Menz. tra il 1400 e il 1473, di Lugano. Figlio di Leonardo. Maggiorente della parte guelfa, fu magistrato e rappresentante della Comunità di Lugano e Valle sotto il governo dei feudatari, dei Rusca (1430) e poi dei Sanseverino, ai quali sembra fosse molto legato. Ebbe incarichi di razionatore (ragioniere), caneparo (cassiere) e consigliere. Mercante e imprenditore laniero, titolare di un opificio a Como, daziere di Val Lugano, era detentore di un cospicuo patrimonio (il terzo, per entità, stimato a Lugano). Nel 1455 ottenne dal duca Francesco Sforza la cittadinanza di Milano.
Riferimenti bibliografici
- M. Della Misericordia, «La "coda" dei gentiluomini», in Guelfi e ghibellini nell'Italia del Rinascimento, 2005, 338-340
- A. Moretti, Da feudo a baliaggio: la comunità delle pievi della Val Lugano nel XV e XVI secolo, 2006, 100-102
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Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | Prima menzione 1400 Ultima menzione 1473 |
Classificazione
Politica / Società (1250-1800) |
Economia e mestieri |