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Jean Arp in compagnia di Sophie Taeuber nel suo atelier. Fotografia anonima, 1918 ca. (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
Jean Arp in compagnia di Sophie Taeuber nel suo atelier. Fotografia anonima, 1918 ca. (Biblioteca nazionale svizzera, Berna). […]

16.9.1886 Strasburgo, 7.6.1966 Basilea, cittadino tedesco, dal 1926 cittadino francese, dal 1965 cittadino onorario di Locarno. Figlio di Jürgen Peter Wilhelm Arp, fabbricante di sigari, e di Marie Josephine nata Koeberle. 1) (1922) Sophie Taeuber; 2) (1959) Marguerite Hagenbach. Acquisì una solida formazione artistica dapprima a Strasburgo, quindi alla Grossherzogliche Kunstschule di Weimar (1905-1907). Nel 1906 si trasferì con la famiglia a Weggis e dal 1908 proseguì gli studi all'Académie Julian a Parigi. Tornato in Svizzera nel 1910, fu tra i fondatori del Moderner Bund. Nel 1911-1912 partecipò alle mostre del gruppo Der Blaue Reiter, collaborando all'omonimo almanacco, pubblicato nel 1912. Di nuovo a Parigi, nel 1915 gli eventi bellici lo costrinsero a rientrare in Svizzera. A Zurigo espose le sue prime opere astratte e realizzò collage basati sulla cosiddetta «legge del caso». In quel periodo conobbe Sophie Taeuber, con la quale avviò un intenso sodalizio artistico. Nel 1916 fu tra i fondatori del movimento Dada legato al Cabaret Voltaire a Zurigo e partecipò a numerose manifestazioni del gruppo. Alla ricerca di nuovi mezzi plastici d'espressione, nel 1917 approdò a rilievi astratti in legno. La sua vena letteraria si tradusse in poesie composte sperimentando parole e suoni; nel 1920 pubblicò il volume di poesie Die Wolkenpumpe. Nel 1925 si trasferì a Parigi e pubblicò con El Lissitzky Les ismes de l'art. Partecipò alla prima mostra surrealista tenutasi nella capitale francese, dove frequentò pure gli ambienti costruttivisti. Dal 1926 al 1928 realizzò, insieme a Sophie Taeuber e a Theo van Doesburg, la decorazione interna del complesso ricreativo L'Aubette a Strasburgo. A Meudon, presso Parigi, i coniugi Arp fecero costruire una casa-atelier, dove Arp eseguì quadri in corda, le cosiddette «costellazioni figurative», e le «configurazioni letterarie». Nel 1930 partecipò alla mostra del gruppo d'artisti Cercle et carré e due anni dopo aderì al gruppo d'avanguardia Abstraction-Création; a quel periodo risalgono le prime opere plastiche denominate Concrezioni. Alla mostra Zeitprobleme in der Schweizer Malerei, allestita nel 1936 al Kunsthaus di Zurigo, espose alcuni suoi lavori e l'anno successivo divenne membro del gruppo Allianz. Nel 1939 ebbe luogo a Parigi la prima personale doppia di Arp e Taeuber, cui fecero seguito disegni realizzati in coppia. Fuggiti da Parigi poco prima dell'invasione tedesca (1940), i coniugi Arp si rifugiarono a Grasse nel sud della Francia presso Alberto e Susi Magnelli, proseguendo in condizioni difficili un'attività artistica limitata, ma intensa; nel 1942 cercarono di emigrare negli Stati Uniti passando per Zurigo. Nel 1943, colpito gravemente dalla morte di Sophie, Arp smise di lavorare. Tornato a Meudon nel 1945 con la sua nuova compagna, Marguerite Hagenbach, riprese l'attività artistica. Le numerose mostre allestite dopo il 1948 contribuirono al riconoscimento internazionale di Arp, che nel 1954 ottenne il premio per l'arte plastica alla Biennale di Venezia. Nel 1959 si stabilì a Locarno, dove trascorse gli ultimi anni di vita e dove la sua seconda moglie nel 1988 istituì la Fondazione Marguerite Arp. La vasta opera poetica, plastica e pittorica di Jean Arp – sviluppata lungo un percorso artistico che dal dadaismo conduce al surrealismo e al costruttivismo – ha lasciato tracce importanti e innovatrici nell'arte moderna.

Riferimenti bibliografici

  • Derouet, Christian et al.: Sophie Taeuber – Hans Arp, 1988 (catalogo mostra).
  • Hopfengart, Christine: Hans Arp, 1994 (catalogo mostra).
  • Jost, Karl et al. (a cura di): Dizionario biografico dell'arte svizzera. Principato del Liechtenstein incluso, 1998, pp. 44-46 (con bibliografia).
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Hans Arp
Hans Peter Wilhelm Arp (nome alla nascita)
Dati biografici ∗︎ 16.9.1886 ✝︎ 7.6.1966

Suggerimento di citazione

Annemarie Bucher: "Arp, Jean", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.05.2020(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/011477/2020-05-05/, consultato il 29.03.2024.