Per tesoro risp. tesoro monetale in ambito archeologico e numismatico si intende il ritrovamento di un singolo insieme chiuso - da qui l'interesse scientifico - formato da almeno due Monete. Nella ricerca si distinguono tre categorie di tesori in base alla composizione e al contesto storico e archeologico: il ripostiglio rituale, che comprende offerte legate alla costruzione di un edificio, offerte votive di pellegrini presso un santuario (La Tène in epoca celtica; Le Chasseron o Martigny in epoca romana) o un deposito funerario; il tesoro di circolazione, costituito in tempi brevi, che fornisce indicazioni precise sul numerario in circolazione in una determinata area al momento del suo seppellimento (Augusta Raurica, Lousonna); e il deposito di tesaurizzazione, allestito con l'intenzione di preservare un capitale monetario o una quantità di metallo prezioso, forse anche a fini speculativi (aurei di Lousonna). Durante la crisi monetaria del III sec. si verificarono diversi episodi di tesaurizzazione; nei nascondigli furono sepolte monete anteriori al 250, di maggiore valore rispetto a quelle contemporanee (Coeuve, Neftenbach). Il tesoro argenteo di Augusta Raurica è costituito da una collezione di stoviglie, gioielli e monete preziose; si trattava di largitiones dell'imperatore per ricompensare soldati o funzionari meritevoli. Certi depositi medievali contenevano una selezione di monete preziose, talvolta di provenienza insolita per il territorio sviz. (Ilanz, VIII sec.; Corcelles-près-Payerne, XI sec.; castello di Chillon, XIV sec.; Balsthal, XV sec.). Numerosi tesori vennero allestiti in periodi di instabilità: quello di Augusta Raurica risale alla distruzione del castrum verso il 352, quelli rinvenuti nei pressi di Morat alle guerre di Borgogna, quello di Neunkirch alle guerre di Svevia e quello di Tschlin alla guerra dei Trent'anni.
Il quadro legale che regola il ritrovamento di tesori è definito dall'art. 723 del Codice civile sviz. e da leggi cant. Dal 1992 l'Inventario dei ritrovamenti monetali sviz. centralizza la documentazione in collaborazione con le istituzioni cant. competenti (servizi archeologici, musei).