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Mund

Ex comune VS, distretto Briga, dal 2013 parte del comune di Naters; (1259: Munt). Situato a 1200 m sul versante settentrionale della valle del Rodano. Fino al 1800 ca. fu chiamato Wyler (così pure per l'ultima volta nel 1850). Il territorio com. comprendeva l'abitato principale di M. e diverse frazioni, fra cui Bodmen, Ferchen e fino al 1854 Finnen. Pop: 294 ab. nel 1811, 442 nel 1850, 546 nel 1900, 646 nel 1950, 574 nel 2000. Nel XIII e XIV sec. i diritti signorili appartenevano alle fam. von M., d'Ornavasso e von Raron. Gli edifici più antichi conservati sono una torre del 1395 (Steinspeicher) e il granaio in legno delle decime del 1437. Nel 1427 i villaggi di M., Finnen, Bodmen e auf dem Biel si unirono nella giurisdizione indipendente di Finnen, acquisendo da Wilhelm von Raron tutti i diritti di signoria, i tributi e le competenze amministrative. L'ordinamento riguardante i diritti forestali sul Munderberg risale al 1521, lo statuto com. al 1538 (aggiornato nel 1591). La comunità di villaggio era retta da due procuratori; M. fece parte fino al 1798 di una circoscrizione (Gumper) della decania di Briga. Fino all'istituzione di un rettorato nel 1348 (elevato a parrocchia probabilmente nel 1727), M. faceva capo alla parrocchia di Naters. Nel 1725 ca. fu eretta la chiesa di S. Giacomo il Vecchio, sostituita da un nuovo edificio tra il 1962 e il 1964 (restauri nel 2005-07). La cappella di Gstein (1887), meta di pellegrinaggio, venne demolita nel 1983-84; al suo posto fu edificata una cappella nella roccia. Nel 1799 un incendio provocato dalle truppe franc. distrusse la parte orientale del villaggio. Tra il 1863 e il 1894 135 persone emigrarono nell'America del nord e del sud. Nel 2000 i quattro quinti della pop. attiva di M. lavoravano fuori com. All'inizio del XXI sec. l'agricoltura, dominata dall'allevamento ovino, era praticata soprattutto come attività accessoria. L'irrigazione dei pascoli era assicurata da canali d'irrigazione funzionanti dal ME. Nel 1979 venne fondata la corporazione dello Zafferano e venne reintrodotta con successo la coltivazione di questa spezia; dal 2007 il granaio delle decime ospita il Museo dello zafferano. In precedenza raggiungibile solo attraverso una mulattiera, dal 1951 al 1984 M. fu collegato a Gamsen da una teleferica; la strada carrozzabile da Naters è del 1978.

Riferimenti bibliografici

  • E. Jossen, Mund, 1989 (versione ridotta e aggiornata, 2001)
Completato dalla redazione
  • Kuonen Ackermann, Carmela: Der Bezirk Brig, 2015, pp. 120-137 (Die Kunstdenkmäler des Kantons Wallis, 4).

Suggerimento di citazione

Philipp Kalbermatter: "Mund", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.01.2017(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002664/2017-01-05/, consultato il 19.03.2024.