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Brutel

Famiglia ugonotta originaria di Montpellier, attiva nell'industria tessile in Argovia nel XVIII e XIX secolo. Gédéon Brutel fu Consigliere reale a Montpellier e appaltatore generale della riscossione dell'imposta sul sale per la Linguadoca. Dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685), dovette riparare nel Paese di Vaud, dove diresse un calzificio a Nyon. I suoi figli Samuel ed Etienne Brutel (1683-1752) aprirono nel 1721 una stamperia di indiane a Zofingen. Nel 1736 acquistarono la signoria di Schafisheim, compresa la bassa giustizia, e fecero costruire un opificio vicino al castello. La loro produzione fu esportata in particolare a Nancy, Strasburgo e Lugano. Nel 1747, dopo il ritiro di Samuel Brutel, la manifattura, che aveva acquisito un'importanza sovraregionale, fu rilevata dai figli di Etienne, Paul Rudolf e Samuel Brutel; tuttavia essa dovette essere chiusa poco prima del 1800, a causa della crisi dell'industria delle indiane. I Brutel vendettero il castello nel 1802 e si dedicarono all'agricoltura, senza però ottenere grandi risultati. Nel 1971 gli ultimi discendenti misero in vendita anche la residenza signorile costruita fra il 1750 e il 1758, che attualmente ospita una scuola Steiner.

Riferimenti bibliografici

  • Neuenschwander, Heidi: «Hugenotten im alten Berner Aargau nach 1685 – die Brutel de la Rivière als Wirtschaftspioniere», in: Bulletin / Association suisse pour l'histoire du Refuge huguenot, vol. 11, 1990, pp. 9-13.
  • Meier, Bruno: Herren – Bürger – Untertanen. Berner im Aargau – Aargauer in Bern, 1991, pp. 48-51.

Suggerimento di citazione

Andreas Steigmeier: "Brutel", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.03.2020(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/024689/2020-03-10/, consultato il 28.03.2024.