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Sport invernali

Manifesto per la promozione degli sport invernali in Svizzera, pubblicato dall'Ufficio nazionale svizzero del turismo e realizzato da Emil Cardinaux, 1921 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Manifesto per la promozione degli sport invernali in Svizzera, pubblicato dall'Ufficio nazionale svizzero del turismo e realizzato da Emil Cardinaux, 1921 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).

Gli sport invernali, le cui origini in Svizzera sono strettamente legate alla storia delle cliniche montane (sanatori) e del turismo nel XIX secolo, apparvero nelle Alpi a metà degli anni 1860, quando i primi alberghi di cura (industria alberghiera) cominciarono ad aprire anche durante la stagione invernale. Per gli ospiti e i loro accompagnatori essi costituirono un modo per mantenere la forma fisica e furono un passatempo apprezzato. Si formò così una nuova clientela per l'emergente turismo invernale. Già all'inizio del XX secolo, con il rapido sviluppo dello sci, le principali mete per gli sport invernali, quali Davos, Sankt Moritz (dove si svolsero i giochi olimpici invernali nel 1928 e 1948), Grindelwald, Arosa e Leysin, si contesero i favori degli ospiti sciatori.

L'alpinismo invernale

Una delle prime attività sportive (sport) praticate in inverno fu l'alpinismo. Già nel gennaio del 1832 Franz Joseph Hugi, naturalista solettese, intraprese numerose escursioni nei dintorni di Grindelwald, scalando fra gli altri la Strahlegg, il Mönchsjoch e il Faulhorn. Con la diffusione delle racchette da neve norvegesi nelle Alpi, dagli anni 1890 alpinisti e alpiniste affrontarono le vette anche in inverno. Negli anni 1880 i progressi tecnici nella fabbricazione di sci e accessori per l'ascesa (pelli di foca, attacchi, scarponi, coltelli da ghiaccio) favorirono lo sviluppo dello sci escursionismo.

Curling e pattinaggio

Manifesto promozionale per 60 stazioni di alta montagna e alberghi confortevoli, pubblicato dall'Ufficio nazionale svizzero del turismo e realizzato da Otto Wyler, 1924 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Manifesto promozionale per 60 stazioni di alta montagna e alberghi confortevoli, pubblicato dall'Ufficio nazionale svizzero del turismo e realizzato da Otto Wyler, 1924 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).

Gli sport su ghiaccio furono i primi sport invernali introdotti nelle Alpi da turisti e turiste inglesi, che a Davos fondarono il primo club di pattinaggio (1870) e il primo club di curling (1880) della Svizzera. La località grigionese fece costruire la più grande pista di pattinaggio d'Europa, divenendo alla fine del XIX secolo centro europeo degli sport su ghiaccio. Tra il 1898 e il 1910 ospitò cinque campionati del mondo di pattinaggio artistico, disciplina in cui fino all'inizio del XXI secolo tre Svizzeri conquistarono il titolo mondiale: Hans Gerschwiler (1947), Denise Biellmann (1981) e Stéphane Lambiel (2005 e 2006). Diversamente dal pattinaggio, il curling, riservato alle classi agiate, rimase a lungo una specialità degli ospiti britannici. Il primo club svizzero di curling fu fondato nel 1913 a Grindelwald. I campionati del mondo maschili si disputano dal 1959, quelli femminili dal 1979. Da quando, nel 1998, il curling è divenuto disciplina olimpica, le squadre svizzere sono tra le migliori al mondo.

