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Cappellano militare

Darstellung des feierlichen Gottesdienstes bey dem Zürcherschen Feldlager im Hard den 6. May 1792. Acquatinta realizzata da Franz Hegi (Museo nazionale svizzero, Zurigo).
Darstellung des feierlichen Gottesdienstes bey dem Zürcherschen Feldlager im Hard den 6. May 1792. Acquatinta realizzata da Franz Hegi (Museo nazionale svizzero, Zurigo). […]

Secondo il regolamento di servizio 04 ogni membro dell'esercito ha diritto ad assistenza spirituale; questo compito viene assunto dalla Chiesa protestante e dalla Chiesa cattolico-romana con una sorta di "contratto" attraverso la figura del cappellano militare. Ogni religioso ordinato o consacrato può ottenere la dispensa dall'obbligo del servizio militare. Requisiti per divenire cappellano militare sono l'idoneità al servizio e la conclusione della scuola reclute. Il cappellano protestante è un pastore o un teologo con una formazione teologica accademica o equivalente, ordinato dall'autorità ecclesiastica competente. Il suo omologo cattolico è un prete, un diacono o un assistente pastorale riconosciuto dalla curia vescovile o dai superiori dell'ordine. I candidati alla nomina devono in ogni caso essere raccomandati dalle autorità ecclesiastiche competenti. Cittadino, soldato e cristiano: fin dalla fondazione dello Stato federale il cappellano militare si è sempre mosso su un terreno difficile e delicato.

Integrazione nell'esercito

Nella vecchia Confederazione le truppe erano tradizionalmente accompagnate in battaglia da cappellani (milizie cantonali). Nel 1339 il prete secolare di Berna Diebold Baselwind ebbe un ruolo importante a Laupen; quasi due secoli più tardi ebbero il medesimo rilievo in spedizioni e battaglie Matthäus Schiner (Marignano, 1515) e Huldrych Zwingli (Kappel, 1531). Nel basso Medioevo e per parte dell'epoca moderna la battaglia veniva ritenuta un giudizio divino, il che spiega l'importanza storica dei cappellani.

La convocazione dei cappellani dipendeva quasi ovunque dalle autorità cantonali; prescrizioni federali si aggiunsero alle disposizioni cantonali dal 1815. L'organizzazione militare del 1874 introdusse posti di cappellano militare per i reggimenti di fanteria e gli ospedali da campo, ma solo in caso di guerra. All'inizio del 1883 i cappellani ottennero l'incorporazione, con il grado di capitano, anche per l'addestramento della milizia. Il periodo di servizio, fissato a cinque giorni annui fino al 1912, cui si aggiunsero due giorni non remunerati fino al 1930, venne infine uniformato a quello degli altri ufficiali di Stato maggiore di reggimento. In parallelo mutarono pure tenuta ed equipaggiamento: finanziera nera (1883), spada speciale (1911), fino all'attuale uniforme da combattimento 90. I cappellani militari sono posti sotto la protezione speciale della convenzione di Ginevra e in caso di conflitto portano la caratteristica fascia al braccio. Nel 1912 i cappellani militari tentarono per la prima volta di darsi un'organizzazione gerarchica; parallelamente vi furono tentativi (rimasti fino ai giorni nostri senza successo) di ottenere uno status particolare, indipendente dall'esercito o perlomeno non legato a un grado di ufficiale. Le richieste di altre comunità religiose, di potere anch'esse fornire propri cappellani, furono rese estremamente difficili dal diritto delle autorità ecclesiastiche di raccomandare i propri candidati. Corsi introduttivi per cappellani militari furono organizzati per la prima volta a titolo sperimentale nel settembre del 1938 e introdotti regolarmente dal 1941. Nel 2000 la scuola di cappellano militare ha assunto il nome di corso tecnico A per cappellani, seguito per la prima volta da donne (due) nello stesso anno. Nel regolamento di Esercito 95 il servizio di assistenza spirituale dell'esercito dipende dal sottocapo di Stato maggiore del gruppo del personale.

Organizzazione dell'assistenza spirituale

L'attività dei cappellani militari è disciplinata dal regolamento della loro Chiesa, dal regolamento di servizio e dalle prescrizioni vigenti. Il cappellano militare ha sempre goduto di ampie libertà nell'organizzazione pratica del suo servizio. L'urgenza di direttive fu espressa per la prima volta nel 1892. Libri di liturgia, raccolte di inni per l'ufficio divino e altri strumenti utili al sostegno spirituale delle truppe furono in seguito forniti regolarmente. La Società dei cappellani militari, fondata a Baden nel 1894, ha avuto un ruolo importante nel rendere possibile lo scambio di esperienze, la formazione continua e l'abolizione delle barriere confessionali. Il regolamento di servizio stabilisce che la domenica e in occasione delle feste religiose la truppa può di regola organizzare il proprio ufficio divino o assistere alla funzione religiosa locale. Questa disposizione ha incontrato difficoltà di applicazione ogni qual volta i comandanti hanno voluto dare la priorità assoluta alle esigenze del servizio; i sempre più frequenti congedi durante il fine settimana e la secolarizzazione della società hanno tuttavia ridimensionato il problema.

Riferimenti bibliografici

  • H. Zaugg, Das Feldpredigeramt, 1977
  • H.-R. Fuhrer, Kirche in der Armee, 1985
  • A. Meili, Das Eidgenössische Feldpredigerwesen im Wandel der Zeit (1884-1929/30), 1992 (con bibliografia)
Link
Scheda informativa
Contesto Assistenza spirituale ai militari

Suggerimento di citazione

Hans Rudolf Fuhrer: "Cappellano militare", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.06.2009(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/024634/2009-06-10/, consultato il 29.03.2024.