (1966) e Marcel Benoist (1970), della medaglia Robert Koch (1995), dell'ordine al Merito per le scienze e le arti (1998) e di sei dottorati h.c. È membro dell'Acc. nazionale delle scienze (Stati Uniti) e della Royal Academy (Gran Bretagna).

Riferimenti bibliografici

  • Who's Who in Switzerland, 1996-1997, 614 sg.
  • Unijournal, 1999, n. 2, 6
  • Kürschners Deutscher Gelehrten-Kalender, 2005, 3798
Link
Controllo di autorità
GND
VIAF
Scheda informativa
Dati biografici ∗︎ 14.10.1931

Suggerimento di citazione

Christian Baertschi: "Weissmann, Charles", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.10.2013(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/044427/2013-10-10/, consultato il 29.03.2024.