de fr it

Lucens

Il castello visto da sud-est, sede del balivo bernese di Moudon dal 1542 al 1798; acquerello della fine del XVIII secolo, realizzato da un artista ignoto (Bernisches Historisches Museum) © Fotografia Stefan Rebsamen.
Il castello visto da sud-est, sede del balivo bernese di Moudon dal 1542 al 1798; acquerello della fine del XVIII secolo, realizzato da un artista ignoto (Bernisches Historisches Museum) © Fotografia Stefan Rebsamen.

Comune VD, distretto Broye-Vully; (964: in villa Losingus; antico nome ted.: Losingen). Situato su entrambe le sponde della Broye, L. comprende anche, dal 2011, Oulens-sur-Lucens e, dal 2017, Brenles, Chesalles-sur-Moudon, Cremin, Forel-sur-Lucens e Sarzens. Pop: 892 ab. nel 1850, 1517 nel 1900, 1621 nel 1950, 2221 nel 2000. Tracce di una strada romana sono state individuate grazie a prospezioni aeree, mentre nel Vallon des Vaux sono state rinvenute rovine di fortificazioni medievali. Possedimento del vescovo di Losanna, L. si sviluppò a scapito di Curtilles, situato sulla sponda destra. Distrutto e ricostruito a più riprese nel XII sec. e saccheggiato dai Conf. nel 1476., il castello di L., residenza episcopale dal ME fino al 1536, presidiava la valle della Broye, importante asse di transito, e i numerosi possedimenti del vescovo nella regione. Durante la dominazione bernese (1536-1798) L. fu sede del tribunale balivale; dal 1542 il balivo di Moudon si stabilì nel castello (ampliato nel 1579-86), che servì da arsenale e piazzaforte lungo il confine con Friburgo. Il com. fece poi parte del distr. di Moudon dal 1798 al 2006. Divenuto proprietà del cant., le autorità lo vendettero nel 1801 a dei privati. Adibito a sede di un ist. femminile rif. (1925), poi della Fondazione Sir Arthur Conan Doyle (1965-70), è ancora oggi in mani private. L. ha sempre fatto capo alla parrocchia di Curtilles. La cappella di S. Agnese (fine del XIV sec.) conserva alcuni affreschi del XV sec. L'ospedale e lebbrosario di L. risale al 1350 ca., la casa della decima, detta Belle-Maison, al 1647. Il ponte sulla Broye (dal 1612 in pietra) venne ricostruito più volte. Alla fine del XIX sec. la coltura del tabacco e della patata cedette il passo all'industria. Nel 1862 Louis-Edouard Junod aprì la prima fabbrica per il trattamento industriale delle pietre per l'orologeria, all'origine dello sviluppo economico di L. Sede di una produzione di fibre di vetro (dal 1939), di imprese di costruzione e aziende attive nel settore della microtecnica, il com. ha conosciuto una rapida crescita demografica e uno sviluppo edilizio. La centrale nucleare sperimentale, aperta nel 1968, venne definitivamente chiusa l'anno successivo a seguito di un incidente occorso al reattore.

Riferimenti bibliografici

  • A. Kohler, «Le château de Lucens sous Leurs Excellences de Berne», in RHV, 44, 1936, 65-85, 129-151, 193-217
  • J. Delaporte, Lucens, 1965
  • AA. VV., Portraits de 250 entreprises vaudoises, 1980, 156-163
Completato dalla redazione
Link
Controllo di autorità
GND

Suggerimento di citazione

Alexandre Pahud: "Lucens", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 06.02.2017(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002475/2017-02-06/, consultato il 29.03.2024.