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Lutzenberg

Comune del canton Appenzello Esterno, formato dai due territori distinti di Haufen-Brenden e Wienacht-Tobel, comprendenti ognuno le due frazioni omonime e diverse fattorie isolate. Lutzenberg è il comune più piccolo del cantone (2,29 km2) e l'unico a non avere una propria chiesa. Prima attestazione: Lutzenberg (1634). Popolazione: 518 abitanti nel 1667, 847 nel 1734, 700 nel 1813, 908 nel 1850, 1353 nel 1900, 1084 nel 1941, 1233 nel 1950, 880 nel 1980, 1323 nel 2000, 1238 nel 2010, 1263 nel 2020.

Lutzenberg: carta di situazione 2023 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2023 DSS.
Lutzenberg: carta di situazione 2023 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2023 DSS.

Le curtes di Brenden, Wienacht e Tobel vengono menzionate già nel XIV secolo. Nel XIII e XIV secolo il territorio di Lutzenberg – ad eccezione di Tobel e Wienacht, sottoposte alla signoria di Wartensee – dipendeva dal vescovo di Costanza e faceva parte della curtis di Thal nel baliaggio di Rheineck. Dopo le guerre di Appenzello (1401-1429) fu incorporato nel comune di Kurzenberg. Il nome di Lutzenberg fu utilizzato la prima volta nel 1634 per indicare la parte orientale di Kurzenberg; dopo la costruzione della chiesa di Kurzenberg (1651-1652) e lo scioglimento del comune entrò in uso per designare il territorio che continuava a dipendere sul piano ecclesiastico dalla chiesa madre di Thal. La definizione dei confini con i nuovi comuni confinanti di Heiden e Wolfhalden si protrasse fino al 1666-1667; l'Oberer Lutzenberg passò a Wolfhalden. La ripartizione dei beni comuni di Kurzenberg e l'attribuzione al comune patriziale della quota che spettava a Lutzenberg ebbero luogo nel 1771-1772, la spartizione dei beni ecclesiastici di Thal e la costituzione del comune parrocchiale di Thal-Lutzenberg nel 1809. Dal 1948 la frazione di Wienacht-Tobel fa capo alla chiesa riformata di Buechen-Staad. La cappella cattolica di Wienacht risale al 1962. Il comune di Lutzenberg era incorporato nel distretto del Vorderland dal 1876 al 1995.

L'allevamento, la campicoltura, la frutticoltura, la viticoltura (18 vigne e 49 torchi nel 1834, unico comune viticolo appenzellese dopo il 1945) e l'industria tessile furono le principali fonti di reddito di Lutzenberg. Le cave di arenaria a Wienacht ebbero un ruolo importante nel XVIII e XIX secolo (industria della pietra). La stazione di Wienacht-Tobel della ferrovia di montagna Rorschach-Heiden fu realizzata nel 1875. A Lutzenberg furono attivi un centro per la produzione di ricami (basato sul Verlagssystem) in zona Dorfhalde, operante a livello internazionale (1827-1914), una fabbrica di buratti di seta (1881-1910) e una fabbrica di aghi per macchine da maglieria (1912-1927). Dopo la seconda guerra mondiale Lutzenberg si orientò sempre più verso Thal, Rheineck e Rorschach e si trasformò progressivamente in un comune residenziale con un'alta percentuale di pendolari in uscita e una scarsa offerta occupazionale (ritorcitura, aziende artigiane e industria alberghiera). Dalla settima classe gli allievi frequentano la scuola a Thal e Rheineck.

Al più tardi dagli anni 1940 a Lutzenberg era attivo l'istituto di rieducazione per ragazze e giovani donne Lärchenheim. Dalla fine degli anni 1950 le condizioni di vita delle internate, costrette tra l'altro al lavoro di fabbrica per aziende industriali (istituti di lavoro forzato), furono ripetutamente oggetto di critiche da parte dell'opinione pubblica. Dopo la chiusura dell'istituto nel 1980, il Lärchenheim fu riaperto nel 1982 come centro di riabilitazione per persone tossicodipendenti (Rehabilitationszentrum für Drogenabhängige Lutzenberg, dal 2001 Rehabilitationszentrum Lutzenberg), sotto la responsabilità congiunta dei cantoni della Svizzera orientale e del principato del Liechtenstein.

Riferimenti bibliografici

  • Steinmann, Eugen: Der Bezirk Vorderland, 1981, pp. 277-305 (Die Kunstdenkmäler des Kantons Appenzell, 3).
  • Züst, Ernst: Geschichte der Gemeinde Kurzenberg, 1991.
  • Appenzeller Tagblatt, 2.9.1993.
Completato dalla redazione
  • Demuth, Yves: Schweizer Zwangsarbeiterinnen. Eine unerzählte Geschichte der Nachkriegszeit, 2023, pp. 151-168.
Link
Controllo di autorità
GND
VIAF
Scheda informativa
Prima/e menzione/i
1634: Lutzenberg
Classificazione
Entità politiche / Comune

Suggerimento di citazione

Thomas Fuchs: "Lutzenberg", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.09.2023(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001307/2023-09-04/, consultato il 19.03.2024.