7.4.1798 Arasio (oggi com. Collina d'Oro), 23.2.1892 Lugano, catt., di Arasio e Gentilino (oggi com. Collina d'Oro). Figlio di Stefano, falegname. ∞1) Battistina Donini; 2) Marianna Rusca, vedova di Domenico L. Ricevette un'istruzione elementare sommaria e compì un apprendistato di muratore. Nel 1821 e negli anni seguenti fu assistente dei lavori nella costruzione di una strada carrozzabile lungo il passo dello Stelvio. In seguito assunse numerosi appalti stradali e direzioni dei lavori (in Valtellina, sul passo dello Spluga, ecc.) acquisendo, da autodidatta, una formazione di ingegnere civile. Tra i primi lavori che eseguì in Ticino si segnalano il progetto delle gallerie stradali nelle gole di Stalvedro in Leventina e l'importante progetto per il ponte-diga di Melide sul lago di Lugano (1841-47), che dava una continuità rotabile alla via del Gottardo. Negli anni 1844-55 fu ingegnere cant., occupandosi di vari progetti, tra i quali il ponte sulla Tresa, la strada dell'Onsernone e gli importanti studi sulla ferrovia alpina. Insieme a Carlo Cattaneo fu il primo ad indicare la possibilità tecnica di superare il Gottardo con una ferrovia, sostenendo la superiorità di quel passo con vari opuscoli pubblicati tra il 1852 e il 1870. Le sue proposte mostrano di volta in volta una maturazione che denota maggiori studi, ripensamenti e un adeguamento ai progressi della tecnica.
All'attività di ingegnere (fra l'altro elaborò nel 1863 il progetto del lungolago di Lugano) affiancò un'attività industriale nel campo della lavorazione della seta; nel 1854 aprì una filanda a Lugano, destinata ad ingrandirsi nel corso degli anni. Per il partito radicale fu deputato al Gran Consiglio (1839-44, 1855-59). Come ingegnere cant. prese parte alla campagna ticinese nella guerra del Sonderbund, con il grado di facente funzione di tenente colonnello del genio. Nel 1873 fu tra i fondatori della Banca della Svizzera it.