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Andreazzi

Fam. distinta in due ceppi fra i quali non esistono vincoli di parentela, originaria dei distr. di Blenio e di Mendrisio; diversi esponenti del ramo bleniese si stabilirono a Bellinzona. Pietro e il figlio Giovan Pietro, scultori di Tremona, furono attivi nel XVIII sec. in questo com. e a Pavia. Domenico sottoscrisse nel 1798 la richiesta di adesione alla Repubblica Cisalpina della pieve di Riva San Vitale; Emilio, funzionario delle dogane fed., fu volontario nelle file garibaldine durante il Risorgimento.

Fra gli A. di origine bleniese, Carlo ricoprì la carica di luogotenente del balivo di Blenio nel 1749. Luigi, maestro di posta, tra il 1797 e il 1799 fu a più riprese accusato dalle autorità franc. di svolgere a Bellinzona un'intensa attività antifranc. e di spionaggio a favore dell'Austria. Deputato al Gran Consiglio (1808-14), nel 1813 fu implicato in un processo politico a seguito del quale si ritirò dalla vita politica. Giovanni, tenente, fece parte della commissione incaricata di sorvegliare l'operato del Piccolo Consiglio in occasione dei moti democratici del 1814 per la Costituzione cant.

Riferimenti bibliografici

  • L. Delcros, Il Ticino e la rivoluzione francese, 1959
  • Rossi/Pometta, Ticino

Suggerimento di citazione

HLS DHS DSS: "Andreazzi", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 16.07.2001. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/023485/2001-07-16/, consultato il 28.03.2024.