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dePreux

Fam. nobile vallesana di origine vodese, i cui membri assunsero per la prima volta il titolo di donzelli nel 1406. Dall'inizio del XIV sec. al 1639 a Vevey sono documentate, con il nome Proux risp. Probi, 11 generazioni della fam. Tra il 1553 e il 1562 Angelin (->) risiedette nel castello di Anchettes (com. Venthône), luogo di origine della madre; ancora all'inizio del XXI sec. il castello apparteneva ai de P. Angelin fu il capostipite della fam. vallesana, denominata P. in franc., Probi in lat. e Fromb o Fromm in ted. Visdomini di Miège dal 1560 ca. al 1674, i de P. divennero cittadini di Sierre nel XVI sec., di Sion nel 1604, di Saint-Maurice nel XVII sec. e di Venthône, Veyras, Randogne, Grône, Sembrancher e Bourg-Saint-Pierre nel XVIII sec. La fam. ricoprì numerose cariche politiche in Vallese: annoverò un borgomastro a Sion, 20 gran castellani, sette capitani e tre alfieri nella decania di Sierre nonché quattro castellani di Vionnaz-Bouveret, quattro maior di Nendaz-Hérémence, quattro balivi (gouverneur) di Monthey, otto balivi (gouverneur) di Saint-Maurice e due vice gran balivi (tra cui Pierre-Antoine, ->) nella Repubblica delle decanie. Molti esponenti della fam., ad esempio Angelin (->) e Charles (->), furono ufficiali al servizio del re di Francia (dal 1624), del Piemonte (1641), della Spagna (1805) e di Napoli (XIX sec.). I de P. contarono inoltre diversi ecclesiastici, tra cui un canonico di Saint-Maurice, sei canonici e due vescovi di Sion (Joseph-François-Xavier, ->; Pierre-Joseph, ->). Dopo il 1798 la fam. annoverò sindaci e pres. di decanie nonché prefetti e giudici. All'inizio del XXI sec. era ancora molto rappresentata in Vallese. Pierre-Louis (->) fu membro del Gran Consiglio elvetico, Charles (->) del Consiglio di Stato vallesano, del Consiglio nazionale e del Consiglio agli Stati.

Riferimenti bibliografici

  • AFam presso AEV
  • Neues Walliser Wappenbuch, 1, 1974, 204 sg.
  • Schweiz. Geschlechterbuch, 7, 426-439

Suggerimento di citazione

Arthur Fibicher: "Preux, de", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 17.12.2013(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/023594/2013-12-17/, consultato il 28.03.2024.