9.1.1665 Berna, 20.11.1749 Colombier (NE), rif., di Berna. Figlio di Franz Ludwig (->). 1) (1699) Margarete von Wattenwyl, figlia di Niklaus, membro del Gran Consiglio di Berna, signore di Oberdiessbach e Jegenstorf; 2) (1737) Anna Cleophea Rahn, figlia di Hans Jakob, balivo zurighese. Dal 1681 si stabilì a Ginevra per studiare diritto e teol. Dopo il 1690 entrò come capitano della Guardia sviz. di Versailles al servizio della Francia. Durante un viaggio in Francia, Londra e nei Paesi Bassi (1694-95), scrisse le Lettres sur les Anglais et les Français, epistole letterarie sulla società inglese e franc., che furono pubblicate a Parigi nel 1725 in forma rielaborata. Pietista ed esponente del primo Illuminismo, ebbe divergenze con le autorità ecclesiastiche di Berna (1698-1701) e dal 1702 proseguì quindi i suoi studi filosofici nella tenuta della moglie a Colombier (NE).
Nelle Lettres M. attribuì agli Inglesi, di orientamento liberale, un sano buon senso (bon sens), giudicando invece l'amore degli aristocratici Francesi per le belle lettere (bel esprit) come superficiale. Ai suoi compatrioti consigliò di non farsi corrompere dai viaggi culturali, contribuendo così al mito di una Svizzera primitiva, pura e indipendente. Secondo M. l'individuo doveva porsi in modo responsabile di fronte alla Divina Provvidenza, libero dalle concezioni religiose e aristocratiche. Le considerazioni di M. sulle caratteristiche delle nazioni furono recepite da Pierre Carlet de Marivaux e da Voltaire, come pure da altri importanti illuministi, tra cui Jean-Jacques Rousseau, Albrecht von Haller, Johann Jakob Bodmer, Johann Christoph Gottsched, Johann Gottfried Herder e Gotthold Ephraim Lessing. Le sue opere più tarde, ispirate a un misticismo pietistico (Lettres fanatiques, 1739; Fables nouvelles, 1753), ebbero una diffusione molto minore. Un'edizione del suo fondo manoscritto è in fase di preparazione a opera dell'Univ. di Berna (2008).