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Società di scrittori

La prima ass. di autori della Svizzera, la Soc. sviz. degli scrittori (SSS), venne fondata nel 1912 su iniziativa di Carl Albert Loosli e altri scrittori. Fino a quel momento la letteratura era stata una sorta di "cenerentola delle arti sviz.", come rilevò la Fondazione Schiller sviz. creata nel 1905, tanto più che la Soc. dei pittori e scultori sviz. e l'Ass. sviz. dei musicisti, entrambe sostenute dalla Conf., erano già state fondate nel 1865 risp. 1900 (società di Belle arti; Associazioni di artisti). Nel 1920 la SSS poté beneficiare per la prima volta di regolari sovvenzioni fed. Loosli fu il primo pres. della nuova ass. (fino al 1913), cui seguirono, fino alla seconda guerra mondiale, Ernst Zahn (fino al 1914), Paul Seippel (fino al 1919), Robert Fäsi (fino al 1924) e Felix Moeschlin (fino al 1942). La SSS si occupò sia di questioni sindacali sia di politica culturale. Le prime concernevano soprattutto il diritto d'autore (protezione giur., politica tariffaria spec. per gli spettacoli e i nuovi media quali radio e più tardi televisione) e la politica contrattuale e delle tariffe presso editori di giornali e di libri, oltre che, un po' più tardi, un onorario minimo garantito, la creazione di soc. di gestione dei diritti d'autore e la previdenza per la vecchiaia. Inoltre la SSS promuoveva concretamente la letteratura, ad esempio con una cassa per la concessione di prestiti, creata nel 1921. Dal 1936, con l'aiuto della Conf., versò contributi per traduzioni nelle altre lingue nazionali e, dal 1946, assegni per finanziare un anno da dedicare al lavoro creativo.

Sin dall'inizio la SSS attribuì grande importanza alla componente sviz., tanto da divenire uno dei motori della Difesa spirituale, ciò che le valse, non da ultimo, l'apprezzamento del pubblico e del mondo politico. Nel 1933 l'assemblea generale decise di sostenere solo le richieste di asilo da parte di esponenti di primo piano del mondo letterario germanofono e di profughi politici impegnati in attività letterarie. La Soc. sviz. dei drammaturghi (1924-85), una sezione della SSS, adottò una posizione ancora più dura. Sul piano cant. e fed., la polizia degli stranieri coinvolgeva la SSS risp. le sue sezioni nella valutazione delle domande di asilo di scrittori emigrati. Per motivi politici o semplicemente per paura della concorrenza, fino al 1943 la SSS emise numerosi pareri negativi su autori ed editori ted. e austriaci; i preavvisi positivi erano spesso vincolati a severe condizioni come il divieto di pubblicare nei giornali sviz.

Dopo la seconda guerra mondiale, sotto la presidenza di Henri de Ziegler, Hans Zbinden e Maurice Zermatten, la SSS non fece nulla per modificare la propria immagine politica e culturale; solo il suo orientamento sindacale perse importanza. Parallelamente, dal 1940, nelle quattro regioni linguistiche vennero fondate ass. regionali che si occupavano essenzialmente dell'organizzazione di scambi professionali. La stagnazione della SSS sfociò in una crisi, culminata nel 1970 con le dimissioni di diversi autori di spicco, tra cui Peter Bichsel, Jeanlouis Cornuz, Friedrich Dürrenmatt e Yves Velan, e che portò alla creazione, nel 1971, del Gruppo di Olten (GO). Le due ass. si svilupparono in un reciproco rapporto di concorrenza e collaborazione. Se in un primo momento il GO si concentrò sulla dimensione politica della cultura - il "socialismo democratico", menz. nel manifesto che definisce gli scopi dell'istituzione, rimase fino al 2001 un elemento fondante per i suoi membri, ma promuovendo presto anche il lavoro professionale, la SSS modernizzò le sue strutture e modificò la propria immagine. Entrambe le ass. orientarono le condizioni di ammissione vieppiù in funzione di criteri professionali (scrittori di professione). Il loro grado di collaborazione sollevò regolarmente delle discussioni fino al 2002, quando si optò finalmente per una fusione. In quel momento la SSS contava ca. 570 membri e il GO ca. 340. Dal 2003 l'ass. Autrici e autori della Svizzera (AdS), con sede a Zurigo, tutela gli interessi dei suoi membri in Svizzera (928 nel 2010). Per i soci francofoni e italofoni, l'ass. ha istituito un'antenna romanda e una it. Nella storia delle soc. di scrittori le condizioni e la prassi di ammissione - l'AdS si considera un'ass. di scrittrici e scrittori professionisti e di traduttori letterari - hanno sempre suscitato accesi dibattiti, al pari dell'antagonismo tra la difesa degli interessi professionali e la rete culturale o tra sindacato e ass. amatoriale.

Riferimenti bibliografici

  • Archivi GO e SSS presso ASL
  • Literatur geht nach Brot: die Geschichte des Schweizerischen Schriftsteller-Verbandes, 1987
  • H. Mühlethaler, Die Gruppe Olten, 1989
  • U. Niederer, Geschichte des schweizerischen Schriftsteller-Verbandes, 1994
  • P. A. Schmid, T. Roth-Hunkeler (a cura di), Abschied von der Spaltung, 2003
  • U. Amrein, "Los von Berlin!", 2004, 65-88
Link

Suggerimento di citazione

Ulrich Niederer: "Società di scrittori", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 21.11.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/024571/2012-11-21/, consultato il 28.03.2024.