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Marthalen

Com. ZH, distr. Andelfingen (858: Martella). Villaggio agglomerato con notevoli edifici a graticcio nel Weinland zurighese tra i fiumi Thur e Reno. Il com. comprende anche Ellikon am Rhein e le frazioni di Niedermarthalen e Radhof. Pop: (senza Ellikon) 27 fuochi nel 1464, 862 ab. nel 1649, 1012 nel 1771; (intero com.): 1401 ab. nel 1850, 1164 nel 1900, 1296 nel 1920, 1215 nel 1950, 1259 nel 1980, 1803 nel 2000.

Sono stati rinvenuti reperti insediativi della tarda cultura di La Tène (a Steinacker) e un insediamento romano a Niederwil. Nell'858 Wolvene donò al convento di Rheinau i suoi possedimenti a M. e in località vicine. In seguito il convento formò una signoria territoriale quasi compatta, conservando un ruolo determinante nel villaggio fino al clamoroso episodio del 1754, quando la pop. locale, guidata dall'intraprendente vicebalivo Hans Jacob Wipf, riuscì a riscattarsi per la somma di 30'000 fiorini. Feudo di Rheinau, dopo vari cambi di mano il baliaggio passò nel 1408 a patrizi di Sciaffusa. L'alta giustizia, in origine del langraviato di Turgovia, fu poi esercitata dalla contea di Kyburg; con quest'ultima M. passò a Zurigo, dapprima come pegno (1424), in via definitiva nel 1452. La cappella dei SS. Gallo e Antonino, consacrata nel 1126, era filiale della chiesa nella parte alta di Rheinau (Bergkirche). Durante la Riforma il com. si schierò in maniera risoluta con la nuova fede e nel 1525 fu elevato a comunità parrocchiale. Il coro fu ricostruito nel 1606, la navata ampliata nel 1660. Durante i lavori di restauro del 1975-77 furono realizzati un nuovo lanternino e vetrate in vetro colato.

Accanto alla cerealicoltura e alla viticoltura (1528 risp. 224 iugeri di terra nel 1771), principali settori dell'agricoltura, i contadini di M. disponevano anche di prati irrigui con un proprio sistema di canali, conservato fino agli anni 1950-60. Lo stimolo per innovazioni agrarie partì nel XVIII sec. da Hans Jacob Toggenburger, titolare di un'azienda modello; in corrispondenza con la commissione economica della Soc. fisica di Zurigo, compilò statistiche e relazioni, eseguì esperimenti su coltivazioni di trifoglio (1766), fu fondatore e direttore di un'org. agricola regionale. Il caseificio sociale del 1876 e l'ass. com. del 1885 furono all'origine delle odierne cooperative lattiera e agricola. Nel quadro della bonifica del 1928 furono realizzati due nuovi insediamenti rurali. Nel 1992 60 aziende agricole sfruttavano oltre 730 ettari di terreno, coltivati a cereali (330 ettari), a prato (135 ettari), a patata (85 ettari), a barbabietola da zucchero (85 ettari), a granoturco (50 ettari) e a vite (2 ettari). Il diritto di mercato, concesso a M. da Zurigo nel 1725, comportò uno sviluppo delle attività artigianali (tintorie, concerie, armaiolo, ramaio). Alle prime imprese industriali - una filanda per crini di cavallo (1843) e una fabbrica di concimi chimici (1860) presso la stazione della ferrovia Winterthur-Sciaffusa (Rheinfallbahn), inaugurata nel 1857 - seguì nel 1920 una fonderia per metalli leggeri. Dagli anni 1960-70 fu intensificata l'estrazione di ghiaia nella zona di Niederwiesen. La scuola secondaria (costruita nel 1959), la casa anziani medicalizzata consortile di sei com. (1987) e la centrale di prodotti nazionali della Volg (1990) rivestono importanza regionale.

Riferimenti bibliografici

  • H. Kläui, Aus der Geschichte der Gemeinde Marthalen, 1958
  • Die Kirche Marthalen, 1977
  • P. Kamber, «Die Reformation auf der Zürcher Landschaft am Beispiel des Dorfes Marthalen», in Zugänge zur bäuerlichen Reformation, a cura di P. Blickle, 1987, 85-125
  • M. Lee, Marthalen, 1991
  • R. Nägeli, Wie die Marthaler sich frei kauften, 2003
Completato dalla redazione
Classificazione
Entità politiche / Comune

Suggerimento di citazione

Reinhard Nägeli: "Marthalen", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 25.08.2008(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/000029/2008-08-25/, consultato il 28.03.2024.