14.4.1805 Saint-Maurice, 3.11.1890 Saint-Maurice, catt., di Saint-Maurice. Figlio di Joseph-Antoine, notaio e giudice della corte suprema, e di Marie-Angélique Cheseaux. Fratello di Joseph-Hyacinthe (->) e di Maurice (->). Celibe. Dal 1825 al 1830 fu attivo al servizio della Francia sotto Carlo X (luogotenente), dal 1832 al 1849 nella Guardia pontificia sotto Gregorio XVI e Pio IX (tenente colonnello). Tornato in patria, nel 1852 fu nominato colonnello di Stato maggiore sviz. Fu a capo di uno dei battaglioni mobilitati per reprimere l'insurrezione monarchica di Neuchâtel del 1852 e delle truppe inviate a Ginevra dopo i disordini del 1864. Liberale, fu deputato al Gran Consiglio vallesano (1865-90) e al Consiglio nazionale (1860-78); nel 1871 rifiutò l'elezione al Consiglio di Stato vallesano. Fu inoltre consigliere patriziale, municipale (1853-90) e sindaco di Saint-Maurice (1853-55, 1861, 1865-72).
Riferimenti bibliografici
- J.-B. Bertrand, «Les Barman et leur rôle dans notre histoire contemporaine», in Le Confédéré, 10.5.1936
- Gruner, Bundesversammlung/L'Assemblée, 1, 856
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 14.4.1805 ✝︎ 3.11.1890 1805-04-141890-11-03 |
Classificazione