1.4.1821 Sciaffusa, 6.11.1900 Sciaffusa, rif., di Sciaffusa. Figlio di Bernhard (->). Celibe. Studiò medicina a Erlangen, Gottinga, Berlino, Londra e Vienna. Medico a Parigi durante la Rivoluzione di febbraio del 1848, nello stesso anno partì per l'Algeria e poi per il Brasile, dove aprì studi medici nelle province di Pernambuco e Bahia. Dal 1852 viaggiò in Colombia, Ecuador e Perù con il fratello Emil (->). Aprì uno studio di dentista a Bogotá e durante la rivoluzione colombiana fu medico itinerante (1853-55). Dal 1857 compì viaggi in Egitto, Palestina e Turchia, prima di tornare a Sciaffusa, dove aprì uno studio medico e si dedicò all'attività politica: indipendente, mantenne la sua autonomia avvicinandosi dapprima al movimento democratico e in seguito alle idee socialdemocratiche. Membro del Gran Consiglio di Sciaffusa (1858-1900), fu municipale della città (1862-63), Consigliere nazionale (1863-1900) e consigliere com. di Sciaffusa (1877-1900). Per risolvere i problemi della sovrappopolazione rurale e della disoccupazione in Svizzera non si espresse a sostegno dell'industrializzazione, bensì di una regolata emigrazione oltremare. Nel 1860 concluse una convenzione preliminare con il governo della Costa Rica che prevedeva l'acquisto da parte della Svizzera di terreni di proprietà del governo e tentò invano di ottenere il sostegno della Soc. sviz. di utilità pubblica per questo progetto. Altrettanto inutilmente nel 1871 si impegnò affinché il Consiglio fed. accettasse le donazioni di territori nel Tennessee (Stati Uniti). Nel 1864, prima dell'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, propose al Consiglio nazionale di punire gli Svizzeri in Brasile che tenevano schiavi. Tra il 1871 e il 1874 lottò invano per introdurre nella Costituzione fed. un articolo che attribuisse alla Conf. competenze sulla regolamentazione dell'emigrazione. Dal 1867 fu attivo in favore della protezione dei bambini, contro l'appalto di manodopera minorile e per limitare la durata del lavoro (non più di dieci ore al giorno e 60 ore alla settimana). Dal 1872 propose di introdurre in Svizzera il monopolio dei biglietti di banca e lanciò iniziative popolari sul tema, con tanto di formulari per la raccolta di firme, ancora prima che il diritto di iniziativa popolare fosse regolamentato dalla Conf. Si pronunciò anche per l'introduzione del monopolio sull'alcol (1885), la nazionalizzazione delle ferrovie (1886), fino ad allora private, e l'introduzione di un'imposta fed. diretta (1899). Politico dalle ampie visioni, spesso le sue idee anticiparono i tempi.
Riferimenti bibliografici
- A. Steinegger, «Dr. W. Joos, Nationalrat», in SchBeitr., 34, 1957, 77-95
- E. Joos, «Auf den Spuren von W. und Emil Joos in Kolumbien», in Schaffhauser Mappe, 50, 1982, 37-43
- S. Brunner-Hauser, Pionier für eine menschlichere Zukunft, 1983
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ 1.4.1821 ✝︎ 6.11.1900 1821-04-011900-11-06 |