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Via media

Il termine, che trae origine dalla tradizione aristotelica, viene applicato anche dall'anglicanesimo, che si definisce una via mediana tra protestantesimo e cattolicesimo. In Svizzera è la denominazione attribuita dagli storici a una precisa corrente dell'epoca della Riforma, nata dall'Umanesimo. Praticamente tutti i riformatori sviz. avevano goduto di una formazione umanistica. La via media ebbe un ruolo politico negli anni 1520-30, quando gli spiriti cominciarono a dividersi sulla questione della Riforma. I suoi principali esponenti in Svizzera furono Erasmo da Rotterdam, Bonifacius Amerbach, Valentin Tschudi e Conrad Pellican, che cercarono di ristabilire l'unità durante i disordini religiosi esortando alla moderazione e al dialogo. Negli anni 1540-50, gli uomini che avevano segnato il periodo tra il 1515 e il 1530 e che si conoscevano dai tempi degli studi cedettero il testimone a una nuova generazione che era già stata educata in un clima di separazione tra le Chiese e di ostilità confessionale. Di fronte al Confessionalismo della seconda metà del XVI sec., la via media era condannata al fallimento. Tuttavia, i valori che avevano impedito alla Conf. di sfaldarsi perdurarono e trovarono nuova linfa durante l'Illuminismo.

Riferimenti bibliografici

  • K. Maeder, Die Via media in der schweizerischen Reformation, [1971]
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Suggerimento di citazione

Kathrin Utz Tremp: "Via media", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 15.01.2014(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/011418/2014-01-15/, consultato il 29.03.2024.