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MaxHuber

Ritratto del giurista e diplomatico zurighese alla fine degli anni 1950-1960 mentre discute con lo scultore Ernst Willi, a destra, che ha terminato l'esecuzione del suo busto (Archiv für Zeitgeschichte, ETH Zürich, NL Alfred Häsler / 935).
Ritratto del giurista e diplomatico zurighese alla fine degli anni 1950-1960 mentre discute con lo scultore Ernst Willi, a destra, che ha terminato l'esecuzione del suo busto (Archiv für Zeitgeschichte, ETH Zürich, NL Alfred Häsler / 935).

28.12.1874 Zurigo, 1.1.1960 Zurigo, rif., di Zurigo. Figlio di Peter Emil (->). Fratello di Emil (->). Emma Escher, di Zurigo. Dal 1894 al 1897 studiò diritto alle Univ. di Losanna, Zurigo e Berlino, dove conseguì il dottorato, poi divenne segr. del Vorort. Nominato nel 1902 professore di diritto costituzionale, diritto ecclesiale e diritto pubblico intern. presso l'Univ. di Zurigo, occupò la cattedra fino al 1921. Dal 1914 al 1918 fu deputato radicale al Gran Consiglio zurighese. Consigliere giur. permanente del Dip. politico, rappresentò la Svizzera alla seconda conferenza dell'Aia (1907) e alla conferenza di Parigi nel 1919; ebbe un ruolo importante nell'elaborazione della dottrina della neutralità in occasione dell'adesione della Svizzera alla Soc. delle Nazioni (SdN). In seguito diresse più volte la delegazione elvetica presso la SdN, in particolare durante la conferenza sul disarmo del 1932. Fu membro (1922-32) e pres. (1925-27) della Corte permanente di giustizia intern. dell'Aia. Membro del CICR, che presiedette dal 1928 al 1944, ebbe un ruolo decisivo nell'organizzazione della stessa (statuto della Croce Rossa intern. del 1928) e contribuì allo sviluppo del diritto umanitario intern. nel ventennio 1930-50. Le numerose onorificenze di cui fu insignito, fra cui dieci dottorati h.c., attestano la sua autorità morale (fondata sull'impegno cristiano) e la sua notorietà intern. Fu autore di studi giur. ed etici. Fece parte dei consigli di amministrazione di numerose imprese industriali e finanziarie, tra cui quelli della Maschinenfabrik Oerlikon e dell'Aluminium Industrie SA, che presiedette risp. nel 1921-44 e 1929-41.

Riferimenti bibliografici

  • Vermischte Schriften, 4 voll., 1947-1957
  • Fondo presso ZBZ
  • P. Vogelsanger, M. Huber, 1967
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Suggerimento di citazione

Verdiana Grossi: "Huber, Max", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 29.04.2008(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/015770/2008-04-29/, consultato il 12.04.2024.