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CharlotStrasser

11.5.1884 Friburgo in Brisgovia, 4.2.1950 Zurigo, rif., di Wangen an der Aare. Figlio di Hans (->). Cugino di Otto Erich (->). 1) (1913) Vera Eppelbaum (->); 2) (1949) Hanna Hofer. Studiò medicina a Berna, Berlino, Lipsia, Monaco di Baviera e Parigi (1903-09), superando l'esame di Stato a Berna (1909) e conseguendo il dottorato a Zurigo (1913). Fu assistente nella clinica psichiatrica di Waldau a Berna poi, dal 1911 al 1912, in quella del Burghölzli a Zurigo, sotto la direzione di Eugen Bleuler. Dal 1913 fu psichiatra a Zurigo. Dal 1935 al 1944 fu direttore medico dell'ospizio maschile Zur Weid a Rossau (com. Mettmenstetten). Nel 1910 entrò in contatto con Alfred Adler, con il quale dal 1914 fu, insieme a Carl Furtmüller, editore della rivista Zeitschrift für Individualpsychologie. Autore, con la prima moglie, di testi di critica della psicanalisi, pubblicò inoltre scritti di psichiatria e diritto penale, sulla ciarlataneria e sull'aborto. Influenzato nelle sue prime opere letterarie da Josef Viktor Widmann, durante la prima guerra mondiale scrisse novelle espressioniste, fra cui In Völker zerrissen (1916), e nel 1933 diede alle stampe Geschmeiss um die Blendlaterne, romanzo a chiave sull'ambiente dadaista di Zurigo. Socialista e antifascista impegnato, fu amico di Fritz Brupbacher, il medico degli operai zurighese. Quale membro della commissione letteraria della città di Zurigo si prodigò a favore di scrittori non ancora affermati e nel 1933 fu tra i fondatori della Ghilda del libro.

Riferimenti bibliografici

  • Corrispondenza presso Sozarch
  • D. Heinrich, Dr. med. C. Strasser (1884-1950), 1986 (con elenco delle op.)
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Karl Ludwig Strasser (nome alla nascita)
Dati biografici ∗︎ 11.5.1884 ✝︎ 4.2.1950

Suggerimento di citazione

Daniel Heinrich: "Strasser, Charlot", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.06.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/012329/2012-06-27/, consultato il 29.03.2024.