Disco su ghiaccio

L'hockey, in origine praticato sulla terra con un bastone e una palla, fu trasformato da esperti pattinatori in uno sport invernale e chiamato bandy o disco su ghiaccio. Le località di cura vodesi di Leysin e Les Avants sopra Montreux svolsero un ruolo pionieristico nell'evoluzione di questa disciplina sportiva in Svizzera. Nel 1904 Max Sillig fondò la Lega di hockey su ghiaccio della Svizzera occidentale, da cui, nel 1908, nacque la Lega svizzera di hockey su ghiaccio presieduta dallo stesso Sillig. Nel 1910 la stazione di Les Avants, centro del disco su ghiaccio svizzero, organizzò i primi campionati europei. La squadra nazionale svizzera vinse il titolo europeo quattro volte (nel 1926 e 1935 a Davos, nel 1939 a Basilea-Zurigo e nel 1950 a Londra) e il bronzo olimpico nel 1928 e nel 1948 a Sankt Moritz. Dal 1923 a Davos si disputa la Coppa Spengler di hockey, uno dei più vecchi tornei internazionali tra club al mondo, istituita dal medico Carl Spengler. Dal 1930, con la costruzione della prima pista artificiale di pattinaggio a Zurigo, il disco su ghiaccio divenne uno sport sempre più praticato nelle città. Sport amatoriale in origine, negli anni 1970 si professionalizzò, mentre aumentarono i giocatori stranieri che militavano nella Lega nazionale (federazioni sportive). I budget annuali dei club vincitori del campionato aumentarono rapidamente: 650'000 frs. per lo SC Langnau nel 1976, 2 milioni per l'EHC Arosa nel 1980 e 15,5 milioni per lo SC Berna nel 2010. Il disco su ghiaccio, pur essendo con il calcio lo sport di squadra più popolare in Svizzera, conta un numero di giocatori e giocatrici attivi relativamente ridotto (25'620 in tutte le leghe e classi d'età durante la stagione 2009-2010 a fronte di ca. 240'000 calciatori e calciatrici attivi).

Slitta e bob

La slitta da traino, considerata uno dei mezzi di trasporto più antichi, fu impiegata in area alpina soprattutto per il fieno e il legname. Già nel 1872 gli Inglesi costruirono a Sankt Moritz, dietro l'Hôtel Kulm, una prima pista artificiale per slitte. La prima gara internazionale di slitta a carattere ufficiale si svolse a Davos il 12 febbraio 1883, dal passo del Wolfgang a Klosters. Sempre a Davos un gruppo di ospiti inglesi fondò la prima società di slittino della Svizzera (1883), il Davos Toboggan Club. Nell'inverno del 1884-1885 fu creata a Sankt Moritz la pista Cresta Run di skeleton, lunga 1,2 km. Le cosiddette slitte Davos, costruite su modello norvegese, ebbero presto concorrenza: nell'inverno del 1888-1889 lo Statunitense Stephen Whitney portò a Davos una slitta composta da due elementi, che poteva quindi essere manovrata. Lo stesso inverno, a Sankt Moritz, su incarico dell'Inglese William H. Bulpett, il maniscalco Christian Mathis realizzò in acciaio britannico il primo bob da corsa, formato da due slitte poste una dietro l'altra. Da allora il bob conobbe un notevole sviluppo tecnico.

Manifesto promozionale per il turismo invernale, pubblicato dall'Ufficio turistico di Davos e disegnato da Emil Cardinaux, 1918 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Manifesto promozionale per il turismo invernale, pubblicato dall'Ufficio turistico di Davos e disegnato da Emil Cardinaux, 1918 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).

Nel 1892 si tenne a Sankt Moritz la prima competizione riservata ai bob, inizialmente esclusi dalle corse di slitte. Nella stessa località venne costruita la prima pista di bob (inverno 1903-1904), che contribuì in maniera decisiva alla popolarità della disciplina. Solo sette anni più tardi in Svizzera si contavano già 61 piste. In origine, questo sport non era esclusivamente maschile; alla corsa Grand National a Sankt Moritz nel 1897 parteciparono anche donne. Il bob femminile divenne però disciplina olimpica solo nel 2002, ai giochi di Salt Lake City. Nella seconda metà del XX secolo gli aspetti relativi al materiale hanno acquisito un'importanza crescente. Gli equipaggi svizzeri seppero rimanere al passo, conquistando 30 titoli di campione del mondo, di cui sette andati a Fritz Feierabend (1938-1955), cinque a Erich Schärer (1975-1986) e quattro a Gustav Weder (1989-1993).

Riferimenti bibliografici

  • Busset, Thomas; Marcacci, Marco (a cura di): Pour une histoire des sports d'hiver. Actes du colloque de Lugano, 20 et 21 février 2004, 2006.
  • Barton, Susan: Healthy Living in the Alps. The Origins of Winter Tourism in Switzerland, 2008 (20142).
Link

Suggerimento di citazione

Reto Müller: "Sport invernali", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.02.2023(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/016336/2023-02-14/, consultato il 28.03.2024.