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Jean-PierreSchlunegger

25.9.1925 Vevey, 24.1.1964 Corsier-sur-Vevey (suicida), rif., di Grindelwald. Figlio di Jean Gottfried, droghiere e contabile, e di Anna Margaretha Geugel. (1952) Lucienne Bornand, maestra elementare, figlia di Albert Adolphe. Conseguì la licenza in lettere all'Univ. di Losanna (1950). Professore di franc. in diverse scuole superiori e poi alla scuola magistrale di Losanna (dal 1955), fu uno dei fondatori della rivista Rencontre (1950), dove pubblicò le sue cronache poetiche, e collaborò poi alla rivista Domaine suisse (1956). Fu autore di quattro raccolte di poesie di intensità, drammaticità e ricchezza crescenti, che rispecchiavano la sua visione dualista del mondo. La vitre, un dialogo radiofonico, e La chambre du musicien (1962), un'ampia prosa notturna, completano l'opera di S. Fece parte della Société de Belles-Lettres.

Riferimenti bibliografici

  • Œuvres, 1968 (prefaz. di Y. Velan)
  • La revue de Belles-Lettres, 1968, n. 2
  • M. Dentan, «La poésie de Schlunegger et le paradis perdu», in Lettres romandes, 1981, 83-95
  • Francillon, Littérature, 3, 86-88
  • A. Peiry, Entre la joie et l'agonie du cœur, mem. lic. Friburgo, 1999
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Dati biografici ∗︎ 25.9.1925 ✝︎ 24.1.1964

Suggerimento di citazione

Doris Jakubec: "Schlunegger, Jean-Pierre", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 11.04.2013(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/016168/2013-04-11/, consultato il 18.04.2024.