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Camorino

Ex comune del canton Ticino, distretto Bellinzona, dal 2017 aggregato con Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio e Sementina al comune di Bellinzona. Il villaggio è attraversato dagli importanti assi di transito ferroviario e autostradale. Popolazione: 400 abitanti nel 1591, 211 nel 1698, 300 nel 1784, 321 nel 1850, 483 nel 1880, 405 nel 1900, 702 nel 1950, 2210 nel 2000, 2632 nel 2010, 2776 nel 2016.

Camorino: carta di situazione 2016 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2022 DSS.
Camorino: carta di situazione 2016 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2022 DSS.

C. è menz. in documenti del 1237 riferiti a beni, con edifici di varia natura, del capitolo di S. Pietro di Bellinzona. Della primitiva chiesa romanica, attestata nel 1237 e 1285, non rimangono tracce evidenti. L'edificio attuale, dedicato a S. Martino, reca la data 1553, ma venne completamente rifatto nel 1888. C. si separò nel 1583 dalla matrice bellinzonese e divenne parrocchia autonoma nel 1591.

Già in passato gli ab. di Isone valicavano periodicamente l'alpe del Tiglio per recarsi a C., dove possedevano vigne e campi; molti di loro si stabilirono poi definitivamente a C. Dopo la metà del XIX sec. fu costruita una linea difensiva tra Sementina e C., per dar lavoro a parte dei profughi ticinesi espulsi dal regno Lombardo-Veneto nel 1853: ancora oggi si vedono i cosiddetti fortini della fame, cinque torri rotonde con feritoie situate in posizione sopraelevata. All'agricoltura (vigneti, coltura delle fragole, allevamento del bestiame) si affiancavano alcune attività artigianali e manifatturiere (maglio, mulino, fabbrica di pasta alimentare); nel XIX sec. diversi ab. emigrarono in America. Negli ultimi decenni C. si è trasformato in com. residenziale, privo di insediamenti industriali importanti, con un forte movimento pendolare in uscita e qualche residua attività agricola o floricola. Il forte incremento demografico del XX sec. coincide con lo sviluppo economico di Giubiasco (industrie) e Bellinzona (servizi).

Riferimenti bibliografici

  • Gilardoni, Inventario, 181 sg.
  • 400o di fondazione della parrocchia di Camorino, 1983
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Suggerimento di citazione

Graziano Tarilli: "Camorino", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 22.01.2024. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002033/2024-01-22/, consultato il 19.03.2024.