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RuediKülling

4.2.1935 Zurigo, rif., di Wilchingen. Figlio di Eugen, ebanista, e di Emilie Haas. Beatrice Stadelmann. Si è formato come grafico alla scuola di arti applicate a Zurigo (1951-56). È stato poi designer grafico e direttore artistico a Milano, Londra e Chicago (1956-62) e in seguito direttore creativo (1963), membro della direzione (1965) e contitolare (1976) dell'agenzia pubblicitaria Advico a Gockhausen. Ha fondato la Külling Partner Identity (1989, design di comunicazione) e, con Hanspeter Hanschick, la Xemex Swiss Watch (1996, sviluppo di orologi di design). Fa parte di diverse ass. professionali. Le sue opere si trovano nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York. Gli sono stati conferiti diversi riconoscimenti nazionali e intern., tra i quali per 17 volte il premio per i 20 migliori manifesti dell'anno attribuito dal Dip. fed. dell'interno, le medaglie d'oro e di bronzo alla Biennale intern. del manifesto di Varsavia e il premio europeo Rizzoli per la pubblicità.

Riferimenti bibliografici

  • H. Schindler, Monografie des Plakats, 1972
  • J. Müller-Brockmann, K. Wobmann (a cura di), Fotoplakate, 1989
  • R. Hollis, Swiss Graphic Design, 2006
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Dati biografici ∗︎ 4.2.1935

Suggerimento di citazione

Kurt Thaler: "Külling, Ruedi", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 06.11.2008(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/028665/2008-11-06/, consultato il 28.03.2024.