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AlexandreCalame

La cascata dello Staubbach nei pressi di Lauterbrunnen. Olio su tela, 1837 (Museo Alpino Svizzero, Berna; fotografia A. & G. Zimmermann, Ginevra).
La cascata dello Staubbach nei pressi di Lauterbrunnen. Olio su tela, 1837 (Museo Alpino Svizzero, Berna; fotografia A. & G. Zimmermann, Ginevra).

28.5.1810 Arabie (com. di Corsier-sur-Vevey, oggi parte del com. di Vevey), 17.3.1864 Mentone (Dip. Alpes-Maritimes, F), rif., di Le Locle, La Brévine e Valangin. Figlio di Samuel David C. detto Rosset, marmista, e di Julie Borel. (1834) Amélie Müntz Berger, professoressa di musica, figlia di Jean-Baptiste, professore di musica. Cresciuto a Cortaillod, poi a Ginevra, dove la fam. si trasferì nel 1824, C. visse in condizioni molto modeste e non poté concludere gli studi. L'agente di cambio Diodati, presso il quale svolse l'apprendistato dal 1829, gli finanziò gli studi presso l'atelier di François Diday. Dopo qualche anno di studio, giunse il successo. Nel 1836 il governo bernese acquistò il dipinto Veduta presa alla Handeck. C. iniziò a viaggiare all'estero, a Parigi e in Olanda, passando da Düsseldorf e Colonia. Nel 1839 il suo Temporale alla Handeck venne premiato al Salon del Louvre e diventò il manifesto della pittura alpestre del romanticismo sviz. Dopo averli studiati dal vero, C. eseguiva nell'atelier paesaggi montani di grande formato (per lo più di ispirazione drammatica con forti variazioni di chiaroscuro), campagne idilliache e laghi calmi, impregnati di sentimento nostalgico. Le opere di C., calvinista ardente e ortodosso, sono ammantate da un velo metafisico. I suoi soggetti, così come quelli di Diday, erano molto apprezzati e la sua clientela superava i confini nazionali; espose con regolarità al Salon di Parigi (Legion d'onore nel 1842 per Chênes battus par l'orage), soggiornò nella Francia meridionale e, oltre ad escursioni in Svizzera, viaggiò in Italia (1844), a Londra (1850), in Germania (1852), in Belgio (1846, 1852) e nei Paesi Bassi (1838, 1846). C. ospitò nel suo atelier ginevrino un gran numero di allievi (fino a 60) provenienti da ogni dove, e pubblicò corsi di disegno litografati e incisioni. I suoi dipinti e disegni, che gli valsero numerosi premi, sono conservati in diversi musei europei e americani.

Riferimenti bibliografici

  • DBAS, 189 sg.
  • V. Anker, A. Calame (1810-1864): dessins, 2000 (cat. ragionato delle op.)
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Scheda informativa
Dati biografici ∗︎ 28.5.1810 ✝︎ 17.3.1864

Suggerimento di citazione

Valentina Anker: "Calame, Alexandre", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.11.2004(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/021996/2004-11-04/, consultato il 28.03.2024.