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Berner Zeitung

Manifesto pubblicitario (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Manifesto pubblicitario (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste). […]

Titolo di diverse testate del cant. Berna. Nel 1655 apparve a Berna una prima Bernerzeitung, la cui pubblicazione venne vietata nel 1656 dalle autorità a causa di un articolo che criticava la prima guerra di Villmergen. Una seconda Berner-Zeitung, bisettimanale, fu pubblicata tra il luglio del 1831 e la fine del 1832, una terza a partire dal 1835 con frequenza settimanale. Dal 1845 al 1894 una terza Berner Zeitung apparve come quotidiano; il primo editore e redattore fu Jakob Stämpfli, avvocato e futuro Consigliere fed., che conferì al foglio la sua impronta radicale. Negli ultimi due anni della sua esistenza, il giornale divenne "organo del partito radicale del cant. Berna". La Neue Berner Zeitung, stampata dal 1919 al 1973, si fece portavoce del partito agrario bernese. L'odierna Berner Zeitung (BZ) è nata nel 1979 dalla fusione del Berner Tagblatt e delle Berner Nachrichten (sorte a loro volta nel 1976 dalla fusione dell'Emmenthaler Blatt di Langnau con le Tages-Nachrichten di Münsingen). Il quotidiano, indipendente, è pubblicato dall'editore Berner Tagblatt Medien AG (BTM). Nel 1990 la Tages-Anzeiger AG ha rilevato il 49% del capitale azionario della Berner Zeitung AG. Nel 2002 la BZ era il più grosso giornale di lingua ted. dell'Altopiano occidentale (tiratura: 162'200 copie) e contava quattro edizioni regionali (Berna, Emmental, Alta Argovia, Friburgo) e tre testate diverse (Thuner Tagblatt, Berner Oberländer, Solothurner Tagblatt).

Riferimenti bibliografici

  • Blaser, Bibl., 157 sg.
  • R. T. Weiss, Glückwunsch für eine Hundertjährige, 1988
  • A. Pfenninger, Die ersten 20 Jahre der Berner Zeitung BZ, 1999
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Suggerimento di citazione

Ernst Bollinger: "Berner Zeitung", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 26.02.2009(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/024763/2009-02-26/, consultato il 12.04.2024.